Una partita imbarazzante a Zagabria dopo un’altra incommentabile contro il Parma. Questo Milan può perdere contro chiunque, è proprio così. E in qualsiasi modo o momento. A questa squadra, come dice Conceicao, mancano le basi. La cattiveria, la voglia di mettersi in gioco, l’attaccamento alla maglia, lo spirito di sacrificio. Una squadra morta, apatica, isterica. Dopo la vittoria contro il Parma poi le scene obiettivamente brutte della lite tra il Mister e Calabria. A prescindere dall’obiettivo della furia dell’allenatore portoghese, i panni sporchi si lavano in casa e non pubblicamente, non così. A Zagabria poi il raccapriccio ha toccato vette ancora più alte. In un momento in cui sarebbe bastata una vittoria contro una squadra normale per accedere immediatamente agli ottavi di finale di Champions League, ecco lo psicodramma. 2-1 per la squadra di Cannavaro e si dovrà passare per le forche caudine dei playoff per conquistare l’accesso tra le migliori 16, con tra l’altro la prospettiva di incontrare una tra Inter e Arsenal, sempre se si riuscisse a eliminare il Feyenoord.
In queste ore poi sta andando in onda lo show del mercato di riparazione, con tutti i salti mortali che la dirigenza dovrà compiere per apparecchiare una squadra dignitosa che possa almeno agguantare la qualificazione in Champions per il prossimo anno. Via Fonseca, via Morata, tentativo di cessione di Royal… il Milan in poche settimane ha sconfessato il mercato estivo e sta ricominciando da zero. In una situazione simile in qualsiasi altra squadra ci sarebbe un pubblico mea culpa da parte della dirigenza, ma non qui, non al Milan. Una dirigenza che si mostra solo quando si vince è una dirigenza debole e senza scusanti. Vedremo come renderà Santiago Gimenez, il cui affare è stato chiuso. E vedremo se arriverà anche qualcun altro, magari più a centrocampo che avanti come si vocifera (l’altro discorso aperto è quello di Joao Felix). Staremo a vedere. Domani si chiude, ma di miracoli a gennaio è difficile vederne.
Intanto oggi va in scena il terzo Derby dell’anno, con un’Inter avvelenatissima dopo i due persi tra settembre e gennaio. Qualche pensiero per Inzaghi a proposito dei recuperi di Calhanoglu e Acerbi: rischiarli subito o no? Partiranno probabilmente entrambi dalla panchina, sostituiti da De Vrij e Zielinski. I nerazzurri li conosciamo, sono squadra aggressiva, che difende bene e attacca meglio. In grande spolvero Dumfries a destra e Lautaro, anche se il vero bomber finora è stato Thuram. Probabile formazione (352): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Zielinski, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Thuram.
Nel Milan esordio per Walker, che avrà al suo fianco in mezzo alla difesa il connazionale Tomori, quasi sul punto anche lui di salutare Milano. Squalifica pesante per Conceicao, che dovrà rinunciare a Fofana, rimpiazzato da Bennacer (in grande affanno). Davanti senza più Morata spazio solo per Abraham. Probabile formazione (4231): Maignan; Walker, Tomori, Pavlovic, Theo; Musah, Bennacer; Pulisic, Reijnders, Leao; Abraham.
Facciamoci il segno della croce e speriamo in una reazione di orgoglio, se non altro quello. Speriamo che i giocatori comincino a seguire Conceicao: metodi da duro o no, è quello che devono fare. Così non fosse per quanto mi riguarda si potrebbe fare piazza pulita anche da subito, anche di nomi pesanti come Theo e Leao. Non si guarda in faccia a nessuno. Forza Milan!
Fab
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