Milan malato. Ma se lo avesse detto MilanNight?

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Comincio il post sottolineando la grossa prestazione del martedì di Champions che dimostra come questa squadra, con un minimo di raziocinio tattico in più e testa “pulita” e concentrata sull’obiettivo, è in grado di fare risultati importanti. La partita accentua il rammarico per troppe settimane buttate, che hanno compromesso praticamente tutti gli obiettivi fattibili della stagione. Il nostro caro Max, che seguirò sempre, anche nel fuoco, per il suo ottimismo, mi perdonerà se mi permetto di non considerare la Champions League un obiettivo fattibile ma solo un bello sfizio da togliersi, andando il più avanti possibile. Ancora complimenti alla squadra e agli oltre settantamila tifosi che hanno reso San Siro un luogo magico, se ancora ci fosse bisogno sottolinearlo. Penso che l’emozione vissuta dal giovane Thiaw sia stata anche quella dei giocatori del Tottenham, come anche ricordato da Conte, hanno un pò “subito” l’impatto di un tifo così caldo. Bravi tutti e inter Merda, che ci sta sempre.

Fatta questa premessa però qualche sassolino dalla scarpa me lo voglio proprio togliere. Mi ha molto sorpreso come gran parte della fanfara rossonera, se non tutta, si sia concentrata a rinfacciare il risultato di Champions, a coloro che hanno osato dire, scrivere e pensare certe cose, mentre hanno abilmente e mignottescamente glissato sulla dichiarazione più importante della serata. La riporto qui testualmente, Paolo Maldini: ”Ora è un Milan leggermente malato rispetto all’anno scorso…”. Come, come, come? Quindi scopriamo alla sera di San Valentino che l’infallibile Paolo, colui che quel che fa non può essere discusso perchè ispirato dagli dei Sia e Seshat, dice chiaramente quello che qui sul blog diciamo da tempo. Essere malati, leggermente o gravemente, indica uno stato di salute non buono, probbblematico direbbe Mario Brega. Quindi c’è uno o qualche problema. Quando abbiamo provato ad analizzare l’andamento della squadra da inizio stagione, per cercare di sviscerare le difficoltà di inizio 2023, non si poteva minimamente citare un problema o una malattia. Ci dicevano, Paolo knows. Addirittura qualche opinionista da charter della squadra, ci raccontava di un fato contrario e di problemi esoterici. Mi ricordo i commenti letti sotto alcuni nostri post, soprattutto sui social, dove se solo si citava un Pioli in stato confusionale, si veniva accusati di non essere tifosi…solito modus operandi da motorizzazione del tifoso, che ha origine dal canto del cigno del sabato mattina. Ogni tanto seriverebbe un bagno di umiltà e capire che chi ama veramente una squadra, soffre e si contorce le budella quando le cose vanno male. Ma come ad un figlio, o ad un amico, non possono essere risparmiate critiche o appunti per cercare di crescere in meglio. Se tieni ad una cosa, lotti contro tutto per difenderla, al costo di mettere in discussione il rapporto. Ma si sa, noi di MilanNight siamo solo dei tastieristi che avvelenano i pozzi ma poi chissà come mai, allo stadio, in trasferta, in campionato o in coppa, con soldi nostri, non a sgunfia sui charter, siamo sempre lì, vicino alla squadra.

10cm…bastavano quelli

Di certo la strada per la guarigione sembra impostata, brodini caldi che ci servono per sistemare la situazione ma va seguito il filo logico. Lo stesso che è stato messo in atto l’anno scorso e che ha portato al risultato eccezionale di uno scudetto tanto improvviso quanto meritato. Non è vero che questa squadra deve andare sempre a mille all’ora per giocare bene e vincere, smettiamola con questa cantilena. Questa squadra deve solo avere più EQUILIBRIO, perchè martedì e venerdì scorsi, non si è vinto per la difesa a tre o a cinque. Non si è vinto perchè avevamo più gamba. Si è vinto perchè la squadra era equilibrata in campo e ha concesso poco, come successe contro Lazio, Verona, Fiorentina e Atalanta le ultime partite della scorsa stagione. Magicamente il povero Tata, sollecitato meno e con più copertura, inizia a parare. Magicamente i difensori centrali sono tornati ad essere dei nuovi Beckenbauer. Magicamente Krunic e Tonali, senza dover coprire 100mt di campo, sono tornati ad essere efficaci come schermo alla difesa e recupero palla. È stata Magia o quello che abbiamo scritto per settimane è stato applicato? Non è certo merito nostro ma non ci voleva nemmeno una laurea in meccanica quantistica e in questo, mi dispiace, le responsabilità vanno divise tra allenatore e dirigenza sportiva che non hanno posto rimedi prima. Ma è successo, non guardiamo al passato, speriamo che serva da lezione per il futuro.

Malick Thiaw non è un fenomeno ma non è nemmeno quel paracarro visto contro la Fiorentina a San Siro o a Cremona. È un giocatore giovane che ha bisogno di giocare e di sbagliare, come tutti i giovani, gli auguro di fare come Kalulu perchè sarebbe un’altra piacevole scommessa vinta ma diamogli spazio, come agli altri. Meglio farli sbagliare tre, quattro partite intere che vederli a risultato acquisito per pochi minuti di garbage time.

FORZA MILAN

Johnson

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"...In questo momento l'arbitro dà il segnale di chiusura dell'incontro, vi lasciamo immaginare fra la gioia dei giocatori della formazione rossonera che si stanno abbracciando..." la voce di Enrico Ameri chiude la radiocronaca dal San Paolo di Napoli. Napoli-Milan 2-3, 1 maggio 1988. Per me, il lungo viaggio è cominciato da lì, sempre e solo con il Milan nel cuore.