Milan-Sampdoria presentazione

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Si ricomincia con un Milan secondo in solitaria anche nel caso in cui la Juve vincesse nel recupero contro il Napoli. Si riparte da Ibra e da Bennacer, dall’ormai titolare fisso Tomori e dal momentaneo MVP stagionale Kessiè. Le ultime partite serviranno per chiudere la stagione lì dove il Milan si trova al momento, cercando così di raggiungere l’Europa che conta per la prima volta in sette anni.

Avversario nel classico turno prepasquale del sabato santo, la Sampdoria di Ranieri, una squadra sempre temibile tanto per il buon organico, quanto per la bravura dell’allenatore romano, maestro nella tattica “difesa e ripartenza” che tante volte abbiamo visto tenere dai nostri avversari, specie nei match svoltisi a San Siro. I blucerchiati si trovano in posizione tranquilla a metà classifica, senza ormai ambizioni europee, ma contemporaneamente senza timori di retrocessione. Una stagione molto lineare finora, senza grandissimi guizzi a parte la vittoria casalinga contro l’Inter, dimostrazione questo match, che i blucerchiati sono comunque in grado di mettere in difficoltà chiunque, nella loro giornata di grazia. La probabile formazione vede un 442 come modulo, con Audero in porta, Bereszynksi, Tonelli, Colley e Augello in difesa, Candreva, Adrien Silva, Thorsby e Damsgaard a centrocampo, Gabbiadini e Quagliarella in avanti.

Nel Milan ovviamente ci sono sempre delle assenze da sopportare: probabilmente mai in stagione la squadra ha potuto affrontare una partita a pieno organico. Alla lunga situazioni come queste, che sono frutto della sfiga ma forse anche di qualche errore da parte dello staff medico e atletico, si pagano caramente. Calabria, Romagnoli, Diaz, Mandzukic e Leao ai box, con Pioli che si affiderà al solito 4231 con Donnarumma in porta, Saelemaekers, Kjaer, Tomori ed Hernandez in difesa, Kessiè e Bennacer come cerniera di centrocampo, Ibra di punta e alle sue spalle il trio formato da Castillejo, Calhanoglu e Rebic.

Solo la vittoria. Tre punti fondamentali per mettere pressione a chi ci rincorre, dal momento che tutti giocheranno dopo di noi. La Juve sarà impegnata nel Derby della Mole, l’Atalanta a Bergamo contro l’arcigna Udinese, il Napoli contro il Crotone in casa e la Roma in terra emiliana contro il Sassuolo. L’Inter, irraggiungibile se non in caso di un 5 maggio all’ennesima potenza, sarà a Bologna. Noi pensiamo però solo a noi stessi: vincendo ci mettiamo al sicuro da qualsiasi possibile brutta sorpresa. Facciamolo! Forza Milan!

Fab

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Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.