Pagelle Atletico Madrid Milan 0-1

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Siamo ancora vivi! Un guizzo di Messias su assist al bacio di Kessie premia una partita ordinata pur senza grandi occasioni create ma neanche concesse ai campioni di Spagna.

Finalmente, dopo 7 anni e mezzo, vinciamo una partita un Champions e per farlo scegliamo proprio lo stadio dei Colchoneros. Questa vittoria, a prescindere da come finirà il girone, è una soddisfazione europea meritata per questo gruppo e per la tifoseria.

TATARUSANU: 6 – Il guardalinee cancella il miracolo pronti via su De Paul. Poi è poco impegnato ma dimostra molta più sicurezza che nella serataccia di Firenze. Graziato in extremis da Cunha

KALULU: 6+ – Ogni tanto smarrisce la posizione e dimostra di essere ancora un po’ acerbo, ma la gamba e la propositività sono notevoli. Peccato non abbia mai la possibilità di completare un match

(FLORENZI: 6 – Solito cambio di Pioli. Si nota soprattutto per un tentativo dalla distanza)

KJAER: 7+ – La serata negativa di Griezmann e Suarez è anche merito della solita prestazione monumentale del danese, che comanda la contraerea rossonera dal primo al 95esimo minuto

ROMAGNOLI: 7- – Ottima partita anche del capitano. Segno meno solo per una ingenuità su Griezmann che lo salta secco e crea una azione importante nel secondo tempo

HERNANDEZ: 6 – Prende e dà un fracco di botte. Qualche imprecisione in avanti ma nella battaglia del Wanda Metropolitano ci mette prima l’agonismo e poi la ciliegina del pre-assit per Franck

TONALI: 7 – Fino al cambio a metà secondo tempo domina in lungo e in largo in mezzo campo, senza indietreggiare davanti ai soliti atteggiamenti intimidatori stile Cholo. UNODINOI

(BAKAYOKO: 6 – Parte male con un giallo, gli capita la prima grande occasione della partita e non la concretizza… ma pian piano cresce e la sua fisicità diventa importante nel convulso finale)

KESSIE: 7,5 – Che dire? Partitona di Franck, coronata dallo spettacolare assist per Messias. Bello anche vedere come, nonostante tutto, ci tenga di brutto

SALEMAEKERS: 6- – Va bene la quantità, va bene la corsa ma servirebbe anche una minima di qualità. Secondo tempo, spostato sulla sinistra, meglio del primo.

DIAZ: 6+ – In netto miglioramento rispetto alle recenti uscite post covid, regala perle di classe ma si perde al momento della rifinitura

(BENNACER: 6 – Fa un po’ di casino e batte un corner indecente, ma ricarica le pile di una squadra che rischiava di spegnersi)

KRUNIC: 5,5 – Si scambia spesso di posizione con Diaz ma, a parte qualche buon fraseggio, non spicca. Leggendario tentativo di tiro (o almeno presumo io che lo fosse) che finisce in fallo laterale dalla parte opposta del campo

Si avvicina dicembre e arriva il MESSIAs

(MESSIAS: 8 – Il giorno calcisticamente più importante della sua vita. Un colpo di testa che regala una vittoria a Madrid e ci lascia aggrappati alla Champions. Cosa aggiungere? Ah sì, che anche la prestazione è stata notevole per questo esordiente totale nella massima competizione europea. Velo pietoso sulle tristissime uscite dei giornalisti che gli fanno ancora le domande sul passato da fattorino. Anche basta)

GIROUD: 5 – Si lascia innervosire dalle solite manfrine di Gimenez e compagnia cantante. Becca un giallo inspiegabile ma lì davanti non combina nulla, faticando anche solo a tenere il pallone per più di qualche secondo. La sua serata stortissima si conclude con un infortunio muscolare: speriamo non sia nulla di grave

(IBRAHIMOVIC: 7- – Entra lui come riferimento avanzato e la musica cambia totalmente. La rifinitura di giustezza per Messias che dà il via all’azione poi conclusa da Baka, è poesia. Costringe Oblak al miracolo paranormale in una azione forse viziata da fuorigioco ma che, se coronata dalla segnatura, sarebbe stata rivista al VAR)

PIOLI: 7 – Prima, meritatissima, vittoria in Champions alla guida del Milan. Ammetto che non ero molto convinto della tempistica sui cambi e del fatto di aver deciso di concludere una partita da vincere con una sola punta di ruolo. Ma alla fine ha avuto ragione lui, e alla grande

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO

Raoul Duke

 

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Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!