Pagelle Atalanta – Milan 3-2

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Inaccettabile.

E’ l’unico termine che mi viene in mente dopo aver assistito all’ennesimo scempio di questa tribolata stagione.

Partita inaccettabile nella preparazione, nell’interpretazione in campo, nella narrazione in stato confusionale del post.

Sabato scorso avevo invocato equilibrio, ma trattasi di parola del tutto sconosciuta nel lessico del Coach, che dopo un paio di partite semi-assennate torna ad offrire il meglio del repertorio: uno contro uno in ogni zona del campo, coperture inesistenti, ruoli liquidi con calciatori sparpagliati qui e là, ora a destra, ora a sinistra, ora al centro.

Lungi da me prendere a paragone la Juventus, ma occorre dire in tutta onestà che tre gol “facili” come quelli che abbiamo concesso stasera probabilmente i bianconeri non li subiscono in un intero campionato (ho scritto Juventus ed onestà nella stessa frase, me ne pento e me ne scuso).

Se i calciatori in campo camminano e il mister si arrabatta in preda alla confusione più totale, verrebbe da dire che il pesce puzza sempre dalla testa, non fosse che questo Milan assume ogni giorno di più le sembianze di un tonno acefalo.

Maignan: 7 (il migliore) Se il passivo non assume proporzioni vergognose è soprattutto merito suo, incolpevole sui gol, prodigioso in un doppio intervento a metà ripresa che ci tiene a galla fino alla fine

Calabria: 4 Serataccia del capitano, in balia di tutti quelli che transitano sulla sua fascia, persino di De Ketelaere (!), con la ciliegina finale di una doppia ammonizione che lascia la squadra in dieci nei minuti di recupero

Tomori: 5 Se li vede arrivare un po’ da tutte le parti e finisce in confusione, sfortunato sul primo gol, mal piazzato sul secondo

Theo Hernandez: 5 Lodevoli i suoi tentativi di ribaltare il fronte d’attacco, ma l’altra faccia della medaglia è la fase difensiva approssimativa, con Lookman che lo salta come un birillo nell’azione del primo gol atalantino

Florenzi: 6 Compitino e nulla più, ma quanto meno ha il merito di mettere in mezzo un corner decente che porta al pareggio di Giroud, un gol diretto da corner che non vedevamo alle nostre latitudini dai tempi del calcio fiorentino

Loftus-Cheek: 4,5 Passeggia per il campo, se non è in condizione meglio stia fuori

Jovic: 6,5 Millo ci ha preso gusto, entra e timbra di nuovo, quando gli attaccanti entrano in questo mood vanno assecondati, non fatti giocare un quarto d’ora

Reijnders: 5 Le belle cose fatte intravedere ad inizio stagione sembrano sparite nel nulla, lento impalpabile e scolastico, ma prima di gettargli la croce addosso voglio vederlo giocare sotto una guida diversa

Adli: 4,5 Resta il campo lo stretto indispensabile per prendersi un calcione e perdersi Muriel in mezzo all’area, ora che non c’è più Bravorade a recitare il ruolo del suo carnefice nell’immaginario collettivo del Night son cazzi

Musah: 5 Corse a perdifiato qua e là e nulla più

Chukwueze: 3 Pazienza la totale inconsistenza nella fase offensiva, ma vederlo guardare l’avversario andare al cross senza nemmeno tentare una chiusura, un contrasto, un raddoppio è stata forse la cosa più fastidiosa dell’intera serata

Bennacer: 6 Entra e cerca di mettere ordine come lui sa fare, il motore è ancora in rodaggio ma sono convinto che lo vedremo presto su buoni livelli

Giroud: 6,5 Si sfianca in un oscuro lavoro di sponde per velleitari inserimenti centrali dei centrocampisti quando in realtà basterebbe rifornirlo di cross decenti per vedere il meglio del suo repertorio, professionista esemplare come sempre

Pulisic: 6 Da un giocatore della sua classe ti aspetti sempre qualche giocata illuminante, stasera in versione più dimessa ma trova comunque il modo di mettere a referto un assist, il terzo della sua stagione

 

Pioli: 4 Non c’è niente da fare, appena rialza un attimo la testa si sente subito in dovere di tornare a fare il fenomeno e la squadra paga dazio, una nuova sconfitta a Newcastle in un contesto “normale” farebbe scorrere i titoli di coda, qui chissà

 

Max

 

 

 

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Il mio primo nitido ricordo del Milan risale all'8 aprile 1973, compleanno della buonanima di mio papà: sono sulle sue spalle a Marassi, e' il Milan allenato dal Paron e da Cesare Maldini, vinciamo 4-1 e lui mi indica la 10 di Gianni Rivera... Da allora tutta una vita accanto ai nostri colori, vivendo con la stessa passione gioie e delusioni, cadute e rinascite, disfatte e grandi trionfi, fino alla foto a fianco...ecco, il mio Milan è finito lì, dopo è iniziata l'era del Giannino....ma adesso, forse, si ricomincia.