Milan: ma non era il derby di Milano?

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Sarò provocatorio, anche se non troppo, ma il titolo racchiude in pieno la mia sensazione sulla vigilia di questo derby settembrino di campionato. Onestamente più che la stracittadina milanese, che ha sempre insegnato al tutto il mondo del calcio come si vive un derby, mi sembra una di quelle sfide di inizio anni duemila contro la juve di Moggi&C. Ebbene si, perchè la cosa più bella di questa inter è che ormai è diventata la copia della sua nemesi, sono ormai la stessa cosa, utilizzando gli stessi metodi e mezzi per piazzare la bandierina sul campionato italiano. Hanno (e fanno tuttora) fatto finta di combattere quel sistema ma la loro ambizione era proprio quella di arrivare lì. D’altronde quando parti da Marotta, passando per Conte e chiudi con Cuadrado, si può ben capire quale sia il tuo modello sportivo.

Il derby di Milano, le truppe marottiane lo stanno giocando da due settimane, ovviamente a senso unico, perchè nel magico mondo di interlandia tutto è bello, funziona a meraviglia e l’attenzione va posta solo sull’avversario, sia mai che ci guardino in casa. Quindi via con le danze, i cori sul pullman di ritorno dall’Olimpico con tanto di inchiesta dalla stessa gente che ha poi dato una multina alla juve per altri fatti conclamati, a tutela del brand…Poi non può mancare la “telenovela” Maignan, che rilascia un’intervista nella quale dice le cose ch dicono tutti i calciatori del Mondo, ma che qui si traduce in un giocatore che ambisce a ben altri palcoscenici rispetto al miserrimo rossonero, quindi o non rinnova oppure se rinnova chiede 8M€, come Leao (vi ricordate?). Per inciso, Maignan ha un contratto in scadenza a giugno del 2026. Eh ma il potere della stampa…

Foto grazie alla vecchia Fossa dei Leoni

Vogliamo farci mancare un pò di terrorismo sugli infortuni in nazionale? Eh no, quindi Sanchez che in Cile sembra essere sul punto di morte ma gioca, merita un trafiletto, ma vuoi mettere Maignan e Theo che non si allenano? Che golosità per i click sui vari siti, che piacere buttare un pò di ansia nel mondo rossonero. D’altronde nessuno aveva previsto che vi fosse un derby a pari punti, il calendario aveva parlato chiaro, qualche inciampo ci sarebbe dovuto essere. Ma bontà di Marottone e Gravina, siam lì.  Per non parlare dei rigorini dati al Milan che devono essere analizzati per bene, possibilmente a reti unificate, perchè se qualora non si sia capito al Milan i rigori devono essere dati con molta parsimonia.Ovviamente non poteva macare Sky, dove le truppe sono in gran numero, e dopo aver passato un calciomercato devastante (per loro), visto che non ne prendevano una neanche a sbagliarsi, si sono messi a fare le “griglie” dove deve essere ben chiaro che il progetto milanista, quello che ha azzerato le perdite, ha il bilancio a posto, ha fatto un mercato intelligente, non compra in “pagherò” ma in contanti, che non compra nei soliti 2-3 club collusi, che sta lavorando sul brand a livello mondiale, che sta correndo per la costruzione dello stadio contro tutti. Insomma questo progetto deve essere messo in secondo piano, sia mai che l’utente medio si svegli e si renda conto che il sistema si regge in piedi su soldi che non esistono. Quindi griglie che ci vedono in alcuni casi anche al 6 posto, dietro anche all’Atalanta che con l’arrivo di CDK è diventata una potenza europea, che abbaglio per il Milan!!

Ma non è finita perchè due settimane son lunghe da far passare e quindi più ci si avvicina al 16 settembre e più bisogna serrare i ranghi. Quale migliore occasione della Nazionale, morta e stramorta, già in ginocchio in Macedonia per una cappella del 99 ma ben presto messa sotto il tappeto, per affilare le lame nel post Italia-Ucraina, quando il prode Frattesi (toh, che caso) vaneggia sulla mancata riconoscenza per uno che è scappato come un coniglio bagnato e che ha solo avuto un aperitivo di quello che poi succederà il 7 novembre. Titoloni ovunque, daje giù a tifosotti rossoneri ingrati e maleducati. Aspetto lo stesso giustizialismo a inter-Roma oppure mi sarebbe piaciuto leggere le stesse cose dopo Milan-Verona per i fischi ad Ibra, uno che ha dimostrato qualcosa in più a livello globale rispetto al bambinone. Ma ovviamente del 99 non frega nulla a nessuno è solo un pretesto per puntare il dito su una tifoseria ben specifica. La chicca arriva poi con il caso Bonucci-juve che viene messo in prima pagina con…una bella maglia rossonera, perchè i cattivi non sono altri ma sono sempre in zona Milanello. Qui siamo a livelli di Corea del Nord.

Ma d’altronde che le redazioni siano piene di tifosi neroazzurri è arcinoto a tutti, Mediaset ne è il covo più florido ma anche sui giornali e sul web la loro presenza è continua e pontificia. Una generazione di frustrati cresciuti in epoca berlusconiana o figlia di quella era, che ha visto i loro padri disperati e umiliati ogni anno. Ora che c’è un vuoto politico nostro si sfogano dando lezioni di qualunque cosa, anche di testa alta e di come si possono perdere le finali, vincendole comunque. Io faccio con voi una scommessa, mettiamo un euro sul tavolo che, se per caso riuscissimo a non avere complessi e se Trentadenari preparasse veramente un derby e non si affidasse sempre alle stesse mosse, vinciamo il derby e come logico la squadra dovesse festeggiare sotto la Sud, scommettiamo che troveranno il modo di analizzare una mezza frase, mezzo coro, mezza parola per distogliere l’attenzione dal fatto compiuto?

Notate qualche analogia con i rivali degli anni 2000 che a Torino avevano un sistema ben funzionante e redditizio? Ma tanto il derby è già perso, speriamo solo di farlo a testa alta…

FORZA MILAN

Johnson

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"...In questo momento l'arbitro dà il segnale di chiusura dell'incontro, vi lasciamo immaginare fra la gioia dei giocatori della formazione rossonera che si stanno abbracciando..." la voce di Enrico Ameri chiude la radiocronaca dal San Paolo di Napoli. Napoli-Milan 2-3, 1 maggio 1988. Per me, il lungo viaggio è cominciato da lì, sempre e solo con il Milan nel cuore.