Ci sono voluti 11 lunghi anni ma alla fine il Milan è tornato nel posto che gli compete, tra le migliori 8 squadre d’Europa.
L’annata che stiamo vivendo è a dir poco pazza, sfugge ad una lettura lucida e consapevole.
A fine gennaio io invocavo l’esonero di Pioli, negli ultimi due post i fratelli Seal e Gian definivano senza mezzi termini questa stagione fallimentare.
Ebbene io credo che si debba sospendere il giudizio, mai come in questo caso credo che i conti vadano fatti alla fine.
Quello che appare ormai con tutta evidenza è che a livello societario e di staff tecnico sia stata fatta una scelta facendo all-in sulla Champions. E del resto, se ogni passaggio di turno vale grosso modo 25 milioni di euro (più o meno, quanto la vittoria di un campionato) difficile dar loro torto.
Da qui ai quarti però c’è un mese, quattro partite di campionato (con in mezzo la trasferta di Napoli) che andranno giocate con la massima concentrazione per iniziare a blindare uno dei primi quattro posti, poi potremo rituffarci in queste magiche serate europee.
Perché è inutile negarlo, serate come quella appena vissuta ci stanno lentamente riportando in quella che è la nostra vocazione naturale, nel nostro liquido amniotico.
Diciamolo in tutta franchezza, un Milan poco più che normale ha disposto a suo piacimento della quarta forza della Premier, forse l’abisso che pensiamo ci separi da certi livelli è più nelle nostre teste che nella realtà.
A mio modo di vedere, nel doppio confronto ora come ora in Europa ci sono soltanto tre squadre ingiocabili per il Milan, Real – City – Bayern , con tutte le altre possiamo dire la nostra se l’urna di Nyon ci darà una mano.
#RoadtoIstanbul
Maignan: 7+ E’ il vero regista arretrato della squadra, impressionante per come dirige tutta la difesa dando sempre ai compagni una soluzione di scarico con i suoi movimenti e i suoi piedi buoni, ciliegina sulla torta la grande parata sul colpo di testa di Kane nei minuti di recupero
Kalulu: 7 Cancella dal campo Perisic e rende inoffensivo anche Son, dimostrando di aver ritrovato la forma e la brillantezza del finale della scorsa stagione
Thiaw: 7 Al momento è l’unico vero valore aggiunto dello scorso mercato, ma che valore! Fisicamente straripante, lascia a Kane praticamente le briciole per tutti i novanta minuti
Tomori: 7 Resetta l’errore di Firenze con una prestazione praticamente perfetta, muovendosi in perfetta armonia con i compagni di reparto
Messias: 6+ Gioca con grande impegno e spirito di sacrificio entrambe le fasi, peccato per il tiro strozzato nel primo tempo e per l’infortunio nella ripresa
Saelemaekers: 6- Qualche sbavatura qua e là, ma tutto sommato fa il suo
Krunic: 7 Come spesso gli accade inizio così così per poi salire in cattedra nella ripresa, quando giganteggia sulla mediana vincendo una gran quantità di duelli, dite quello che volete ma Bravorade cambia la vita al nostro centrocampo
Tonali: 6,5 Lotta come un leone contro tutti quelli che gli capitano a tiro, spolmonandosi a chiudere tutte le linee di passaggio, fatale che perda lucidità sotto porta vanificando due buone occasioni
Theo Hernandez: 7,5 (il migliore) Straripante sulla fascia e quando taglia in mezzo, probabilmente è il giocatore più forte che abbiamo in rosa per personalità e consapevolezza
Brahim Diaz: 7 Non so a voi ma a me è piaciuto parecchio, con la sua vivacità e la sua imprevedibilità tra le linee ha fatto impazzire la mediana Spurs, con un pizzico in più di lucidità sotto porta poteva chiudere la partita con largo anticipo
Bennacer: 6+ Un quarto d’ora di sagace amministrazione del giropalla con l’avversario ridotto in dieci
Leao: 6 Primo tempo semplicemente irritante nell’approccio e nell’apporto offensivo, molto meglio nella ripresa quando sgasa diverse volte mettendo in grossa difficoltà la retroguardia dei bianchi
Rebic: SV
Giroud: 6,5 Partita di enorme sacrificio di Oliviero che fa a sportellate con i centrali londinesi, dando e prendendo botte da orbi, encomiabile per l’umiltà con la quale si mette al completo servizio della squadra
Origi: SV Quel tiro poteva dare un significato diverso al resto della sua stagione, ma non è andato oltre il palo
Pioli: 7 Possiamo dire che si è serenamente incartato il celebrato Andonio sia all’andata che al ritorno? Salvo il colpo di testa finale di Kane, non ricordo una sola occasione degna di nota dei londinesi nell’arco dei 180 minuti
Max
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