Oggi pomeriggio all’Arechi abbiamo imparato (si spera finalmente una volta per tutte) una lezione antica come il gioco del calcio, per fortuna senza pagare dazio: se certe partite, in cui potresti essere 4-0 dopo 20 minuti, non le chiudi e cominci con svolazzi e colpi di tacco, c’è poi il rischio tangibile che basti una piccola distrazione per rimettere tutto in bilico, costringendoti a soffrire fino al 99esimo gettando via preziose energie fisiche e nervose che potevano essere tranquillamente preservate.
Detto questo, il Milan dei primi 45 minuti ha offerto forse la miglior versione di sé in trasferta di questo campionato, una squadra corta, compatta e tecnica, pronta a ripartire in ogni circostanza asfissiando le fonti di gioco avversarie con un pressing feroce e applicato.
Manca purtroppo un finalizzatore chirurgico in grado di far tirare il fiato ad Oliviero, e manca purtroppo (ad oggi) un portiere affidabile che possa sopperire all’assenza del lungodegente Maignan.
Ma il Milan c’è, eccome, e credo che se non usciranno con i 3 punti da San Siro questa sera anche dalle parti del Vesuvio inizieranno a guardarsi alle spalle con una certa inquietudine.
Tatarusanu: 5,5 Forse non è il principale colpevole sul gol subito ma sta di fatto che rimanere inchiodati sulla linea di porta su un cross spiovente dalla trequarti serva a poco o nulla, un tiro, un gol
Calabria: 6,5 Buon rientro del capitano dopo la lunga assenza, riprende possesso con autorità della fascia di competenza restituendo una certa logica a tutta la linea difensiva
Gabbia: SV
Kalulu: 6 Ritrova la sua posizione più consona e si disimpegna senza troppi affanni, seppure con un paio di sbavature di troppo
Tomori: 7 Probabilmente tranquillizzato dalla ritrovata vicinanza del compagno di reparto preferito, Fikayo sciorina una prestazione di livello assoluto, negando a Dia nel primo tempo e a Piatek nella ripresa due gol che sembravano quasi fatti
Theo Hernandez: 6,5 In fase di spinta si intuisce con chiarezza che inserisce il limitatore per amministrare le energie attuali, in fase difensiva ferma tutto quello che transita dalle sue parti, dimostrando una volta di più di essere diventato un terzino affidabile e completo
Bennacer: 7 Conquista un’infinità di palloni e carica di falli ed ammonizioni la mediana granata con il suo classico movimento di finta e controfinta, centrocampista totale
Tonali: 8 (il migliore) Che giocatore è diventato Sandrino? Assist di fino per Leao a sbloccare la partita, rasoterra prepotente per il raddoppio, inserimenti continui e interdizioni puntuali, godiamocelo
Saelemaekers: 6 Doppia fase sontuosa del belga, che ricompone con Calabria un efficace catena di destra che tanto era mancata negli equilibri della squadra, sulla valutazione finale pesa però la disattenzione difensiva in marcatura su Bonazzoli in occasione del gol, fortunatamente non decisiva nell’economia della partita
Dest: SS, Senza Senso il colpo di tacco con il quale si divora il gol del possibile 3-1
Brahim Diaz: 7 Splendido il filtrante iniziale a mettere in porta Leao stoppato da Ochoa e pregevole la rifinitura confezionata per il raddoppio di Tonali, si posiziona come di consueto tra le linee portando tecnica e vivacità alla nostra manovra offensiva
De Ketelaere: 6+ Qualche timido accenno di miglioramento, inizia a sembrare più dentro i meccanismi della squadra e maggiormente centrato dal punto di vista fisico, nonostante gli sforzi profusi il ghiaccio del gol non si rompe nemmeno oggi causa un paio di grandi parate di Ochoa
Leao: 7,5 Giocatore semplicemente fuori categoria per questa modesta serie A, salta il diretto avversario come e quando vuole, pennella un gol delizioso e mette Giroud almeno due volte solo davanti al portiere con assist deliziosi, forse manca di un pizzico di cattiveria in più sotto porta ma nella circostanza stiamo davvero cercando il classico pelo nell’uovo
Giroud: 6- Di stima, più che altro, perché un Oliviero meno stanco oggi avrebbe portato il pallone a casa
Vranckx: SV Sulla bandierina a difendere palla alla Kessie, le phisique du role non gli manca
Pioli: 7 Lamenta tante assenze ma fa come al solito di necessità virtù, anche perché in fin dei conti l’undici iniziale schierato è quello titolare, portiere a parte; a tratti si rivede la versione migliore da trasferta del Milan dello scorso anno, di tecnica, di corsa e di sostanza, è l’unica via possibile per cercare una rimonta non facile ma sicuramente nelle nostre corde
Max
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