Pagelle Hellas Verona Milan 1-3

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E si va alla sosta per le Nazionali con una vittoria che consolida il secondo posto, che è importante anche e soprattutto perchè da accesso automatico alla Final 4 di Supercoppa Italiana, che sarà un po’ il Calimero delle coppe ma è sempre un ‘titulo’ citando il bollito di Setubal. Una vittoria che ha sempre un sapore particolare, e particolarmente dolce, visto che è ottenuta sul campo del Verona. E non devo stare lì a spiegare perché.

Insomma risultato identico a Praga ma un po’ più di sofferenza, sempre molto relativa a onor del vero.

MAIGNAN: 6+ – Rischia di infortunarsi sull’unico intervento degno di nota della sua partita, quando salva con la gambona sinistra su Swiderski. Stavolta davvero incolpevole sul tiro della domenica, di nome e di fatto, di Noslin

CALABRIA: 6- – Le teorie calcistiche dadaiste di Pioli lo portano a fare, spesso e volentieri, tutto tranne il terzino destro. Ogni tanto pasticcia ma almeno capisce che con Noslin dalla sua parte, meglio tornare ad un approccio più conservativo

KALULU: 6 – Primo tempo in scioltezza e poi sostituzione per un guaio fisico, speriamo nulla di grave. Il ragazzo ha già sofferto troppo per gli infortuni negli ultimi mesi

(GABBIA: 6 – Si disimpegna bene, mettendoci fisicità e precisione)

TOMORI: 6 – 45 minuti faticosi, e macchiati da un giallo, visto che si fa portare spesso fuori zona da Noslin. Nella seconda frazione Baroni sposta l’olandese a sinistra e per Fikayo diminuiscono i problemi

(KJAER: sv)

HERNANDEZ: 7+ : La rete che stappa il match è una dimostrazione di rara potenza, classe e caparbietà. Da vecchia volpe l’allenatore dell’Hellas cerca di attaccare dal suo lato, ma oggi Theo è in versione lusso. Peccato per quel giallo ingenuo, ed eccessivo, comminato da Mariani dopo la rete: salterà la trasferta di Firenze

BENNACER: 6,5 – Tanti contrasti e tanti palloni toccati, oggi è l’uomo ovunque del centrocampo. Gli si può perdonare quindi qualche sbavatura in fase di palleggio e rifinitura

REIJNDERS: 6+ – Sicuramente il gusto estetico per la giocata non gli manca, così come l’eleganza. Mancano però il tiro in porta e quella concretezza che potrebbero fargli fare un salto di qualità. Oggi comunque buona partita

PULISIC: 7- – Magic moment che continua: prima la traversa poi il tap-in del 2 a 0. Un quarto di voto in meno per un filino di leggerezza sulla rete dei gialloblu: però anche la sua incazzatura in panca è un ottimo ottimo segno

(MUSAH: 5,5 – Più casino che altro. Ne devi mangiare di pastaciutta caro Yunus… )

LEAO: 6 – Quando prende e va, i difensori dell’Hellas non sanno che pesci pigliare. Ma sbagliare occasioni come quella servita da Oliviero è peccato (quasi) mortale, anche perché si era sull’ 1 a 2

LOFTUS-CHEEK: 5 – Il peggiore in campo per i Rossoneri. Per come viene schierato nel piolismo spinto, se non segna diventa quasi un orpello non dico inutile ma quasi. Molle sull’azione che consente alla simpaticissima squadra veneta di accorciare le distanze

(GIROUD: 6 – Le sponde, la protezione palla e l’imbucata per Rafa sono da centravanti ‘tres chic’. Ma non serviva questa mezz’ora per dimostrarcelo. Se, come scrive la Gazzetta, queste sono le ultime apparizioni in rossonero, posso già dire fin da ora che Oliviero mi mancherà)

OKAFOR: 6+ – Confermo la mia opinione che Noah sia tutto tranne una punta centrale. Ma l’impegno e una certa qualità non mancano mai: prima Montipò gli nega l’Eurogoal, come si diceva una volta. Poi propizia, con la complicità di Dawidowicz, il raddoppio di Pulisic

(CHUKWUEZE: 7 – Dai ChukwuChukwu che per la volata e la Coppa servi anche tu come il pane! Un bel ‘7’ di incoraggiamento vista la bella conclusione che trafigge i veronesi e ci risparmia le ansie di un finale ‘hortomuso style’)

PIOLI: 6,5 – Certe fisime e certe manie, tipo Calabria a centrocampo e Gabbia che va a prendere Mitrovic alto sull’ 1 a 3 giusto per fare due esempi, non gliele levi più, inutile continuare ad accanirsi. Detto questo porta a casa 3 punti di platino, che consentiranno ancora di più di concentrarsi sulla doppia sfida contro la Roma in Europa League.

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO

Raoul Duke

 

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Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!