Tornati sul luogo dell’estasi del 22 maggio ma con esito molto diverso. Uno zero a zero sul deprimente andante, in cui la prestazione riesce ad essere molto peggio del risultato. Pochissime occasioni create e Consigli che finisce con zero parate o quasi. Da sottolineare come sempre la totale inoffensività dei nostri calci d’angolo: un problema molto grosso.
Sul tema dibattuto del turnover ritengo che in qualche modo andasse fatto per forza: certo vedere titolari Diaz e Saelemaekers ci trasforma tutti in piccoli o grandi Germano Mosconi.
Sugli scudi, nel grigiore del tardo pomeriggio in terra emiliana, ovviamente Magic Mike Maignan e in subordine Ismael Bennacer.
Ora TESTA A SABATO, appuntamento per cui non servono presentazioni introduzioni o preamboli.
MAIGNAN: 8 – Oltre a parare il rigore a Berardi salvando se non la capra quantomeno i cavoli, intercetta tutto quello che transita dalle sue parti, trasmettendo la solita impressione di estrema sicurezza e di leadership totale. Roccia a cui aggrapparsi
FLORENZI: 5 – In bocca al lupo a Spizzi per il suo infortunio, sperando non sia nulla di troppo grave. Per il resto partita mediocre e imprecisa.
KJAER: 6 – Bentornato! Un po’ di ruggine c’è e si vede ma se la cava in un contesto poco favorevole
TOMORI: 6+ – Balbettante in impostazione ma efficace nel tenere la barca a galla e nel portare a casa il secondo clean sheet consecutivo
(KALULU: SV)
HERNANDEZ: 5 – Suo malgrado coinvolto nell’episodio dell’infortunio di Berardi, vive una partita pasticciona in cui rischia anche di farsi espellere e di saltare il derby
BENNACER: 7 – Canta e porta la croce in mezzo al campo. Sembra aver fatto un ulteriore e definitivo salto di qualità. Un lampo nel buio
POBEGA: 6- – Qualche strappo e inserimento interessanti, ma la strada per integrarsi nei meccanismi del centrocampo campione d’Italia sono ancora discretamente lunghi
(TONALI: 5,5 – Ha a disposizione più di mezz’ora ma il suo ingresso è fantasmatico)
SAELEMAEKERS: 2 – Se questo è un calciatore (semicit.)
(MESSIAS: 6 – Rispetto allo pseudocalciatore belga quantomeno sembra sapere di essere su un campo da calcio. Non un granchè ma ci accontentiamo, che dobbiamo fare)
DIAZ: 4 – Il ragazzo è anche simpatico e folkloristico, ma è utile come le mutande in un film porno
(DE KETELAERE: 5,5 – Mezz’ora abbondante in cui viene portato a scuola da Ferrari and co. Sembra un ragazzo intelligente e sicuramente la lezione gli servirà, magari fin da sabato pomeriggio)
LEAO: 6,5 – La sindrome del veneziano impenitente sembra riaffiorare, ma è l’unico che crea qualcosa dalle parti di Consigli e che cerca di impensierire il Sassuolo. Finisce con la lingua di fuori e creando confusione, ma non si può biasimarlo visto il pochissimo contributo dato dai compagni lì davanti
GIROUD: 5 – Questa volta Reggio Emilia non lo incorona Roi. Ciabatta malamente una buona occasione e si smarrisce nel bosco difensivo architettato da Dionisi
(ADLI: 6- – Prova ad incidere ma l’arrosto è striminzito rispetto al fumo. Tanto da lavorare anche per lui)
PIOLI: 5+ – Alla quarta giornata sembra a tratti aver smarrito il filo del discorso: i frangenti in cui la squadra si mostra confusa e/o frenetica iniziano ad essere diffusi. Primo tempo con Udinese, ultima mezz’ora con Atalanta e un po’ anche col Bologna e tutta la pessima partita di oggi. Sabato esame durissimo anche per lui ma consola sapere che è conscio dell’asticella delle aspettative che si è alzata e di parecchio. Come dire… hai voluto la bicicletta…
FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO
Raoul Duke
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