Pagelle Salisburgo Milan 1-1

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La partita di questa sera nascondeva molte insidie, come Pioli aveva fatto giustamente notare alla vigilia.

Prima di tutto perché arrivava soltanto tre giorni dopo una vittoria esaltante come quella nel derby di sabato scorso.

E poi per la forza in sé dell’avversario, il Salisburgo dei ragazzini terribili, una vera e propria “cantera a cielo aperto” in grado di giocare un calcio aggressivo ad altissima velocità.

Il gol iniziale di Okafor è la logica conseguenza dell’inizio a spron battuto degli austriaci e di una palese disattenzione dell’intera retroguardia, con Bennacer, Calabria, Kalulu e Maignan a fare la stessa triste figura della difesa nerazzurra sul gol di Leao nel derby.

Ma il Milan attuale è ormai una squadra matura e consapevole, capace di reagire alle difficoltà con calma e personalità, e la splendida azione che porta al pareggio di Saelemaekers ne è la dimostrazione lampante.

Nel corso della ripresa i ragazzi conquistano gradatamente campo, complice un comprensibile calo fisico degli austriaci, fino addirittura a sfiorare il gol della vittoria con il palo di Leao nei minuti di recupero, anche se per quello che si è visto in campo il pareggio è il risultato più giusto.

Alla luce dell’inaspettata vittoria della Dinamo Zagabria sul Chelsea, lo scontro con i croati del prossimo turno assume già le sembianze di un crocevia importante da giocare col coltello tra i denti, ma del resto questa è la Champions, baby.

Maignan: 6- Non del tutto irreprensibile sul gol, si riscatta con un paio di buone parate e di uscite sicure nella ripresa

Calabria: 5 Stasera parecchio male, dalla nostra fascia destra nascono tutti i pericoli più grossi, e non è la prima volta che accade

Dest: 6 All’esordio con la nostra maglia cerca di giocare ordinato senza strafare ma lascia intuire di possedere buona stoffa da mettere in mostra nelle prossime occasioni (e ne avrà)

Kalulu: 5  Okafor lo mette a sedere saltandolo in tunnel, può capitare anche ai migliori

Tomori: 6 Con le buone o con le cattive cerca di riportare ordine nei paraggi, e alla fine ci riesce, seppur con qualche affanno

Theo Hernandez: 6 Sulla sua fascia il Salisburgo non crea molti pericoli e allora Theo ne approfitta per provare a spingere alimentando la nostra manovra offensiva, pur senza sbocchi degni di nota

Tonali: 6 Prestazione meno scintillante rispetto al livello assoluto mostrato nel derby ma comunque solida e di sostanza, volta più che altro al contenimento di una mediana avversaria molto dinamica

Bennacer: 6- Partecipa alla dormita collettiva sul gol subito, si riscatta con il filtrante per Leao che avvia l’azione del pareggio

Pobega: 6,5 Mi è piaciuto parecchio, fa il suo esordio in Champions senza alcun tipo di timore mettendo in mostra le sua armi migliori, dinamismo e grande fisicità

Saelemaekers: 7 (il migliore) Probabilmente una delle più belle partite giocate con la nostra maglia, vivace, intraprendente e chirurgico in occasione del gol del pareggio

Messias: SV

De Ketelaere: 5  La giocata per Bennacer che dà il là all’azione che porta al pareggio è l’unico lampo di una partita per il resto molto anonima, trascorsa alla ricerca di spazi mai trovati

Brahim Diaz: 5,5 Nei venti minuti a sua disposizione combina ben poco, rimediando pure un’ammonizione

Leao: 6,5 Anche nelle serate in cui non brilla di luce sfavillante trova comunque il modo di mettersi in evidenza, nel primo tempo con l’assist al bacio per il pareggio di Saelemaekers, nei minuti finali col tiro a giro deviato che si spegne sul palo

Giroud: 5 Prestazione incolore di Oliviero, che non riesce quasi mai a sottrarsi alla morsa dei centraloni austriaci

Origi: 5,5 Vedi sopra, con mezzo punto in più per il filtrante di buona fattura con cui cerca di mettere in porta Brahim

 

Pioli: 6 Non è facile giocare ogni tre giorni con la stessa intensità, il buon Stefano ne è conscio e cerca di mettere in campo una formazione ordinata e compatta, alla fine si prende un punto che va accettato di buon grado

 

Max

 

 

 

 

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Il mio primo nitido ricordo del Milan risale all'8 aprile 1973, compleanno della buonanima di mio papà: sono sulle sue spalle a Marassi, e' il Milan allenato dal Paron e da Cesare Maldini, vinciamo 4-1 e lui mi indica la 10 di Gianni Rivera... Da allora tutta una vita accanto ai nostri colori, vivendo con la stessa passione gioie e delusioni, cadute e rinascite, disfatte e grandi trionfi, fino alla foto a fianco...ecco, il mio Milan è finito lì, dopo è iniziata l'era del Giannino....ma adesso, forse, si ricomincia.