Commento a Spezia Milan 2-0

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Asfaltati.

Piallati.

Demoliti.

Ridicolizzati.

Annichiliti.

Trovate voi qualche altro aggettivo per descrivere la partita di questa sera, se di partita si può parlare visto che non c’è stato match dal primo al novantesimo minuto.

La sconfitta di stasera nasce da lontano, è figlia di un approccio totalmente sbagliato i cui prodromi si erano già visti nel finale della partita col Crotone di domenica scorsa, quando Calabria sul 4-0 a partita finita è andato a prendersi un’ammonizione gratuita con risatina annessa verso Donnarumma.

La cosa non mi era piaciuta affatto e lo avevo scritto a chiare lettere, molti di voi mi avevano criticato lodando la “furbizia” del buon Davide, quando in realtà era del tutto evidente che la squadra stava lanciando un messaggio totalmente sbagliato, quasi che la partita di Spezia fosse un semplice allenamento in vista del derby.

E il Karma non ha tardato un attimo a manifestarsi, con la nostra fascia destra devastata in lungo e in largo con Bastoni e Saponara a maramaldeggiare al cospetto di un impresentabile Dalot.

La sconfitta di questa sera potrebbe tuttavia rivelarsi addirittura salutare, a patto che la squadra faccia tesoro di due lezioni fondamentali.

La prima è di carattere comportamentale, non abbiamo ancora vinto un cazzo di niente per poterci permettere di sottovalutare qualsivoglia avversario, come ha candidamente ammesso negli spogliatoi il capitano Romagnoli a fine partita.

La seconda è di carattere squisitamente tattico ed è rivolta soprattutto al mister, occorre trovare adeguate contromisure contro le squadre che ci aggrediscono venendoci a prendere alti, quest’anno siamo andati in grandissima difficoltà in questo tipo di situazione contro Verona, Lille, Atalanta e Spezia e a questo punto non può più essere un caso, è indispensabile cercare soluzioni diverse dal lancio lungo per Ibra solo contro tutti.

Animo comunque, non è morto nessuno e siamo sempre primi in classifica, era del tutto illusorio pensare di condurre una stagione intera dall’inizio alla fine senza un momento di difficoltà, sapevamo tutti che prima o poi sarebbe arrivato, è il momento di restare compatti e reagire con orgoglio, il derby di domenica prossima sembra fatto apposta per ribaltare la situazione nuovamente a nostro favore.

Perdonatemi però se stasera non metto voti, mi sembrerebbe un inutile esercizio retorico.

Forza vecchio cuore rossonero.

Max

 

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Il mio primo nitido ricordo del Milan risale all'8 aprile 1973, compleanno della buonanima di mio papà: sono sulle sue spalle a Marassi, e' il Milan allenato dal Paron e da Cesare Maldini, vinciamo 4-1 e lui mi indica la 10 di Gianni Rivera... Da allora tutta una vita accanto ai nostri colori, vivendo con la stessa passione gioie e delusioni, cadute e rinascite, disfatte e grandi trionfi, fino alla foto a fianco...ecco, il mio Milan è finito lì, dopo è iniziata l'era del Giannino....ma adesso, forse, si ricomincia.