Almeno l’obiettivo minimo è stato portato a casa, giocheremo la Champions per il terzo anno consecutivo, e il fatto che questo traguardo venga accolto con un mezzo sorriso amaro fa capire quanto si sia alzata l’asticella delle nostre ambizioni, rispetto allo sprofondo nel quale eravamo piombati fino a 3/4 anni fa.
Lo scudetto dello scorso anno ha forse illuso un pò tutti sul fatto che questa squadra e questo progetto fossero più avanti di quanto in realtà non siano, che il percorso verso il recupero di una grandezza a tutto tondo fosse ormai compiuto.
Non è così, gli alti e bassi di questa stagione sono lì a dimostrarlo e devono insegnare tanto a tutti, dai livelli più alti fino al cuoco di Milanello.
E’ stata un’annata folle, che è sembrata fino alla pausa Mondiale quasi un tutt’uno con la stagione precedente, con la sola anomalia di un Napoli in stato di grazia.
Dopo il Mondiale invece è cambiato tutto, con un mese di gennaio che verrà ricordato negli annali come uno dei più umilianti della nostra storia, antica e recente, lì oggettivamente poteva sfasciarsi tutto, bravi dirigenza allenatore e giocatori a rimettere la barca in linea di galleggiamento quando sembrava ormai prossima allo schianto sugli scogli, fino addirittura a farci vivere un sogno più grande di noi, finito purtroppo nell’incubo di due derby perduti quasi senza provare a giocarseli.
Alla fine del mese di gennaio invocavo l’esonero di Pioli, in preda all’ira e alla vergogna del momento, col senno di poi avevo torto, visto che tutto sommato la stagione è stata portata in porto.
Adesso però a bocce ferme e mente lucida è venuto il momento delle scelte, Pioli va ringraziato, salutato e ricordato per sempre con affetto per quanto di buono è riuscito a dare ma è del tutto evidente che il suo ciclo è finito, il Milan che tanto aveva impressionato negli anni scorsi per il suo gioco non esiste più, è rimasto solo un simulacro che in tutta franchezza non è più né carne né pesce.
Lasciatemi però chiudere con una nota di gioia, vincere due volte su due contro i gobbi allo sbando è una soddisfazione priceless, pensate che in 50 anni è successo solo tre volte, e se considerate che in mezzo ci sono stati 25 anni di epopea berlusconiana il dato è ancora più impressionante.
Maignan: 6,5 Bravo su Cuadrado nel primo tempo, preciso e sicuro nelle uscite
Calabria: 6,5 Duello ruvido senza vincitori né vinti con Kostic, mezzo punto in più per il cross pennellato che Oliviero finalizza alla grandissima
Kalulu: SV Decisivo su Danilo nel recupero, anche se in realtà l’impressione è che la palla gli picchi addosso
Thiaw: 7 Bravo Malick, sicuro e roccioso su chiunque transiti dalle sue parti, e persino pregevole in un paio di lanci lunghi, vuoi vedere che con un pò di lavoro specifico ben fatto può trasformarsi in un difensore davvero completo?
Tomori: 6 Scivolata da brividi su Kean nella prima frazione, cresce nella ripresa
Theo Hernandez: 5,5 E’ il Theo un pò così di questo fine stagione, evidentemente davvero tosta per la sua condizione atletica, si limita anche stavolta al compitino (ma fortunatamente nel suo caso sappiamo che è capace di ben altro)
Krunic: 6 Tanta densità nel mezzo e alcuni bei palloni ripuliti persino con classe, sul giudizio pesano però due errori sanguinosi al limite dell’area che non hanno portato a serie conseguenze solo per la pochezza degli avanti bianconeri
Tonali: 6 Sta finendo la stagione con la lingua di fuori ma il cuore e l’impegno non mancano mai, capitano in pectore
Messias: 5+ Povero Cristo (…) per sbattersi si sbatte, basti pensare al recupero su Danilo (con ammonizione) sulla fascia opposta a quella di competenza, però alla fine sulla nostra trequarti incide poco o nulla, ed è lì che dovrebbe fare (teoricamente) la differenza
Saelemaekers: 5,5 Stasera il suo ingresso mi ha convinto poco, un paio di titubanze dietro e un grande contropiede vanificato da un controllo a seguire così e così
Diaz: 5 L’unica cosa degna di menzione che mi viene in mente della sua partita è un velo intelligente per propiziare una grande ripartenza, oggettivamente un pò pochino per meritare la sufficienza
Pobega: SV
Leao: 5,5 Spesso le sue partite riesci a decifrarle dai primi 5 minuti, e stasera si è capito quasi subito che non fosse serata, poi per carità, quando decide di accendersi semina il panico nella retroguardia gobba ma il Leao che conosciamo nel secondo tempo avrebbe fatto almeno un paio di gol
Ballo-Touré: SV Come portare dal carrozziere una McLaren Speedtail e ricevere come auto di cortesia una Panda Cross
Giroud: 7+ (il migliore) Oliviero bomber vero è l’essenza del centravanti, quello capace di trasformare in oro una palla fatta spiovere al centro dell’area, sarà per quello che gliene facciamo arrivare una ogni 3 partite, la carta di identità rema contro ma spero di godermelo ancora un pò con la nostra maglia
Origi: SV
Pioli: 6 Grazie di tutto Stefano, sei un bravo allenatore e una persona perbene, ma ora serve (servirebbe) altro
Max
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