Cagliari-Milan presentazione

5284

Una manna dal cielo. Il pareggio dell’Inter in casa del Torino, arrivato tra l’altro con gol di Sanchez nei minuti finali del match e beneficiando di un rigore solare non concesso ai granata per fallo di Ranocchia su Belotti, ha permesso la scorsa settimana al Milan di essere “ufficialmente” primo in classifica, senza asterischi e considerazioni vari sul match che i nerazzurri devono ancora recuperare contro il Bologna. Confortante questo risultato, così ovviamente come la vittoria rossonera ottenuta in casa contro l’Empoli grazie alla rete di Kalulu, un po’ meno la prestazione fornita dalla squadra di Pioli, che appare stanca, o comunque non al top della propria forma. Ci sta, visti i tanti impegni sostenuti – e certamente più probanti rispetto a quelli dello scorso anno -, ma senza brillantezza presto o tardi qualche punto verrà lasciato per strada.

Quello che dobbiamo ottenere è il massimo dai match che sono alla nostra portata, così che qualche calo fisiologico possa essere in qualche modo assorbito nelle partite più complicate che abbiamo ancora davanti a noi (penso ad esempio alla trasferta di Roma contro la Lazio). Questo è il momento di mantenere i nervi saldi e di stringerci intorno alla squadra. Allo stesso modo la squadra deve continuare a fare gruppo come sta attualmente facendo, coinvolgendo anche quei membri che allo stato attuale sono più ai margini. Ribadisco ancora il concetto: il Milan non potrà verosimilmente raggiungere l’obiettivo grosso senza i recuperi essenziali di Saelemaekers e Diaz, ancora ben lontani dal loro top di forma. Allo stesso modo, essenziale sarà l’impiego e l’impegno di Rebic: un po’ per la sua tendenza a segnare di più sul finire del campionato, un po’ per le sue caratteristiche, il croato potrà essere il vero e proprio asso nella manica di Pioli, colui che potrà ribaltare le partite e gli equilibri. In generale la panchina dovrà dare un contributo ancora superiore a quello già fornito.

Il match di oggi non va sottovalutato per niente, vuoi perché giocheremo con la pressione di conoscere i risultati di Inter e Napoli, vuoi perché il Cagliari è sì attualmente fuori dalla zona retrocessione, ma è completamente invischiato nella lotta. Una sconfitta potrà mettere i sardi nei guai, e la squadra di Mazzarri lo sa: sta giocando al meglio delle proprie possibilità ogni singolo match, uno dei quali concluso 1-1 contro il Napoli, con gli azzurri che sono stati in grado di pareggiare solo all’88’. Diverse assenze tra i rossoblù: fuori causa Nandez, Baselli, Rog, Strootman, Gagliano e Walukiewicz. Gli isolani avranno però in Pavoletti e nel fresco di convocazione in Nazionale Joao Pedro gli alfieri che porteranno avanti la bandiera dei 4 mori cercando di bucare la porta rossonera. Centrocampo a 5 con Dalbert e l’ex rossonero Bellanova sugli esterni e in mezzo tanta sostanza, qualche geometria e poca fantasia. Le squadre di Mazzarri le conosciamo: tutte intensità e fisicità, con sprazzi di gioco ma non eccessiva creatività. Attenzione quindi alle folate dei sardi. Probabile formazione (352): Cragno; Lovato, Altare, Goldaniga; Bellanova, Deiola, Grassi, Marin, Dalbert; Joao Pedro, Pavoletti.

Nel Milan in dubbio Diaz e Tonali, out Kjaer e Bakayoko. Per il resto squadra al completo. In mezzo alla difesa spazio ancora alla coppia Tomori-Kalulu, con le garanzie Calabria e Theo sugli out. Davanti alla difesa dovrebbe tornare la coppia di inizio della scorsa stagione, Bennacer-Kessié. Davanti confermato sempre Giroud, così come Messias e Leao, mentre in posizione di trequartista, viste le possibili defezioni di Tonali e Diaz, ci dovrebbe essere Krunic. Fondamentale lavorare ai fianchi la squadra isolana con sovrapposizioni e cambi gioco, così da allargare campo e maglie e sfruttare quindi possibili inserimenti centrali a rimorchio. Probabile formazione (4231): Maignan; Calabria, Kalulu, Tomori, The; Kessié, Bennacer; Messias, Krunic, Leao; Giroud.

Forza, ragazzi! Avanti e resistere a tutti i costi! Non perdiamo nessuna occasione, compresa questa. Facciamo ciò che è nelle nostre corde, niente di meno. Poi faremo i conti con quel che otterremo. Forza Milan!!!

Fab

Seguiteci anche su

WhatsApp

Telegram

YouTube

Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.