Milan-Como presentazione

732

È da un po’ che non ci sentiamo, e visto quel che è successo è anche un bene. Un’eliminazione imbarazzante in Champions League per mano di una squadra modestissima a cui avevamo appena rubato il miglior giocatore e una serie di sconfitte che hanno frustrato le nostre ambizioni europee (almeno per l’Europa più importante dei rossoneri). Peggio ancora, sconfitte arrivate per mano di diretti competitor nella lotta Champions (Lazio e Bologna). Ormai mancano gli aggettivi per descrivere un gruppo tanto debosciato e apatico, speriamo solo che la stagione finisca il prima possibile e che non regali troppi trofei all’Inter. A questo siamo arrivati: sperare che l’Inter non vinca. Ci siamo trasformati nei tifosi nerazzurri dell’era Moratti.

Purtroppo però se anche le miserie sportive dovessero finire presto, cominceranno appena dopo le miserie dirigenziali di mercato. Già possiamo avere una piccola idea di quello che potrebbe accadere quest’estate: Allegri in pole position come prossimo allenatore del Milan. Quando pensi che la dirigenza rossonera non possa dimostrare di essere più incompetente di così, ecco che ti stupisce. Ok, prendiamo con le pinze la notizia, è pur sempre un’indiscrezione, ma tranquillo non sono. Occorre scardinare dalla squadra quelle figure (purtroppo chiave dal punto di vista caratteriale) che sono tossiche per gli altri e cercare di inserire dei leader o potenziali leader. Gli addii di Tonali e Giroud si sono fatti sentire, e Pulisic e Reijnders, probabilmente negli ultimi due anni gli acquisti di miglior rendimento, non sembrano avere il peso nello spogliatoio che avevano Sandro e Olivier. Di certo non possiamo permetterci di avere in rosa elementi che si sono resi protagonisti di episodi eclatanti come quello di Roma dell’agosto 2024 contro la Lazio.

A questo punto di solito dovrei parlare un po’ del nostro avversario e poi della probabile formazione del Milan, ma ha senso? A -8 dalla zona Champions e senza più stimoli è molto meglio ampliare le proprie conoscenze culinarie. Non conoscendo per nulla la cucina tipica comasca ho fatto qualche ricerca su Google e tra le varie specialità consigliate ho scelto la Miascia, una torta di pane e frutta. Un po’ una variante della torta paesana brianzola. Ricetta da https://www.cucchiaio.it/ricetta/torta-di-pane-e-frutta-miascia.amp.html.

ESECUZIONE RICETTA
FACILE
TEMPO PREPARAZIONE
20 min
TEMPO COTTURA
1h
TEMPO AMMOLLO
20 min
TEMPO DI RIPOSO
1h
PORZIONI
6 – 8

INGREDIENTI

  • 150 g di pane raffermo
  • 4 dl di latte
  • 1 cucchiaio di farina 00
  • 1 cucchiaio di farina gialla tipo fioretto
  • 30 g di uvetta
  • 1 uovo
  • 1 mela Golden
  • 1 pera
  • 1 limone
  • 1 grappolino di uva bianca
  • 1 rametto di rosmarino
  • 50 g di zucchero
  • 40 g di burro
  • 1 pizzico di sale

Iniziate a preparare questa torta di pane e frutta tritando grossolanamente il pane. Versate sopra il latte scaldato e lasciatelo ammorbidire per un’ora. Mettete a mollo l’uvetta in acqua tiepida per 20 minuti, scolatela e asciugatela. Amalgamate il pane insieme a un pizzico di sale, lo zucchero, l’uovo, la scorza di limone grattugiata, l’uvetta, i due tipi di farina, gli acini d’uva, la mela e la pera sbucciate e tagliate a dadini.

Versate l’impasto in una teglia del diametro di 24 cm rivestita con carta forno, cospargetevi sopra gli aghetti di rosmarino e il burro a fiocchetti e cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa un’ora. Servite la torta di pane e frutta tiepida.

Forza Milan comunque!

Fab

Seguiteci anche su

WhatsApp

Telegram

YouTube

Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.