Massimo risultato con il minimo sforzo.
Con una prova da squadra matura e concentrata (salvo un paio di passaggi a vuoto a metà ripresa) il Milan liquida l’Empoli al Castellani con tre gol di scarto e chiude il girone d’andata rafforzando saldamente il terzo posto in classifica.
Solo note positive dal lunch match odierno, a cominciare dalla ritrovata vena fisica dei centrocampisti (Loftus-Cheek su tutti), per continuare con la buona tenuta difensiva dell’ormai collaudata coppia centrale Kjaer-Theo, per arrivare infine ai buoni riscontri forniti dal “serbatoio giovane” dal quale il mister continua ad attingere a piene mani.
Con cinque vittorie ed un pareggio nelle ultime sei partite disputate nelle diverse competizioni sembra di poter dire che il momento più negativo è ormai alle spalle, anche se i test con Atalanta e Roma dei prossimi giorni ci diranno qualcosa di più certo al riguardo.
Resta il fatto che arriviamo al giro di boa con 39 punti e che a ben vedere stiamo pagando a caro prezzo il disastroso mese autunnale tra le due soste nazionale di ottobre e novembre, 4 partite di campionato inframezzate dalle due di Champions con il PSG: in quelle maledette settimane, tra presunzione euforica per il primato provvisorio, testa alla Champions, mille infortuni e scelte di formazione scellerate abbiamo portato a casa solo 2 sui 12 punti disponibili, sebbene avremmo potuto farne almeno 5/6 di più (penso alle immeritate sconfitte in casa con Juve ed Udinese e alle due vittorie gettate al vento a Lecce e a Napoli dopo un primo tempo dominato).
Prima e dopo abbiamo di fatto tenuto il ritmo delle due davanti, e dato che ci sono ancora 57 punti in palio ed i due scontri diretti da giocare aspetterei ancora un attimo ad alzare bandiera bianca.
Maignan: 6+ Pomeriggio pressoché inoperoso, salvo il tiro di Cancellieri su cui risponde presente
Calabria: 5,5 Inizio più che incoraggiante con tanta spinta sulla fascia destra, l’ammonizione stupidissima che colleziona sul finire della prima frazione finisce per condizionarne il rendimento successivo con facili appoggi sbagliati, fino alla sostituzione inevitabile
Bartesaghi: SV
Kjaer: 6,5 Il suo recupero nel momento della massima emergenza difensiva si sta rivelando fondamentale per dare tranquillità al reparto, per quanto stia giocando “in gestione” la sua esperienza è basilare per aiutare Theo ad assimilare tempi e meccanismi del ruolo
Gabbia: SV
Theo: 7 Prova di grande spessore che ne consolida le sicurezze in quella posizione del campo, perdiamo qualcosa in fase di spinta ma guadagniamo di sicuro nella prima impostazione
Florenzi: 6 Fino al momento dell’infortunio stava disputando la solita prova accorta e diligente da backup di Theo, pronto a coprire le spalle del terzino francese in fase di spinta
Jimenez: 6+ Stupisce nuovamente per personalità e duttilità , giostrando senza paura sulle due fasce ed uscendo diverse volte palla al piede per ribaltare il fronte d’attacco, rimedia anche lui un giallo evitabile che lo porta a concludere l’incontro in maniera più prudente
Adli: 6,5 Primo tempo così così, cresce con il passare dei minuti quando il pressing empolese inizia a dargli quell’attimo in più per pensare che per lui è fondamentale, riuscisse poco a poco a sveltire le sue giocate ci ritroveremmo finalmente con una risorsa in più lì in mezzo
Reijnders: 7- Signori, questo le gioca praticamente tutte e ciononostante è un autentico moto perpetuo nella nostra mediana, splendido il modo con cui pulisce il pallone ed innesca Leao in occasione del primo gol
Loftus-Cheek: 7+ (il migliore) Ruben sta finalmente ritrovando la forma fisica migliore dopo l’infortunio e con essa quelle caratteristiche da centrocampista “dominante” che fanno la differenza nella nostra povera serie A, ossia forza fisica, tempi di inserimento e buone doti tecniche, evidenziate sia nel gol con tiro di prima intenzione che nell’acrobazia in piena area che porta al rigore del raddoppio
Musah: SV
Pulisic: 6,5 Partita magari poco appariscente ma fa vedere di avere grandissima gamba quando al 90esimo conduce una ripartenza a 100 all’ora palla al piede da un’area all’altra fornendo a Chaka un cioccolatino soltanto da scartare
Leao: 5,5 Il voto può sembrare ingeneroso, ma da uno con i suoi mezzi tecnico-atletici (ben evidenziati anche nell’assist al bacio del primo gol) è lecito pretendere di più, sia nella determinazione nel concludere (ennesimo tiro a giro alle stelle) sia nella concentrazione in fase di ripiegamento (se un mio giocatore perde una palla come quella persa da lui al limite della propria area per una giocata avventata, io allenatore lo sostituisco all’istante senza nemmeno aspettare che si alzi il cartellone)
Chaka Traoré: 6,5 La transizione a rimorchio di Captain America gli consente di segnare con freddezza il suo primo gol in serie A, mettendo il sigillo ad una settimana da sogno
Giroud: 5,5 Oliviero trasforma con freddezza dal dischetto e sale a quota 9 ma dimostra anche in questa circostanza di aver bisogno di tirare il fiato, mercoledì siederà in panca e la cosa potrà fargli solo bene
Pioli: 6,5 Costretto a fronteggiare difficoltà gigantesche self-generated (fino a prova contraria, certe scelte di formazione assurde sono state sue, così come la responsabilità di uno staff di preparatori atletici in grado di scassargli tre quarti di squadra) piano piano ne sta venendo fuori, con trovate intelligenti dettate dall’emergenza (Theo centrale) o il ricorso fortunato a giovani risorse formate da altri. Resta il fatto che l’azione corale che porta al primo gol, tutta di prima da un’area all’altra con ribaltamento di fascia, è davvero bella e dimostra che a Milanello qualcosa in allenamento provano
Max
Seguiteci anche su