La misura è colma

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Che vi devo dire signori?

Oggi la Curva Sud mi è piaciuta, e molto, una protesta civile ma mirata ed efficace.

Il problema caso mai è il resto dello stadio, che non è riuscito a fare a meno di andare dietro allo speaker lobotomizzante sui gol, se la nostra solerte proprietà arrivasse a pensare che la maggioranza del pubblico pagante è questa sarebbero guai grossi per il futuro.

UN PROGETTO VINCENTE PARTE DALLA SOCIETA’

eh già… ma proviamo a capire se il resto dei concetti espressi dalla lenzuolata della Curva hanno cittadinanza dalle nostre parti

COESIONE: qui mi scappa davvero da ridere, a dispetto del tanto sbandierato Gruppo di Lavoro Integrato in Società sembrano regnare il caos e l’anarchia, non si capisce nemmeno chi sia il reale proprietario e chi prenda le decisioni, con un Direttore Amministrativo che bolla come “sospetto” dinanzi agli inquirenti un documento interno

AMBIZIONE: se intendiamo quella del Bocconiano e dei suoi discepoli analisti è ai massimi livelli, ma è puramente personale e di brama di potere e tutt’al più si riverbera nel ROI e nel ROE, non certo nel desiderio di primeggiare in campo per vincere trofei

CAPACITA’: qui le risate diventano grasse e sonore, di gente capace dal punto di vista calcistico in Società non c’è nemmeno l’ombra, altrimenti non avrebbero buttato 50 mln per l’ala destra e la sua riserva, comprato 4 mezzali e nessun incontrista a centrocampo e cominciato la stagione con un centravanti di 38 anni

ACQUISTI MIRATI: mi ricollego al discorso sulle capacità, e come emblema degli acquisti mirati assumo il centravanti di riserva, arrivato l’ultima ora dell’ultimo giorno di mercato in preda alla disperazione

PRESENZA ISTITUZIONALE: questa è garantita dal nostro grande Presidente, il Chairman che esce dallo stadio a 10 minuti dalla fine per non trovare traffico e diserta gran parte delle riunioni di Lega, lasciando campo libero allo Sguercio per fare i suoi porci comodi, nella stesura dei calendari e nel rapporto con arbitri e varisti

STRATEGIA COMUNICATIVA: qui siamo davvero al top, basta vedere come stanno gestendo la vicenda del nuovo allenatore, con un povero disgraziato basco ucciso nella culla sotto la spinta dei social (ed Ibra quando mai farà sentire la sua voce, ha già finito i minuti mensili del suo abbonamento?)

Insomma, MILANO NON SI ACCONTENTA e per ora fa RUMORE CON IL SILENZIO… quando il silenzio sarà rotto dai petardi e da qualche fumogeno nei punti giusti magari qualcuno toccato nel portafoglio si sveglierà del tutto.

 

Max

 

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Il mio primo nitido ricordo del Milan risale all'8 aprile 1973, compleanno della buonanima di mio papà: sono sulle sue spalle a Marassi, e' il Milan allenato dal Paron e da Cesare Maldini, vinciamo 4-1 e lui mi indica la 10 di Gianni Rivera... Da allora tutta una vita accanto ai nostri colori, vivendo con la stessa passione gioie e delusioni, cadute e rinascite, disfatte e grandi trionfi, fino alla foto a fianco...ecco, il mio Milan è finito lì, dopo è iniziata l'era del Giannino....ma adesso, forse, si ricomincia.