Brutto colpo la sconfitta di Firenze, ma un’ottima sferzata di ottimismo essere finalmente tornati tra le prime otto squadre europee. Il Milan ha vissuto una settimana sulle montagne russe, partita sabato sera con la sconfitta del Franchi arrivata dopo 90 minuti di dominio viola, ma fortunatamente proseguita con il lieto fine del pareggio a reti bianche contro il Tottenham che ha sancito il passaggio del turno dei rossoneri. Il vero danno maggiore della sconfitta subita contro la Fiorentina è stato l’essere stati scalzati dalle prime quattro posizioni di Serie A valide per raggiungere la prossima edizione della Champions, ma la sconfitta dell’Inter e il pareggio della Lazio, unitamente alla sconfitta della Roma (risultato che già ci ha riconsegnato il quarto posto) danno alla squadra di Pioli la possibilità di riprendersi già in questa giornata il secondo gradino del podio.
A Firenze non bene (per usare un eufemismo) la verve dei vari Rebic e De Ketelaere, chiamati a sostituire Leao e Diaz. Anche il turno di squalifica di Krunic, sostituito dal titolare Bennacer, ha influito sulla difficoltà del Milan, nello specifico nel trovare un equilibrio difensivo, nel non soffrire eccessivamente la grinta e il ritmo viola. Il problema rossonero, non che sia un segreto, è di fatto un problema offensivo, lo è sempre stato in realtà, anche quando la difesa era un colabrodo. Con la partenza di Kessiè tutti avevamo messo in conto che avremmo concesso di più quest’anno, ma con la previsione di poter anche segnare un numero di gol superiore a quello della scorsa stagione. In fondo avremmo potuto contare sull’esperienza di Giroud e l’innesco di Origi, sugli scatti di Diaz e la classe di De Ketelaere, sui minuti d’intensità agonistica di Rebic e, ovviamente, sulla velocità di Leao. Di tutti loro, almeno finora, nessuno ha rispettato le aspettative: forse solo Olivier, 37 primavere, a cui si può chiedere poco di più. Il reparto offensivo è da rifondare se non completamente quasi, anche considerata la possibile partenza di Leao. Peccato essersi fatti sfuggire Julian Alvarez un anno fa (21 milioni di euro): sarebbe stato un bell’elemento su cui costruire il futuro offensivo rossonero.
Stasera ci troviamo di fronte alla Salernitana, che più per demeriti altrui che per meriti propri pare già se non tranquilla, relativamente serena in vista della corsa salvezza. La formazione con la difesa a 3 non ha garantito un grande equilibrio, essendo i campani la seconda peggior difesa della Serie A dopo la Cremonese, ma con una discreta fase offensiva si stanno garantendo i punti necessari per la permanenza in A. Squadra passiva, attenzione alle ripartenze che possono essere in alcuni frangenti anche letali. Probabile formazione (3421): Ochoa; Gyomber, Daniliuc, Pirola; Sambia, Coulibaly, Crnigoj, Bradaric; Candreva, Kastanos; Piatek.
Nel Milan qualche dubbio sull’impiego di Giroud, Tonali e Diaz, che verrebbero eventualmente sostituiti da Origi, Krunic e De Ketelaere. Out Messias, al suo posto Calabria. Per il resto, in mezzo al campo torna Bennacer e nient’altra novità. Probabile formazione (3421): Maignan; Kalulu, Thiaw, Tomori; Calabria, Tonali, Bennacer, Theo; Diaz, Leao; Giroud.
Fab
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