Pagelle Milan Feyenoord 1-1 (Champions League)

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Ciao ciao Champions League: per quest’anno (e anche per il prossimo?) salutiamo la massima competizione contintentale. Il tutto contro una squadra abbordabile, ma questa è una aggravante e non una attenuante.

Una serata che ha le racidi nel disastro di Zagabria, anche lì con un rosso sciagurato (a Musah), che cresce con la trasferta di Rotterdam e che sboccia a San Siro nel freddo meneghino.

Dopo il goal pronti via di Gimenez, una squadra vera finisce il primo tempo 3 a 0 contro il Feyenoord B. Invece noi abbiamo giochicchiato, pur dominando, con Joao Felix come emblema di questo tipo di approccio mancante di cattiveria e orientamento al risultato a tutti i costi. L’impressione è che dopo aver sbloccato subito il risultato, nella testa dei giocatori che l’avremmo serenamente risolta quasi per inerzia.

Per i più disperati tra i tifosi rossoneri, ricordo sommessamente che ci sarebbe stato il 50% di rischio di ciucciarci un altro doppio derby europeo, che francamente anche no.

Su società, vendor loan, Cardinale, massimi sistemi, Milan che non c’è più ecc ecc abbiamo già detto molto e avremo altre possibilità in futuro ahimé.

MAIGNAN: SV: Non deve fare nulla tranne raccogliere il pallone scaraventato in rete da Carranza.

WALKER: 6 – Fa un po’ fatica a reinventarsi, a 34 anni abbondanti, come terzino di spinta. Per sua fortuna Paixao oggi non gira dalle sue parti: finisce zoppicando.

THIAW: 6+ – Un quarto di voto in più per l’assist al messicano. Per il resto partita buona anche nei lanci ad aprire il campo

PAVLOVIC: 6 – Non impeccabile sul goal del Feyenoord e anche su un’altra occasione loro in area. Ma il 6 lo prende perché è uno dei pochi che dà sempre l’impressione di dare tutto, anche in avanti e nell’uno contro uno

HERNANDEZ: -2390567103 – Da qui a fine stagione in tribuna. A fine anno altrove, grazie

MUSAH: 6 – Giocatore di livello tecnico impresentabile, ma la sua duttilità torna sempre utile visto che gli manca solo di fare il portiere.

(CHUKWUEZE: sv)

REIJNDERS: 5+ – Prova a stare un po’ più abbottonato visto lo schieramento del Milan, ma si perde in una partita senza né quantità né qualità (e con lingua fuori totale)

(ABRAHAM: sv)

PULISIC: 6- – Un discreto primo tempo, viene sacrificato sull’altare della scemenza sesquipedale di Theo

(BARTESAGHI: 5,5 – Non voglio essere troppo severo col ragazzo visto che viene tolto dal cellophane nel peggior momento possibile, ma non pare adeguato. Spero che chi ha scelto di non avere in rosa un terzino sinistro decente in alternativa a Hernandez prenda e se ne vada domani, ma è una speranza vana lo so)

JOAO FELIX: 4 – Ammetto candidamente che è l’antitesi della mia idea di calcio, quindi sì sono prevenuto, ma come diavolo fai a basare le tue speranze sullo pseudotalento di questo pseudocampione, che nella pugna serve come uno stuzzicadenti al posto della baionetta

LEAO: 6 – Almeno ci prova, a differenza di tanti altri

GIMENEZ: 6,5 – Pronti via e goal dell’ex, poi fatica visto che nella disorganizzazione del nostro attacco pseudostellare non gli servono sufficienti palloni. Viene inopinatamente sostituito dopo il goal del Feyenoord

(FOFANA: 6- – Entra è fa il compitino ma ormai il famoso calcio al famoso secchio del latte era stato dato)

CONCEICAO: 3 – Uscita molto grave dalla Champions, competizione nella quale avrebbe dovuto portare esperienza di anni e anni di Porto ma i risultati sono disastrosi. Sbaglia totalmente i cambi e l’accanimento non troppo terapeutico su Felix è inaccettabile

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO (comunque)

Raoul Duke

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Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!