E’ sempre algortimo, anche con Maldini

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Inizia la prima settimana di luglio e ci avviciniamo sempre di più alla data del raduno che sarà il 10 lugilo, tra seette giorni. Dalla burrasca delle ultime settimane, mi sembra, che ci si stia stabilizzando su una moto tranquillo verso gli obiettivi di mercato che dovrebbero aiutare la squadra a migliorarsi e, possibilmente, coprire le falle dell’ultima stagione. Guarda un pò, il mercato si sta muovendo nonostante in cabina di regia non ci sia più un garante e i giocatori rimangono sempre molto affascinati dalla realtà Milan, che solo alcuni tifosi del AC Maldini, credevano ormai persa dopo le vicissitudini post chiusura del campionato. Anche perchè l’acquisto di Loftus-Cheeck dimostra che l’algoritmo tanto sbefeggiato, veniva usato anche prima, le fantomatiche “intuizioni”, che tanto amano i giornali, venivano sempre da lì.

Ebbene si perchè l’algoritmo, ci ha portato anche Vranckx, per fare un esempio, e al “comando” della parte sportiva c’è il garante del progetto che ascoltava a fasi alterne i suggerimenti del team di selezione sportiva. Potete girarla come volete ma il garante, ci aveva portato come prima scelta per la panchina tale Giampaolo, poi Trentadenari che ha trovato sulla sua strada Ibra che gli ha permesso di tatuarsi uno scudetto sull’avambraccio. Ibra che è venuto al Milan, richiesto da Boban e Maldini ma soprattutto, spinto da Mino Raiola. Il vero Trentadenari è quello del pre arrivo di Ibra e quello della scorsa stagione, quindi che serve il mercato per un “coach” che se va male ce lo leviamo dalle palle già prima della fine dell’anno. Ma vabbè, la storia ci fa comodo leggerla solo quando dà forza alle idee di qualcuno, quindi passiamo alla stretta attualità. Dicevamo che i movimenti di mercato stanno parzialmente ripercorrendo quello che Maldini stava intavolando prima della defenestrazione. Per una parte della critica, scarsi gli attuali dirigenti che non hanno idee, per quanto mi riguarda un semplice proseguimento di quello che era ed è la politica aziendale anche prima di RedBird. Ovvero cercare di trovare gente da poter valorizzare e rivendere. Ovvio che, quando l’argoritmo di porta Vranckx o Pino o Dest, c’è da farsi il segno della croce ma l’algoritmo ha portato anche Leao e Maignan, giusto per fare un paio di esempi. Cambia solo chi appariva nelle foto di rito accanto al giocatore ma le scelte arrivavano sempre da lì. Se arrivasse uno a mettere sul tavolo 150M€ per Leao, la storia si ripeterà come per Tonali. Purtroppo non arriva mai nessuno nemmeno con 10M€ per prendere un Pino qualunque.

03Ad un anno di distanza abbiamo un portiere nuovo che non è Tata (massimo rispetto per lui ma ormai strabollito) che potrà fare il dodicesimo senza farci prendere del Lexotan, abbiamo un nuovo centrocampista di peso, sperando che non si faccia male, e non abbiamo perso a zero il nostro miglior centrocampista ma ce lo siamo fatti pagare 80M€. Dodici mesi fa eravamo qui a salutare Kessie, uno degli uomini chiave dello scudetto e stavamo brancolando senza acquisti in attesa di risanare le “divergenze” apertesi tra Maldini e Elliott e RedBird. Per poi passare metà dell’estate a cercare un fantasma di Bruges, pagato una cifra disumana. Ah, nel mentre avevamo chiuso per Dybala ma “…era facile da prendere ma non era giusto per noi…”, ipse dixit. Quindi, per gli smemorati, francamente, io non vedo differenze rispetto ai precedenti mercati, con o senza l’algoritmo o garanti in cambina di regia. Per chi parla di Thuram, ricordo la stessa scena con Botman l’anno scorso, a suon di milioni ma alla fine ha prevalso il dio denaro, ma non mi ricordo maglie strappate alla Hulk Hogan e capelli dati alle fiamme. Ammesso che a me Thuram faceva cagare prima e ora, con quei colori, anche di più.

La ferita aperta per la partenza di Tonali rimane, non c’è dubbio, ma dobbiamo andare avanti, le idee mi sembrano buone, metterle tutte in pratica sarà più difficile ma non possiamo darci per spacciati ancora prima dell’inizio della stagione anche perchè non mi pare che ci sia grande movimento tra le grandi, tutte in ostaggio del Sassuolo di turno che fa il prezzo per gente che imbrocca un paio d’anni e vengono valutati come Mbappè. L’obiettivo di Cardinale e di RedBird è portare a casa punti per partecipare al Mondiale per Club del 2025, negli USA. Una sorta di SuperLega approvata dalla FIFA dove girerano circa 3-3,5 miliardi di dollari. Per accedere bisogna fare bene il girone in Champions (da terza fascia) e provare a superare gli ottavi, per racimolare i punti necessari per essere negli USA nel 2025. Nel frattempo, spero che anche in Italia vengano date delle priorità perchè la seconda stella già vinta dalle merde sarebbe meglio riuscire a posticiparla ancora di qualche anno.

FORZA MILAN

Johnson

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"...In questo momento l'arbitro dà il segnale di chiusura dell'incontro, vi lasciamo immaginare fra la gioia dei giocatori della formazione rossonera che si stanno abbracciando..." la voce di Enrico Ameri chiude la radiocronaca dal San Paolo di Napoli. Napoli-Milan 2-3, 1 maggio 1988. Per me, il lungo viaggio è cominciato da lì, sempre e solo con il Milan nel cuore.