
Ultimo match di un anno orribile dei rossoneri, che sembrava poter nascere sotto i migliori auspici ma che si è concluso con 0 trofei, 0 Derby vinti, 5 Derby persi. Un disastro nel vero senso della parola che si è concretizzato tutto sommato per una stanchezza nella guida tecnica e una solo parziale proattività da parte della società. Perché se è vero che l’addio di Maldini ha lasciato degli strascichi, è altrettanto vero che forse non doveva essere lui (o solo lui) la figura che doveva lasciare Milano. Perché la “scusa” del mercato bucato è appunto una scusa o poco più, in quanto allo stesso modo anche per Pioli dovrebbe essere già scattato da tempo l’addio, visti i risultati sportivi. E invece si è preferito usare due pesi e due misure, e il risultato è quello sotto gli occhi di tutti. Non tanto per quanto combinato da chi ha sostituito l’ex Capitano, quanto per ciò che il mister (non) sta facendo.
Non sta riuscendo a dare continuità tattica a un gruppo che ha lavorato da luglio su un nuovo modulo. A ogni passo falso un nuovo cambiamento: dal 433 al 343, dal 352 al ritorno al 4231. Nessuna chiarezza nemmeno per lui, figurarsi per i giocatori. E c’è infine il peccato originale, quell’emergenza infortuni che se vogliamo dirla tutta c’è sempre stata anche negli anni scorsi: sembra invece che sia scoppiata solo in questa stagione, niente di più falso. Da sempre il Milan di Pioli è stato falcidiato dalle assenze (siamo l’unica squadra che riesce nell’impresa ogni anno di perdere per uno o più mesi il portiere titolare, per dire), e una criticità simile andava già trattata e risolta molto tempo fa. Invece ci troviamo con 31 infortuni stagionali al 29 dicembre… che spettacolo.
Da Sassuolo a Sassuolo, dalla squadra superata nel giorno del 19º Scudetto a quello che può essere l’ultimo turno di campionato di Pioli sulla panchina del Milan. In caso di sconfitta il mister di Parma rischierebbe seriamente l’esonero. Il Sassuolo di Dionisi è a soli tre punti sopra la zona retrocessione, pur avendo impressionato nella prima parte della stagione. I neroverdi peccano tuttavia come sempre in continuità (dei 16 punti all’attivo 6 li hanno conquistati contro le prime due squadre in classifica, per dire). La formazione emiliana continua a essere sempre temibile, specie in trasferta, specie considerati gli alfieri a propria disposizione. Come sempre Berardi, ma anche Bajrami e Laurientè. Molto male invece la fase difensiva, la seconda peggiore della A. Probabile formazione (4231): Consigli; Pedersen, Erlic, Tressoldi, Toljan; Thorstvedt, Matheus Henrique; Berardi, Bajrami, Laurientè; Pinamonti.
Nel Milan difesa falcidiata, ma per il resto formazione tipo. Poche alternative in panchina dalla cintola in su. Assenti: Sportiello, Kalulu, Thiaw, Tomori, Pobega, Musah, Okafor, Jovic in dubbio. Probabile formazione (4231): Maignan; Calabria, Kjaer, Simic, Theo; Reijnders, Bennacer; Pulisic, Loftus, Leao; Giroud.
Vediamo come finiamo l’anno. C’è solo tanta curiosità. Comunque Forza Milan!
Fab
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