Pagelle Milan Bruges 3-1

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Partita tutt’altro che scintillante ma prima vittoria in Champions: dopo una prima mezz’ora atroce, con tanto di gragnuola di occasioni e traversa avversaria, si sblocca tutto con un ‘goal olimpico’ del solito Pulisic e l’espulsione di Onyedika.

Ma questa squadra psicolabile non lascia mai tranquilli e deve prendere lo schiaffo del pareggio belga per reagire e portare a casa i 3 punti nel gelo, non certo climatico, di San Siro: mi perdonerà l’amico Gian ma non la penso come lui e ritengo che l’atmosfera senza il tifo organizzato (che si trascina dietro il resto dello stadio) sia soporifera a dir poco.

Decisivi i cambi di Fonseca, che con Chukwueze e Okafor (o senza Loftus Cheek e Leao, scegliete voi), fa saltare il fortino belga.

MAIGNAN: 7- – Nel terrificante primo tempo ci tiene in piedi da campione. Incolpevole sulla rete subita

ROYAL: 5,5 – Tutti gli attacchi del Bruges sono dalla sua parte e non credo sia un caso. Sbeffeggiato da San Siro in occasione di un inutile tacco a centrocampo col primo avversario a 12 km di distanza

GABBIA: 6 – Fa la bella statuina come tutti sul pareggio, ma nel complesso una partita sufficiente

(THIAW: sv)

TOMORI: 6 – Ctrl + c col compagno di reparto

HERNANDEZ: 5 – Cerca di duettare sempre e solo col suo compagno di cooling break e va a farfalle sul pareggio dei nerazzurri (bleah). Continua il momento no. La fascia da capitano la avrei evitata francamente

FOFANA: 6- – Primi dieci minuti da incubo, poi strappa una sufficienza stiracchiatissima

(MUSAH: 6 – Work in progress per renderlo almeno utile alla causa. Non si sa ancora come ma almeno pare ci si stia lavorando)

REINJDERS: 7,5 – Che dire? Oggi eccelle in tutto quello che di solito lo penalizza, ossia la conclusione in porta. Doppietta decisiva

LOFTUS CHEEK: 0 – Non per cattiveria ma perché ho notato la sua presenza solo quando lo hanno sostituito

(CHUKWUEZE: 7 – Argento vivo, come si diceva una volta. Assist al bacio e una svolta che sembra finalmente arrivata in questa avventura rossonera, finora deludente a dir poco)

PULISIC: 7 – In un mare di ignoranza calcistica vestita di rossonero, emerge Capitan America che spicca per intelligenza in campo (cit. Johnson). La sorte e Mignolet lo premiano, con merito pienissimo, direttamente da corner

LEAO: 5+ – Non certo la sua partita peggiore, ma la scena in cui viene sostituito e Okafor sforna giocata e assist a pochi metri da lui che si avvia verso gli spogliatoi a guardare il tutto da fuori, suona molto come un simbolo di allontanamento dal centro gravitazionale di questa squadra

(OKAFOR: 7 – Entra e pronti via strappa e serve Reijnders per il 2 a 1. Sicuri sia ancora una riserva?)

MORATA: 5 – Non facilissimo fare il centravanti in questa squadra ma è davvero evanescente. Rispetto a Loftus però almeno si sbatte

(CAMARDA: 6,5 – Già nella storia come più giovane italiano a esordire in Champions League, arriva a qualche centimetro dalla leggenda con quel goal annullato per fuorigioco. Dai Francesco dai!)

FONSECA: 6 – Il solito dilemma: ha azzeccato i cambi o ha sbagliato la formazione iniziale? Porta a casa un’altra vittoria ma la squadra ha palesi problemi di armonia interna e gioca un calcio masticato e con poco equilibrio. Almeno però le sue scelte hanno affermato la LIDERANSA: speriamo che basti in futuro per migliorare, perché il livello di qualità è ancora modesto

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO

Raoul Duke

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Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!