Pagelle Milan Salernitana 1-1

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In apertura un sentito ringraziamento a Raoul Duke che mi ha lasciato la gioia di queste pagelle che da palinsesto sarebbero toccate a lui, lo perdono soltanto perché la circostanza è dovuta alla sua presenza a San Siro sotto la pioggia, quando si dice la legge del contrappasso…

Che vi devo dire?

Obbiettivamente credo che giocare peggio sia difficile.

Il cambio modulo sta facendo venire a galla tutta la pochezza tecnica di questa rosa, incapace di fare la partita quando non si trova di fronte avversari tosti con i quali battagliare a tutto campo e a tutta intensità ma squadre chiuse a riccio che la attendono.

Stasera si è visto di tutto, presunti fuoriclasse in cerca di ingaggio monstre che non sanno più azzeccare un tiro né un cross, difensori svagati che continuano ad inanellare errori su errori e si abbandonano a crisi di nervi in campo, difensori attenti che salvano un gol sulla linea di porta (avversaria), allenatori confusi che nel momento del bisogno dimenticano i ricambi a centrocampo per far entrare i soliti buoni (a nulla), Varisti che interpretano il protocollo come cazzo pare a loro, centravanti navigati che si fanno scientemente ammonire per riuscire a tirare il fiato… dimentico qualcosa?

La speranza è una sola, che quest’anno la quota Champions sia davvero bassa, perché contrariamente a quanto pensavo questa squadra più di 70 punti non fa.

Maignan: 6,5 Che gli vuoi dire? Decisivo nel tackle in uscita sul finire del primo tempo e attento su Piatek nella ripresa (ci sarebbe mancato solo il gol dell’ex), i problemi sono altrove

Kalulu: 5,5 Il meno peggio della linea difensiva, prova anche a spingere e a mettere qualche palla in mezzo, ma benedetto ragazzo, cosa facevi sulla linea di porta della Salernitana sdraiato per terra?

Thiaw: 5 Il colpo di testa a ritroso che spiana un’autostrada a Dia sul finire del primo tempo è da brividi, la dormita in compartecipazione con Tomori sul pareggio granata non aiuta il giudizio

Tomori: 4,5 Dopo un paio di partite stile anno di grazia, sprofonda nella mediocrità che lo contraddistingue in questa stagione, clamorosa la voragine lasciata in mezzo alla difesa in occasione del gol subito

Saelemaekers: 4,5 Partita indecorosa in cui non azzecca un passaggio né una scelta, Messias non sarà nulla di che ma lui è nulla e basta

Florenzi: 6 Un mezzo voto in più a titolo di bentornato, si sbatte e fa quello che può, anche se con un pizzico di lucidità in più nell’area piccola poteva chiuderla

Krunic: 5,5 Senza infamia ma con assai poca lode

Bennacer: 6 Qualche buona geometria, un ottimo corner per il gol di Giroud, un paio di tentativi da fuori con poco costrutto

Tonali: SV

Theo Hernandez: 6+ Non è in una delle sue serate migliori ma il suo lo fa eccome, una sua caduta provocata all’interno dell’area granata lascia più di un dubbio

Brahim Diaz: 5 Un paio di spunti sulla trequarti ma tanti, troppi passaggi sbagliati e tanti, troppi palloni persi

De Ketelaere: 5 Su di lui ho perso le speranze, e la voglia di incazzarmi

Leao: 4 Semplicemente inesistente, non azzecca un tiro né un cross, la sua fase di down purtroppo condiziona tutto lo sviluppo delle nostre trame offensive

Origi: 4,5 The Legend of Staminkia dimostra una volta in più la sua totale inutilità sotto porta, dove non riesce a metterla dentro da meno di un metro, aspettiamo però il suo gol decisivo ad Istanbul

Giroud: 6,5 (il migliore) Rovesciata da figurine Panini fuori di un niente e gol da centravanti consumato, discutibile (mezzo punto in meno) soltanto l’ammonizione cercata per uscire dalla diffida, queste cose portano notoriamente sfiga tanto è vero che subito dopo arriva il pareggio

Ibrahimovic: 6 Si arrabatta alla meglio ma non sembra un ex giocatore, anzi, impegna Ochoa con un bel diagonale di prima intenzione e piazza un paio di sponde di testa che si perdono nel nulla cosmico che gli sta accanto

 

Pioli: 5 Il cambio modulo ha restituito un po’ di solidità alla fase difensiva (seppure a giorni alterni come le targhe) ma ha completamente svuotato di contenuti quella offensiva, l’impressione è che venuto meno lo schema “palla a Leao” le idee siano molto poche e lo spartito assai scarno

 

Max

 

 

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Il mio primo nitido ricordo del Milan risale all'8 aprile 1973, compleanno della buonanima di mio papà: sono sulle sue spalle a Marassi, e' il Milan allenato dal Paron e da Cesare Maldini, vinciamo 4-1 e lui mi indica la 10 di Gianni Rivera... Da allora tutta una vita accanto ai nostri colori, vivendo con la stessa passione gioie e delusioni, cadute e rinascite, disfatte e grandi trionfi, fino alla foto a fianco...ecco, il mio Milan è finito lì, dopo è iniziata l'era del Giannino....ma adesso, forse, si ricomincia.