Pagelle Milan Lecce 3-0

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Vittoria in discreta scioltezza, che consente di proseguire la striscia di risultati positivi e di consolidare il secondo posto, oltre che di avvicinarsi con serenità alla sfida di Europa League contro la Roma.

Partita quasi sempre in controllo, caratterizzata anche da un arbitraggio a dir poco pasticciato di Massimi, la cui maggiore topica è non aver fermato il gioco per il colpo alla testa subito da Almqvist da cui è poi nato il terzo goal del Milan.

Ogni tanto qualche passaggio a vuoto nella fase difensiva si intravede, ma ormai sappiamo che quest’anno va così, inutile annoiarci da soli continuando a ripetere sempre le stesse cose per la centesima volta.

Ora ‘testa alla Roma’ (cit.), nella prima delle due partite ad oggi più importanti della nostra stagione.

MAIGNAN: 6 – Graziato due volte da Gonzalez, si guadagna la pagnotta con due interventi non impossibili nel secondo tempo

CALABRIA: 6+ – Nel calcio naif di Pioli, il capitano fa tutto tranne che il terzino nell’accezione classica del termine. E oggi lo fa anche discretamente, diventando spesse volte il regista/centrocampista aggiunto e liberando quella fascia per Chukwu

GABBIA: 6,5 – Dopo un paio di apparizioni non scintillanti, torna sui livelli post Villarreal, pur facilitato ovviamente dalla caratura dell’avversario non eccelsa

(KJAER: 6 – 40 minuti per mettere benzina nelle gambe in vista di quella che spero sia la titolarità di giovedì. Francamente mi eviterei volentieri Thiaw dal primo minuto… )

TOMORI: 6 – Mannaggia a quel giallo a Praga, un Fikayo così sarebbe servito come il pane in Europa League

HERNANDEZ: 6 – I due lampi sono la traversa e il recupero su Almqvist. Per il resto viaggia col risparmio energetico attivato

(TERRACCIANO: sv)

ADLI: 6,5 – Qualche svarione, tipo il buco che libera Gonzalez per la traversa del Lecce o qualche lumacaggine di troppo lì in mezzo, ma se vai a vedere bene due dei tre goal del Milan portano il suo nome alla voce ‘assist’

REINJDERS: 6+ – Qualche giocata sfiziosa e tante azioni a liberare spazi per i compagni

(BENNACER: sv)

CHUKWUEZE: 7- – La miglior partita in campionato da quando veste la maglia rossonera. L’azione con cui libera Pulisic al tiro per la prima marcatura è il sunto del perché il Milan abbia investito tutti quei soldi su di lui. Alla lunga sparisce un po’ ma ci può stare

PULISIC: 7 – Doppia cifra in campionato, goal stupendo a sbloccare il tabellino e un primo tempo di ottimo livello? Che volere di più? Ah sì, che diventi decisivo nelle grandi partite, quindi a partire da giovedì, quando ragionevolmente verrà spostato di nuovo sulla fascia destra

(MUSAH: 6 – Prende una bella legnata da Baschirotto ed è la cosa che mi è rimasta più impressa del suo scampolo di partita)

LEAO: 7- – 50 minuti al piccolo trotto, come si diceva una volta e come direbbe un noto giornalista tifoso del Milan appassionato di ippica e di soprannomi, per poi esplodere nel goal che strachiude tutto e in altre giocate da… Leao

GIROUD: 6,5 – L’inzuccata sul corner di Adli è quella giusta. Gustiamoci questi ultimi mesi di Oliviero perché ci mancherà, eccome se ci mancherà

(JOVIC: 6- – Butta via una bella occasione e cerca di sbattersi con tutti i suoi difetti e i suoi limiti, tra cui il piccolo minuscolo dettaglio di non essere una prima punta)

PIOLI: 6,5 – Primo tempo davvero brillante, poi energie risparmiate e altra vittoria messa in saccoccia. Sapete ormai come la pensi su questa gestione tecnica e su quanto ritenga che occorra cambiare, ma credo (temo?) che alla fine il buon Stefano ci toccherà ancora per la prossima stagione, a meno di disastri tra Roma e inter, che nessuno ma proprio nessuno si augura. E’ importante che ora prepari come si deve (con equilibrio e senza stramberie o praterie lasciate agli avversari, giusto per capirci) la doppia sfida europea e un Derby tanto inutile per la classifica quando fondamentale per TUTTO IL RESTO

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO

Raoul Duke

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Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!