Prima di mettermi a scrivere ho fatto passare un’ora buona, ma è ugualmente molto difficile commentare con lucidità una partita come quella di stasera, in cui il Milan ed il suo mister hanno fatto vedere il meglio ed il peggio di sé in rapida successione.
Oggettivamente il Milan del primo tempo non lo cambio né con l’Inter né tanto meno con la Juventus: una squadra dominante, feroce, aggressiva, fisicamente debordante, bella a vedersi, che poteva tranquillamente chiudere la prima frazione in vantaggio di 4 gol (e se non l’ha fatto le colpe non sono certo del mister ma della pochezza di alcuni giocatori).
Poi però c’è anche il Milan della ripresa, e qui il discorso cambia radicalmente perché Pioli ha grosse responsabilità sulla rimonta del Napoli, in primis per alcuni cambi totalmente sballati (Romero su tutti) e poi per l’atavica mancanza di un piano alternativo che consenta di congelare partite già in controllo.
Ed il fatto di avere una squadra piena di quattrocentometristi capaci di partire come cavalli al galoppo ma senza un minimo di sale in zucca per far girare la palla non può costituire un alibi a sua discolpa, visto che quest’anno ha fatto costruire la squadra a sua immagine e somiglianza.
E se su Pioli voglio ancora tenere il giudizio sospeso, praticamente impossibile farlo con il suo staff di preparatori atletici, un team di macellai che da quattro anni a questa parte ci costringe a dover fare sistematicamente a meno di 5/6 giocatori alla volta: per questa gente il giorno del giudizio è già arrivato, e se il Coach non avrà il buon senso di sfilarsi alla svelta da loro il suo destino è segnato.
Voglio comunque continuare a vedere il bicchiere mezzo pieno, perché è parte della mia natura: il ciclo terribile delle prime 10 giornate è finalmente alle spalle e noi siamo lì vivi e vegeti, attaccati al treno delle prime in campionato e potenzialmente ancora in grado di passare il girone in Champions, nonostante un sorteggio terrificante.
Proviamo a guardare avanti con fiducia, che tanto ad auto-flagellarsi non si guadagna nulla.
Maignan: 5 Spiace dirlo, ma quest’anno la differenza la fa raramente, d’accordo la parata d’istinto all’ultimo secondo ma sulla punizione di Raspadori ha grosse responsabilità, dal posizionamento della barriera al tempo di reazione (per tacere di una palla sanguinosa che perde in uscita)
Calabria: 7,5 Partita commovente e con le palle, da vero capitano, limita Kvara al minimo indispensabile e spinge incessantemente su tutta la fascia pennellando il cross per il raddoppio di Giroud, il gol di testa a tempo scaduto sarebbe stata l’apoteosi ma sarebbe ingeneroso fargliene una colpa, dopo 95 minuti con la lingua di fuori
Kalulu: SV Un altro che definire fragile è un eufemismo
Pellegrino: 4,5 Gioca perché i centrali erano finiti praticamente tutti ma è facile che la prossima rimanga seduto in panchina per far posto ad un Primavera, totalmente inadeguato ed imbarazzante sul gol di Politano
Tomori: 7 Tampona in tutte le direzioni, con il terrore di non aver nemmeno lo scarico facile a sinistra, stante che al suo compagno di reparto il pallone sembra scottare tra i piedi
Theo Hernandez: 5.5 Un pochino meglio rispetto alle ultime prestazioni indolenti ma ancora molto lontano dai suoi standard, cicca l’unico pallone buono prodotto da Leao nella ripresa e si fa discretamente scherzare da Politano in occasione del gol
Musah: 6,5 Tantissima corsa e tantissimo sacrificio, nel nostro centrocampo è ormai diventato un titolare inamovibile perché ha caratteristiche uniche
Krunic: 5 Un paio di belle aperture e di palloni ripuliti nella prima frazione, cala molto nella ripresa in virtù di una condizione fisica ancora approssimativa post-infortunio
Reijnders: 4,5 Ha colpe gravissime sulla mancata “uccisione” della partita nel primo tempo, sia per una conclusione sciagurata all’altezza del dischetto, sia per il mancato assist a Leao praticamente libero in campo aperto davanti al portiere
Pulisic: 7 Giocatore di intelligenza sopraffina, unico a saper fare da collante tra centrocampo e attacco e a saper gestire il pallone con la dovuta calma, pennella il cross per il primo gol di Oliviero e quando esce calano le tenebre nella nostra manovra offensiva
Romero: 5 Avventato l’intervento che porta alla punizione del pareggio, per il resto cerca di muoversi freneticamente sulla corsia di destra ma fa più confusione che altro
Giroud: 7.5 (il migliore) Oliviero bomber vero è tornato, stranamente alla prima occasione in cui gli arrivano due cross decenti torna a timbrare con puntualità, dimostrando una volta in più l’orgoglio e il carisma del campione (mi è piaciuta in tal senso anche la rabbia al momento della sostituzione)
Jovic: SV Nelle sue prime 10 giornate ricordo una mezza rovesciata ribattuta a Marassi e la spizzata di stasera a tempo scaduto, un po’ pochino direi
Leao: 5 Benedetto ragazzo, se non lo fai ora lo step decisivo da grande giocatore a campione non lo fai più, è ora di mettere da parte colpi di tacco e improbabili pallonetti e diventare finalmente concreto nei sedici metri, anche stasera sei riuscito a sbagliare quasi tutte le scelte
Okafor: SV
Pioli: 5 Il voto è una media tra le cose ottime del primo tempo e gli obbrobri della ripresa, purtroppo i secondi rimangono più impressi e finiscono per incidere sul risultato
Max
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