Alla fine la pallina di questa vorticosa roulette che è stata Milan Parma si è fermata sul rosso(nero) ma oggettivamente sarebbe potuta finire in tutti i modi.
E però se su 6 partite giocate sotto la nuova guida tecnica ne vinci ben 4 in rimonta vuol dire che Sergio Conceicao qualcosa alla squadra è riuscito a trasmetterla, se non altro dal punto di vista dello spirito e della forza mentale.
Certo, qualcuno potrebbe anche dire che le scelte iniziali sono sbagliate e gli approcci alle partite lasciano a desiderare, se sei sempre costretto a prendere degli schiaffi prima di iniziare a reagire, e probabilmente c’è un fondo di verità…oggi ad esempio ha lasciato perplessi la scelta di schierare Fofana in diffida con il derby alle porte, con il giallo che naturalmente è arrivato puntuale come i pollini in primavera, e devo confessare che lì per lì ho tirato giù anch’io tutti i santi del paradiso.
A mente fredda però mi viene da dire che Conceicao ha fatto bene, da un lato perché fare questo tipo di calcoli porta notoriamente sfiga (ricordate Calabria quando nel 2021 si fece ammonire volontariamente due partite prima di un derby? Finì che perdemmo sia a Spezia la partita successiva, sia il derby) e dall’altro perché così facendo ha mostrato una volta in più quanto sia corta la coperta nel mezzo, mettendo di fronte alle sue responsabilità una società che al momento non ha trovato di meglio che portare il quinto terzino destro della rosa (35enne e in prestito gratuito).
Questa folle partita a mio modo di vedere ha messo in evidenza due cose fondamentali.
La prima è che una sana competizione è elemento imprescindibile per trovare gli stimoli giusti nel fare bene il proprio lavoro, vale in qualunque ambito lavorativo e a maggior ragione anche nel calcio: appena ha sentito spifferi di cessione verso l’impero ottomano Pavlovic ha tirato fuori le palle per dimostrare di poter essere ancora utile alla causa, allo stesso modo resto convinto che se esistesse finalmente un’alternativa valida sulla fascia sinistra lo stesso Theo si darebbe finalmente uno svegliata riemergendo dal torpore in cui è caduto (e anche basta con la storia dei problemi personali, ognuno di noi li ha ma sul lavoro deve metterli da parte).
L’altra cosa è che la nostra batteria di centravanti è letteralmente impresentabile, vuoi per inesperienza (Camarda), vuoi per mancanza di attitudine al ruolo specifico (Morata), vuoi per palesi limiti tecnici (Abraham), vuoi per evidenti problemi fisici (Jovic, che secondo me in questo lotto al momento sarebbe il meno peggio): un investimento pesante in quel settore è irrinunciabile e improcrastinabile, salvo ammettere fin da subito di essere pronti a pagarne il dazio, in mancanza.
In ogni caso testa a Zagabria, partita davvero fondamentale per la seconda parte di questa disgraziata stagione, sia per le risorse economiche che potrebbe apportare (purché finiscano in un centravanti e non nei meandri dei costi per servizi), sia per l’autostima che potrebbe infondere nel gruppo, sia perché liberebbe una quindicina di giorni nel calendario di febbraio per consentire all’allenatore di trasferire ai suoi giocatori qualche concetto tattico in più e non solo cazzimma.
Maignan: 6,5 Sostanzialmente incolpevole sui due gol, provvidenziale nel tenere la squadra in partita in almeno tre circostanze
Calabria: 5,5 Gioca una partita di discreta abnegazione cercando anche di infondere coraggio ai compagni nella ripresa, resta il fatto che continua a sfornare dei cross letteralmente inguardabili e che soprattutto ha ampiamente rotto il cazzo con le sue reazioni isteriche al momento della sostituzione (dal 78′ Jovic: SV)
Gabbia: 6- Prestazione così così, non è parso irreprensibile in occasione della seconda marcatura parmense e rimane negli occhi un’occasione cestinata nel primo tempo con una goffa svirgolata nell’area di rigore avversaria
Pavlovic: 7(il migliore) La partita più bella di Cocainorso da quando veste la nostra maglia, feroce in marcatura, volenteroso nell’andare a prendersi il rigore del primo pareggio ed incontenibile nel suonare la carica nel convulso finale all’arrembaggio, quando si vede annullare uno splendido stacco di testa per fuorigioco millimetrico e quando fa a sportellate per fornire la sponda decisiva sul gol della vittoria (unico centravanti in campo oggi)
Theo Hernandez: 4,5 Un’altra prestazione indecorosa da aggiungere alla lunga catena degli orrori messa in mostra quest’anno, sarà il sesto gol che prendiamo dal suo lato perché invece di andare al contrasto rincula all’indietro fino a portare l’esterno avversario al tiro dal limite della nostra area, unico aspetto positivo l’accettazione della giusta sostituzione, segno che il rapporto con il nuovo allenatore sembra saldo (dal 46′ Bartesaghi: 6,5 Difficile pensare che possa avere lui la statura tecnica in grado di mettere un pò di pepe al culo a Theo, però entra bene in partita e si sovrappone più volte con Pulisic nella spinta sulla fascia, fino a sfornare il cross da cui matura il gol decisivo)
Fofana: 6+ Tanto tuonò che piovve Youssouf, alla fine sto benedetto giallo doveva arrivare e hai finito per prenderlo proprio nella partita sbagliata (non era meglio spenderlo col Cagliari?), non riesco però a fartene una colpa perché stai dando tutto quello che hai da quando sei arrivato, e anche oggi il tuo lì in mezzo lo hai fatto egregiamente (dal 58′ Chuckwueze: 6,5 Mezzo punto in più al demone per il gollonzo da tre punti e perché tutto sommato porta in campo una spruzzata di vivacità sparsa in mezzo alla consueta confusione delle sue giocate)
Musah: 5,5 Mezzo punto in più per il corridoio che spalanca a Tigianni per il gol del secondo pareggio, ma è l’unico squarcio di luce all’interno di una partita infarcita di errori e di inutili e velleitari colpi di tacco
Pulisic: 6+ Non il miglior momento di forma all’interno della stagione di Captain America che da giocatore intelligente qual è lo capisce e si limita a fare cose semplici al servizio della squadra, confermandosi implacabile dal dischetto
Rejnders: 6,5 Nemmeno le gambe di Tigianni stanno girando al massimo in questa fase, eppure l’olandese timbra di nuovo con buona freddezza sotto porta nel più classico degli inserimenti da box to box (questo è, e finalmente Conceicao sembra averlo capito)
Leao: 4,5 Ormai a me per capire il tipo di partita che farà Rafa basta guardarlo nei primi 5 minuti, dalle sue movenze e dal suo approccio capisci all’istante cosa aspettarti da lì in poi…pazienza, ormai si è capito che il giocatore va preso per quello che è, con i suoi difetti e con i suoi pregi, che spesso ti fanno vincere le partite (dal 46′ Bennacer: 5,5 prova un pò meno convincente rispetto a quella di mercoledì scorso, credo si tratti di alti e bassi inevitabili nel lungo percorso di riavvicinamento alla migliore condizione fisica)
Morata: 4,5 Non è un centravanti vero e questo si sapeva da tutto principio, ma quella che stiamo vedendo in campo in questa fase è la pallida controfigura del giocatore visto nelle sue prime uscite con la nostra maglia, oggi addirittura indisponente per la facilità con cui ha cestinato diverse buone occasioni finendo invariabilmente in fuorigioco (dal 57′ Abraham: 5 Posso anche sbagliarmi, ma non ricordo una singola giocata degna di menzione nella sua mezzora in campo)
Allenatore Conceicao: 6+ L’operato del buon Sergione è oggettivamente difficile da giudicare, il gioco della squadra continua a latitare e l’equilibrio in campo pure, ma sta di fatto che i risultati iniziano ad essere dalla sua parte, anche in virtù di un’innegabile dose di buona sorte che non guasta mai, finora sembra aver fatto breccia più dal punto di vista caratteriale che tattico, diamogli tempo sia perché lo merita, sia perché non abbiamo altra scelta
Max
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