Pagelle Milan Monza 3-0

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Finalmente un pomeriggio tranquillo dal punto di vista del risultato: un 3 a 0 rotondo che sarebbe potuto diventare ancora più roboante se nel primo tempo Di Gregorio non si fosse trasformato in Yashin.

A macchiare il quadretto i soliti infortuni, uno per tempo: Pobega e il solito Okafor. Ma “gli infortuni ce l’hanno tutti che ci vuoi fare?”. Sì, come no.

Uomo (o meglio, ragazzo), del giorno Jan-Carlo Simic: esordio, gol e prestazione da veterano come si diceva una volta. Il tutto a 18 anni e mezzo. E scusa se è poco (cit.)

MAIGNAN: 6+ – La parata più difficile e importante senza dubbio quella su Colpani, nel cuore del secondo tempo. Poi esce a farfalle nel finale, con Maric che lo grazia

FLORENZI: 6,5 – Primo tempo da giocatore di livello ed esperienza quale è. Solo un Di Gregorio mostruoso gli nega la prima rete a San Siro in maglia rossonera. Ripresa in controllo con la scena, a suo modo comica, della lunghissima trattenuta su Valentin Carboni, che non si trasforma in cartellino giallo solo per la dabbenaggine dell’arbitro

KJAER: 6,5 – Al rientro dopo settemila anni di assenza, se la cava con mestiere. Si vede che è un centrale di ruolo e se anche potesse dare ‘solo’ un’ora a partita sarebbe tanta roba, viste le assenze. Certo ogni volta che fa uno scatto hai paura che cada a pezzi come gli Sbullonati (questa è per gli over 40)

(BARTESAGHI: 6 – Finalmente gioca il numero di minuti sufficienti per avere un voto in pagella. Una bella sufficienza piena e passa la paura)

TOMORI: 6,5 – Qualche imprecisione in fase di rilancio, ma Fikayo sta tenendo su la baracca lì dietro da tempo immemore. Lì dietro dove lo metti sta e fa (quasi) sempre il suo

POBEGA: 6 – Dura 20 minuti o poco più la partita di Tommaso da ‘braccetto’ (qualunque cosa significhi) della difesa a 3 fluidissima dello scienziato di Parma. Infortunio e via. Si vede che ha giocato trop… ah no

(SIMIC: 8 – Sul libro mastro degli dei del calcio il 17 dicembre 2023 evidentemente era marcato a fuoco col suo nome. Oltre al gol gioca una partita davvero di alto livello, facendo presto dimenticare che si trattasse del suo esordio assoluto tra i grandi. MVP MVP MVP)

HERNANDEZ: 6+ – Il capitano di giornata, a parte qualche sbavatura in rifinitura nella traequarti avversaria, fa capire a tutti che quella fascia è roba sua

REIJNDERS: 7,5 – Temo che, per usare un eufemismo, non sarà mai il mio giocatore preferito. Ma oggi, oltre alla pregevole rete che stappa la partita pronti via, gioca da grande centrocampista. Niente da dire, per ora può anche non prendere il biglietto di ritorno per Alkmaar, cosa che lo ho invitato a fare ripetutamente nelle ultime settimane

LOFTUS CHEEK: 6 – Sembra sempre non mettere la quinta marcia, ma oggi basta così

(BENNACER: 6+ – Speriamo che i minuti che sta gradualmente mettendo nelle gambe gli consentano presto di giocare dal primo minuto. Uno con le sue caratteristiche, in un centrocampo mal costruito come il nostro, è una bottiglia d’acqua nel Sahara)

PULISIC: 6 – Trema ancora la traversa della porta del Monza sulla sassata col piede debole. Va molto a sprazzi ma la qualità e l’utilità son tutte lì da vedere

LEAO: 6- – Non prende insufficienza solo per l’assist a Simic, che incanala la partita sui nostri binari. Per il resto… insomma… diciamo che abbiamo visto di meglio dai

(OKAFOR: 6,5 – Il terzo gol del Milan è frutto di una azione meravigliosa e la sua conclusione è una ciliegina perfetta. Un altro infortunio muscolare lo leva però di mezzo per chissà quanto altro tempo: questa mancanza di continuità è un grosso danno sia per il ragazzo sia per la squadra, che avrebbe un gran bisogno di un calciatore così)

(CHUKWUEZE: SV)

GIROUD: 6- – Cestina almeno due buone occasioni e sembra, come spesso, a corto di energie. La sufficienza stiracchiata arriva grazie all’assist per Okafor

PIOLI: 7- – La partita inizia con la versione del Lidl del Guardiola di un paio di anni fa, ma tanto basta per aprire spazi siderali nel disorientato Monza. Poi diventa tutto gestione, coi soliti infortuni muscolari a rendere leggermente più amara una pietanza che, invero, oggi è assai saporita

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO

Raoul Duke

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Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!