Milan-Atalanta presentazione

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Emergenza solo parzialmente rientrata. Il Milan in apnea da defezioni delle ultime settimane ritrova alcune delle proprie pedine fondamentali, ma ne perde altre due per squalifica. Procediamo con ordine: quattro elementi torneranno disponibili per la sfida di stasera. Parliamo del rincalzo Krunic (la cui presenza darà comunque qualche alternativa in più in mezzo al campo), di Rafael Leao, che ha scontato il proprio turno di squalifica, e dei guariti dal COVID Theo Hernandez e Rebic. Chi invece dovrà osservare un turno di riposo forzato sono Saelemaekers, espulso ingenuamente a Cagliari, e Romagnoli, squalificato per raggiunto limite di ammonizioni. Ancora ai box Gabbia, Bennacer (rientro comunque non lontano) e Calhanoglu, ancora affetto dal virus. Pioli può dunque respirare, considerato anche che potrebbe avere a propria disposizione Mandzukic (a cui manca però ancora il ritmo partita) e Tomori.

A Cagliari i rossoneri hanno colto l’ennesima vittoria esterna stagionale, segnando ancora una volta due reti. Ibra sugli scudi, protagonista di un match esemplare per i suoi compagni. I 39 anni dello svedese sono un dato puramente anagrafico, perché a livello fisico e soprattutto mentale sono molti meno. È stata inoltre esemplare la gestione del match, senza troppi affanni e con una maturità che continua a incoraggiare. Come scrivevamo qualche giorno fa, era fondamentale rispondere all’Inter vittoriosa sulla Juve ed è stato fatto, ovviamente con un valore proporzionale all’avversario affrontato. In questo turno i cugini affronteranno l’Udinese in terra friulana, curiosamente proprio la squadra con cui l’Atalanta ha pareggiato nel turno infrasettimanale, recupero della decima giornata. Le due milanesi potranno dunque beneficiare, almeno sulla carta, del maggior riposo goduto.

L’Atalanta arriva da due pareggi consecutivi in campionato, contro Udinese (1-1) e Genoa (0-0). L’ultima vittoria è stata contro il Cagliri in Coppa Italia per 3-1. I bergamaschi possono vantare il secondo miglior attacco del torneo, nel quale brillano i soliti Ilicic e Zapata, ma anche lo stesso Muriel. Gomez, ancora ai margini del progetto orobico, pare essere in procinto di trasferirsi a Siviglia. Unico probabile assente della truppa di Gasperini sarà l’ex Pasalic, affetto da pubalgia. I nerazzurri ormai li conosciamo: fanno del ritmo e dell’organizzazione di squadra la propria forza, con un gioco arioso e un’intensità di alto livello. Essenziali sugli esterni tanto Hateboer quanto Gosens, pericolosi anche in zona gol. Particolare attenzione anche a Pessina, che si sta ritagliando spazi da protagonista. Probabile formazione (3421): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina, Ilicic; Zapata.

La formazione rossonera sarà molto simile a quella delle ultime uscite, con solo qualche aggiustamento a seconda delle disponibilità. Il modulo naturalmente non cambia, vedremo soltanto Kalulu al posto di Romagnoli al centro della difesa e uno tra Rebic e Leao sulla sinistra in luogo di Hauge. Fondamentale il recupero di Theo, cui andrà richiesta una extra attenzione in fase difensiva (sperando abbia imparato le lezioni impartite da Dybala) e lo stato di forma di Calabria, in crescita esponenziale in questo stagione. Per il resto confermati i ragazzi di Cagliari. Probabile formazione (4231): Donnarumma; Calabria, Kalulu, Kjaer, Theo; Kessiè, Tonali; Castillejo, Diaz, Leao; Ibrahimovic.

Vincere sarebbe una manna dal cielo per prepararsi al meglio alle prossime sfide più abbordabili contro Bologna, Crotone e Spezia (senza dimenticare il Derby di Coppa). La società sta portando avanti un mercato da “carte scoperte” nulla di sconvolgente, ma scelte solide in molti reparti, a maggior ragione dovesse arrivare anche Firpo a sinistra. Puntiamo a qualcosa di importante, ormai è (quasi) lapalissiano. Continuare a martellare è la nostra unica alternativa. Forza Milan!

Fab

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Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.