Fiorentina-Milan presentazione

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Il match contro l’Atalanta ha certificato il buon momento di forma del Milan, che vince senza subire reti per la quarta partita consecutiva, Champions compresa. La vittoria contro i bergamaschi è stata estremamente convincente, tanto nella prestazione collettiva, quanto in quella degli uomini chiave. Tonali, la difesa e Theo sono tornati definitivamente sugli altissimi livelli della fine della scorsa stagione, Krunic si è confermato uomo di spessore in mezzo al campo e Giroud, pur sbagliando un paio di reti, ha contribuito alla manovra offensiva. Assist per Messias a parte, solo Leao non è stato in grado di distinguersi: probabile che le chiacchiere sul rinnovo di contratto si stiano facendo troppo pressanti per lui. E’ il portoghese al momento il big che manca all’appello a livello di prestazioni.
Da sottolineare ancora una volta le prestazioni di Thiaw, il vero e proprio gamechanger in questa fase di campionato. Il tutto considerato che sta occupando la posizione centrale della difesa, quella più delicata e arretrata, come fosse un libero d’altri tempi. E’ vero che i rossoneri stanno adottando un baricentro più basso ultimamente, strategia che di sicuro aiuta, ma il tedesco non sta tradendo quelle che erano le aspettative nei suoi confronti. Unico fattore da considerare è appunto il baricentro basso che attualmente il Milan sta adottando: di fatto i rossoneri si stanno trasformando in una squadra da contropiede. Non a caso contro l’Atalanta i nerazzurri hanno avuto il predominio del possesso palla e hanno effettuato più passaggi. Fino a poco tempo fa (cioè fino a quando Pioli giocava con il 4231) era il Milan a fare possesso palla – sterile, per carità -, cercando di puntare sul predominio degli spazi. Ora la squadra si specchia meno ed è più pragmatca, rapida nelle ripartenze (con Theo che partendo 10-15 metri più avanti può essere ulteriormente devastante e Diaz che è la cosa che sa far meglio) e vincente. La soluzione trovata da Pioli sembra funzionare.
La Fiorentina di Italiano veleggia al dodicesimo posto, in una posizione di classifica onestamente poco lusinghiera per quella che è la rosa dei viola. Una sola vittoria nelle ultime cinque partite, uno score offensivo peggiore di quello della Salernitana e in generale un rendimeno da cui ci si poteva anche aspettare di più. Bene invece la fase difensiva, il vero punto di forza dei toscain. A centrocampo Amrabat, che ha stupito ai Mondiali, in Italia è protagonista di un rendimento tutto sommato nella norma. E’ ancora il vecchio Jack Bonaventura ad essere il centrocampista più proattivo a livello offensivo per il team di Italiano. In attacco è invece Gonzalez la spina nel fianco degli avversari, con Jovic che continua a deludere le attese.
Probabile formazione (433): Terracciano; Dodò, Quarta, Igor, Biraghi; Bonaventura, Amrabat, Mandragora; Gonzalez, Cabral, Saponara.
Nel Milan squalificati Leao e Krunic, con Diaz in fortissimo dubbio. Rientrano invece Calabria, Florenzi e Bennacer. Insomma, gioie e dolori. I numeri 2 e 4 dovrebbero già tornare titolari dal 1′, con un’altra (l’ennesima) chance anche per CDK, che dovrebbe formare con Rebic la coppia di trequartisti alle spalle di Giroud. Una formazione un po’ più tecnica, ma meno dinamica.
Probabile formazione (3421): Maignan; Kalulu, Thiaw, Tomori; Calabria, Tonali, Bennacer, Theo; Rebic, De Ketelaere; Giroud.
La vittoria della Lazio a Napoli ha catapultato i biancocelesti al secondo posto momentaneao in solitaria: cerchiamo di superarli con 3 punti qesta sera, per prepararci al meglio alla trasferta di Londa. Forza Milan!

Fab

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Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.