A San Siro va in scena un match divertente e vivace, anche se molto poco ordinato, fino al minuto 69 quando Giacomelli, (non) coadiuvato dal VAR, assegna un rigore folle ai giallorossi che poi è costretto a compensare con un altro rigore altrettanto folle 10 minuti più tardi. La partita si fa paludosa e ancor più caotica e ne esce un 3-3 su cui dobbiamo riflettere poco.
La partita vede il Milan punire la Roma nei primi due minuti di entrambi i tempi, battezzando la scelta da ‘fenomeno’ di Fonseca di schierare Karsdorp sul lato forte dei rossoneri; le due sgasate di Leao, di grande classe, paiono schemi d’allenamento per i nostri. Purtroppo però al Diavolo è venuta a mancare la sicurezza fra i pali e la capacità di ordinare e dettare i ritmi del gioco, che in ambo i tempi è lentamente scivolato nelle mani della Roma che alternando accelerazioni e triangolazioni soprattutto partendo sul lato sinistro ha scompigliato lo schieramento del Milan specie in mezzo e fatto suo, per tre volte, il pari. Emblematico al minuto 60 un doppio contropiede, prima della Roma poi del Milan, a squadre totalmente spaccate: 5vs5 sia da una parte che dall’altra. Situazioni che si vedono solitamente a fine gara.
Meglio prendere il punto (per cui io e tanti altri avremmo inizialmente firmato) e andare oltre, ma se vogliamo cercare un tema da approfondire direi di valutare come la sensazione di “squadra” che il Milan ha emanato per buona parte del match sia venuta meno quando è comparsa la rabbia per un episodio sfavorevole; alcuni giocatori hanno reagito in un modo, altri in quello opposto, e non si è condotta in porto la partita. Bisogna lavorarci su.
Tatarusanu 4.5 – Pronti via, ecco la dimostrazione che un grande portiere fa la differenza eccome (e si paga), e anche uno medio (parlo di Reina, ma pure di chiunque altro vi venga in mente). Si distende discretamente in un paio di occasioni, sulle palle alte e nella congestione dell’area invece sembra un bidone dell’immondizia.
Calabria 6.5 – Dal suo lato la Roma manovra di più, ma è costretta a girargli intorno. Spinazzola e l’armeno non vanno praticamente mai al tiro, in impostazione è preciso e sicuro.
Kjaer 6.5 – Come abbiamo vissuto finora senza Simon. Prende anche un palo nel primo tempo. Io gli voglio molto bene.
Romagnoli 5.5 – Poco convincente soprattutto ora che al fianco ci possiamo gustare gli anticipi e la sicurezza del collega di reparto. Ha l’occasione per il 4-3 ma non è periodo.
Theo Hernandez 6 – Fonseca mette apposta Karsdorp per tenerlo fermo, e ci riesce, ma lasciando campo a Leao. Theo stringe i denti e fa il compitino, ma oltre a essere stanco non si trova bene nel ruolo del ‘normale’ terzino e si vede. Mezzo voto in più perchè è fra coloro che dopo il rigore inventato per la Roma alza i giri e reagisce con la voglia di farla pagare.
Kessie 6.5 – Si trova bene nei match ordinati ed anche in questo, più incasinato. Tappa di qui, tappa di la, esce palla al piede, sfiora il 4-3, non sbaglia niente.
Bennacer 5 – Non mi è piaciuto. Si fa vedere con qualche anticipo, ma non sa mai rallentare il ritmo della partita e oggi sarebbe servito. La pressione alle spalle di Dzeko lo mette in ansia.
Saelemaekers 7 – Il soldato perfetto per Pioli. Non gioca oggi una grande partita, ma da comunque quel mix di sostanza e qualità che ce lo fa piacere sempre e comunque, e trova il gol!
-Castillejo 5.5 – Non è all’altezza di Pino, nè di un finale di gara così vibrante.
Calhanoglu 6.5 – Pioli lo rischia e il perchè è evidente. Illumina sempre, oggi soprattutto da fermo. Due prodezze di Mirante e un palo gli negano una tripletta di assist. Meno asfissiante in fase di non possesso.
Leao 7.5 – L’assist per Ibra è un cioccolatino, quello per Pino una vera sgasata sulla partenza. Due lampi, poi tanti lavoretti anche se poca concretezza. E’ sembrato che volesse avvicinarsi a Ibra o trovarsi una posizione diversa dall’esterno, non ho molto capito i movimenti. Cominicia a interessarmi poco del ‘potenziale’; va benissimo quello che stiamo vedendo.
-Krunic 5.5 – Vedi alla voce ‘Castillejo’.
Ibrahimovic 7 – Due gol e la prima partita da ‘vecchio’ per Zlatan, che passa più tempo a cercare falli e furberie che non a impensierire la difesa romanista o dialogare coi compagni. Meno ‘uomo squadra’ e più ‘esperto tagliagole’ sia nell’atteggiamento che nelle scelte. Non bene sul gol del 3-3
Pioli 5.5 – Lettura del match pressochè assente, poco soddisfacente la scelta di non inserire il maghetto Diaz nella confusione post-penalty per la Roma, e in generale di non voler tentare qualcosa nel finale.
Larry
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