Milan-Atalanta presentazione

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Milan quarto, Atalanta sesta. 41 e 44 punti. La sfida odierna è fondamentale in ottica qualificazione Champions, visto il traffico che c’è dalla seconda posizione in classifica in poi. Il fatto di giocare in casa dovrà essere la spinta in più per i ragazzi di Pioli per portare a casa tre punti tanto fondamentali. Il ricordo del Milan-Atalanta dello scorso anno scalda il cuore, con una squadra che riuscì a gettare il cuore oltre l’ostacolo nel penultimo sforzo prima del clamoroso tricolore conquistato. Quella spensieratezza è lontana anni luce, così come la serenità di un gruppo a cui tutto riusciva bene, sostanzialmente con poca fatica. Speriamo di ritornare a quel punto.

In settimana Arrigo Sacchi ha vergato un interessante pezzo su Pioli sulla Gazzetta dello Sport. Il mister ha parlato della differenza tra gli allenatori strateghi e quelli tattici, sostenendo che le fortune del Milan sono arrivate quando Pioli ha messo strategicamente il gioco al centro del proprio progetto, mentre ora ha semplicemente trovato una soluzione tattica a un problema di equilibrio. Come lettura ci può stare, ma anche lo scorso anno, nelle ultime partite per conquistare lo Scudetto, Pioli è stato molto tattico togliendo definitivamente il trequartista classico dalla trequarti offensiva e proponendo invece Krunic. Fu la chiave di volta che permise al Milan di blindare ulteriormente la difesa. Credo la soluzione odierna sia molto simile a quella di un anno fa, ma calata sulla situazione attuale: e non è detto che il ritrovato equilibrio grazie alla tattica non possa anche far ritrovare il gioco perduto. Staremo a vedere.

Da questo punto di vista l’Atalanta di Gasperini dovrebbe essere il modello definitivo per Sacchi, dal momento che continua a proporre lo stesso gioco, pur cambiando gli uomini di anno in anno. In questa stagione all’ex tecnico di Genoa e Inter è riuscito di portare avanti un sostanzioso ricambio, pur mantenendo un ottimo standard di risultati. Ederson/Pasalic, Lookman e Hojlund hanno sostituito i vari Gomez, Ilicic e Zapata. A centrocampo Koopmeiners si è imposto definitivamente e in difesa Scalvini ha cominciato a farsi notare seriamente. Insomma, le perdite eccellenti sono state affrontate nel migliore dei modi, come testimonia la classifica. Osservato speciale stasera Rasmus Hojlund, nome fatto più volte per il futuro dell’attacco del Milan, per quanto possa già essere oltre le nostre possibilità. Attenzione anche allo stesso Scalvini, altro 2003 d’oro. Probabile formazione (3412): Musso; atolli, Scalvini, Djimsiti; Maehle, De Roon, Koopmeiners, Zappacosta; Ederson; Lookman, Hojlund.

Nel Milan rientra Maignan. E potremmo anche fermarci qui, visto quant’è clamorosa questa notizia. A parte gli scherzi… ERA ORA!!! Hai voglia a dire di non dover gettare la croce su Tatarusanu, ma avremo lasciato per strada almeno 5 punti per via dell’assenza del nostro portierone. Speriamo torni ai livelli che ci ha abituato: l’unica preoccupazione può appunto essere il peso, fisico e psicologico, che può avere un infortunio sulle prestazioni future. Per il resto, solita formazione delle ultime uscite. Probabile formazione (3412): Maignan; Kalulu, Tomori, Thiaw; Messias, Tonali, Krunic, Theo; Diaz; Leao, Giroud.

Una vittoria oggi potrebbe darci, oltre a molta più tranquillità in classifica, anche molta più sicurezza. Forza Milan!!!

Fab

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Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.