Pagelle Milan Paris Saint Germain 2-1

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Dopo settimane di sofferenza e di depressione montante, arriva una notte di quelle belle di quelle che non si dimenticano. Intensità, cuore, qualità e ritmo per 3 punti di platino nel girone peggiore del globo terracqueo (cit.), che ora ci vede in piena corsa per una qualificazione che avrebbe non dico del miracoloso ma quasi.

Vittoria sul PSG complessivamente meritata, con il Milan che viene limitato dalle super parate dell’insultatissimo Donnarumma e i francesi limitati invece da un palo e una traversa.

Premessa alle pagelle sotto: non ci saranno insufficienze e non ho capito chi dovesse marcare quel simpaticone di Skriniar (che di buono ha solo il nome di battesimo) sul goal che ha aperto la partita, quindi facciamo finta di niente và, solo per stavolta

Maignan: 6 – Salvato due volte dai legni, dà sicurezza per 100 minuti e si produce in una uscita su Mbappé da statua equestre in Piazza Duomo

Calabria: 7 – Ha il compito più difficile d’Europa, cioè marcare Mbappè. Certo non è stata la serata migliore del fenomeno transalpino, ma lui fa il suo e anche di più buttando il cuore dove non arrivano le gambe (e l’altezza)

Thiaw: 7 – Finalmente non è costretto a coprire 40 metri di campo aperto, e lui puntualmente torna il baluardo ammirato contro il Tottenham a febbraio

Tomori: 7,5 – Uno scoglio nella tempesta. Hasta siempre Fikayo

Hernandez: 7- – In ripresa rispetto alle ultime indecenti prestazioni: palla al bacio per Oliviero e punizione sventata solo da un Dollarumma in serata di grazia. Ancora qualche passaggio a vuoto ma iniziamo forse a vedere la luce in fondo al tunnel

Musah: 7 – Vero uomo ovunque di questo Milan, corre dietro a tutto e a tutti in aiuto dei compagni e a coprire gli spazi. Moto perpetuo

(Krunic: 6 – Rieccolo finalmente nel suo habitat: giocare 15 minuti a tutta per fare legna in caso di necessità)

Loftus-Cheek: 8 – Per 65 minuti è semplicemente illegale. Rispolverando il vecchio soprannome di Desailly (sempre sia lodato), si produce in una partita da Vagone Nero in cui travolge il centrocampo del PSG. Che il dio del calcio ce lo conservi in buona salute

Reijnders: 6,5 – Molto meglio da ragionatore in questa specie di 4-2-3-1 ibrido piuttosto che incursore sotto punta come nelle recenti imbarazzanti uscite. Importante anche nei raddoppi su Mbappè

Pulisic: 6 – Forse il meno brillante del lotto, ma la sua presenza lì a destra è un punto di riferimento importante per i compagni anche nelle serate meno brillanti. Speriamo davvero non sia nulla di troppo grave quel risentimento (o affaticamento, ca va sans dire) muscolare sul finire del match

(Florenzi: sv)

Leao: 8+ – Partita monumentale per strapotere atletico, concretezza in area e sacrificio. Almeno per una sera stravince il duello con Mbappè. RE PER UNA NOTTE

(Okafor: 6 – Il più fischiato dagli italiani gratta via con un colpo di manona quello che sarebbe stata la rete più importante della carriera di Oka. Mannaggia)

Giroud: 8,5 – Oliviero è ancora uno dei pochi giocatori che, alla mia veneranda età e in questo mondo che ci è ostile rovinato dalla droga (cit.), riesce ancora a farmi commuovere. Match di rara intensità e qualità in cui fa tutto e bene, da centravanti extra lusso quale è, anche a 37 anni, se usato con oculatezza e parsimonia. Il volo con cui pone i propri sacri zebedei transalpini sulla capoccia di Skriniar rimarrà nella memoria per anni

Pioli: 7,5 – Che gli devi dire stasera? Rispolvera un 4-2-3-1 elastico grazie allo strapotere e all’adattabilità di RLC e riesce a schierare una squadra che se la gioca a viso aperto contro una delle grandi d’Europa, fortunatamente senza farsi tentare da pressing a tutto campo o da centrali difensivi che vanno a prendere gli avversari a 50 metri dalla nostra porta. Per una volta…bravo!

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO

Raoul Duke

 

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Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!