Milan-Torino presentazione

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Mi raccomando, Paulo…

Si ricomincia con le sofferenze. Dov’eravamo rimasti? Alle scoppole rimediate nei Derby e alla seconda stella nerazzurra festeggiataci in faccia. Una serie di delusioni – non ultima l’eliminazione per mano della Roma in Europa League – che hanno irrimediabilmente segnato la scorsa stagione nonché il destino di Stefano Pioli sulla panchina del Milan. Ripartiamo cercando di rimetterci tutto alle spalle, ricominciando se non da zero dal punto di vista tecnico – comunque una base c’è -, ma rifondando dal punto di vista del carattere, della decisione, degli occhi della tigre. Potrà Fonseca far fare il salto di qualità al Milan da questo punto di vista? Certo non è Conte, ma staremo a vedere.

Partiamo come detto da una base per nulla malvagia, che nella scorsa stagione ha reso molto meno di quanto ci si potesse aspettare anche e soprattutto per una fase difensiva che ha penalizzato l’intera squadra. Ritrovare equilibrio è quindi la prima sfida che dovrà affrontare il tecnico portoghese. Per farlo si potrà affidare a Pavlovic, nuovo roccioso centrale difensivo, e Fofana, mediano erede di Kessié ormai di fatto rossonero. Per il resto la rosa è cambiata poco, con la sostituzione di Giroud con Morata lì davanti. Nessun colpo a effetto dunque, in attesa potenzialmente di un altro innesto sulla trequarti (Samardzic? Anche se sul giocatore dell’Udinese piomberà forte l’Atalanta con i soldi ricavati dalla cessione di Koopmeiners) e del vice Morata davanti (se non si vorrà puntare ancora su Jovic). Pochi stravolgimenti quindi, vale a dire che a fare la differenza, si spera in meglio, dovrà farla proprio Fonseca.

La prima di campionato ci mette davanti il Torino di Vanoli, subentrato a Juric dopo che il tecnico croato in tre stagioni alla guida dei granata non è riuscito nell’impresa di far fare alla squadra di Cairo il tanto agognato salto di qualità. Perso Buongiorno (ahinoi lo vedremo con la maglia del Napoli e non con la nostra) e sostituito con Coco, per il resto l’11 ideale dei piemontesi rimane molto simile a quello di un anno fa. Impostati sempre con un 352, sarà interessante notare le differenze tra la filosofia di Juric e quella di Vanoli. Nella prima uscita, a Milano in trasferta, ciò che ci si potrebbe aspettare è un atteggiamento più conservativo che offensivo, specie con Bellanova e Lazaro tornanti un po’ più schiacciati dietro che pronti a lanciarsi offensivamente. Davanti coppia Sanabria-Zapata sempre temibile. Probabile formazione (352): Milinkovic-Savic; Vojvoda, Coco, Masina; Bellanova, Ricci, Linetty, Ilic, Lazaro; Sanabria, Zapata.

Nel Milan non dovrebbe esserci l’esordio di Pavlovic dal 1’, più probabile l’impiego di Gabbia. A centrocampo possibile titolarità per Bennacer, nonostante si stia valutando una sua cessione in Arabia, con al proprio fianco la stazza e i centimetri di Loftus-Cheeek. Davanti dovrebbe esserci il tridente super offensivo già provato da Fonseca in precampionato. Probabile formazione (4231): Maignan; Calabria, Tomori, Gabbia, Theo; Loftus, Bennacer; Chukwueze, Pulisic, Leao; Morata.

Cominciamo bene, ragazzi. Buon campionato e soprattutto Forza Milan!

Fab

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Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.