Una bella festa, non c’è che dire. Tra fischi e nessun gol, il Milan contro il Genoa non ha nemmeno lontanamente ritrovato se stesso nell’occasione di celebrare i suoi 125 anni di storia, anzi, ha ancor maggiormente certificato la spaccatura tra società e squadra e tifo. Sì, perché forse quello visto qualche giorno fa è il vero “se stesso” del Milan di questa stagione. Anzi, senza forse. Una squadra incapace di segnare, di essere incisiva al momento giusto e cattiva il giusto per portare a casa i tre punti, per fare la differenza. Puntiamo a vivacchiare, a meno che in inverno non venga operato sul mercato in modo davvero intelligente. E a meno che non ci sia un salto di qualità nella mentalità dei giocatori che devono fare la differenza, Leao e soprattutto Theo in primis.
E andiamo a Verona, laddove ci sarà la possibilità per gli scaligeri di far passare un bel Natale di depressione sportiva ai rossoneri di tutta Italia. Tutto è pronto per la tempesta perfetta: Verona, poi Roma in casa e si comincia con la Supercoppa contro la Juventus. In tutto ciò, senza una vera pausa per le festività natalizie, è difficile pensare a quando, in caso di risultati negativi, sostituire Fonseca. Forse dopo la Juve? Forse nei nove giorni tra oggi e Milan-Roma? Chissà. Sempre che la società abbia intenzione di cambiarlo, il signor Paulo. Si fanno un po’ più insistenti le voci di Xavi, ma vediamo. Possibile più probabile una scelta più conservativa alla Sarri o Allegri. Di certo quella di oggi può essere una partita decisiva per l’avventura del mister portoghese in rossonero.
Ma parliamo di cose serie. Quanto è buono il bollito? E conoscete la Pearà (condimento al bollito tipico del veronese)? Se la risposta è no, male. Ma cerchiamo di rimediare. Qui la ricetta della salsa tratta da fieradelbollito.it
La Pearà è la salsa è tipica della cucina tradizionale di Verona. Il segreto della ricetta della Pearà sta nei suoi ingredienti gustosi e nella cottura: più a lungo cuoce, più sarà buona. Questa salsa è ottima per accompagnare i bolliti di carne, soprattutto di vitello e di maiale. La parola Pearà significa pepata, e il pepe infatti è uno dei suoi ingredienti principali.
Tempo di cottura – 10 min
Difficoltà – Semplice
Quantità – 4/6 persone
Preparazione della Pearà
Togliere il midollo dall’osso aiutandosi con un coltello.
Sciogliere il midollo a fuoco basso e versarlo in un passino da cucina per toglierne le impurità.
Aggiungere al midollo caldo nella pentola il pane grattugiato finemente e amalgamare bene mescolando con un cucchiaio di legno.
Aggiungere il brodo e cuocere lentamente per almeno due ore. Mescolare ogni tanto (ma proprio tanto).
Aggiungere abbondante pepe macinato fresco e, a piacere, un paio di cucchiai di formaggio grana grattugiato.
Il brodo per la Pearà
C’è chi ama una Pearà molto densa, chi più morbida. Tutto sta nella proporzione tra pane e brodo. Il consiglio è dunque quello di non mettere tutto il brodo, ma di tenerne un po’ da aggiungere eventualmente verso fine cottura.
Per il brodo di carne possiamo usare carne bovina (taglio reale e guancia) e mezzo cappone.
Il brodo sarà più saporito se la carne viene messa già in acqua fredda e poi portata ad ebollizione. Ciò che otterremo in questo modo sarà il lesso, che è diverso dal bollito.
Consigli e tradizioni della ricetta della Pearà
La Pearà, mentre cuoce, fa una crosticina sul fondo: non grattatela con il cucchiaio ma lasciatela stare. Molti veronesi sostengono che la Pearà venga più buona se la si dimentica sul fornello, mescolandola il meno possibile.
Potete usare del pane vecchio, ma non troppo vecchio. Dovrete grattugiarlo finemente. Se non lo avete o comunque non è abbastanza secco, potrete seccarlo un po’ nel forno. Se è pane già grattugiato lo potrete tostare in una padella (senza bruciarlo).
Alcuni non mettono il formaggio grana (o parmigiano) perché essendo la Pearà, alle sue origini, un piatto popolare e povero della cosiddetta cucina di recupero non era previsto l’uso del nutriente e prezioso formaggio. In realtà la ricetta cambia a seconda della zona del veronese, e a volte cambia da cucina a cucina.
Il tegame tradizionale su cui cuocere la Pearà è quello di terracotta (detto anche di coccio).
La Pearà è un piatto tipico dell’inverno, soprattutto delle cene e dei pranzi nel periodo natalizio. Ma in realtà un veronese vero sarà disposto a mangiarla anche a ferragosto.
Altre salse tipiche per accompagnare i bolliti di carne sono la mostarda, il purè, il cren e la salsa verde e si preparano in diverse province e regioni d’Italia.
Forza Milan e buon Natale.
Fab
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