Milan-Udinese presentazione

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La sconfitta di Firenze era chiamata, chiamatissima. Il modo in cui è arrivata è stato un altro degli affreschi di come il Milan di Fonseca sia già da rifondare, nonché un altro degli esempi di come la vecchia guardia dello Scudetto 2022 sia da considerarsi da rottamare. Ok, forse sono un po’ drastico, ma Tomori, Theo e Leao stanno giocando su livelli preoccupantemente bassi da ormai troppo tempo. E sì, può esserci un Milan anche senza di loro. Uno continua a sbagliare interventi banali, un altro (con la fascia da Capitano) si abbandona a reazioni infantili e vergognose, l’ultimo è semplicemente indolente e menefreghista. Qualche settimana fa lamentavo la mancanza di leader nel Milan: quello è un problema, il secondo è che gran parte dei pochi giocatori presenti che possono essere considerati dei punti di riferimento sono personaggi disfunzionali, quasi tossici. Così non si va da nessuna parte.

C’è poi l’allenatore, Fonseca, che dopo i due rigori sbagliati a Firenze va in scena con il teatrino imbarazzante dell’”ammutinamento” al momento della scelta dei rigoristi. Che pena. Per due ragioni: la prima perché è la prova provata di quando non sia seguito dal gruppo, e ha finito addirittura per ammetterlo. La seconda perché già dopo il primo rigore (calciato nel primo tempo) se proprio c’è stato ammutinamento mi aspetto una sfuriata all’intervallo negli spogliatoi. O questa sfuriata non c’è stata, o c’è stata e a maggior ragione l’ammutinamento diventa ancora più grave. In generale anche Fonseca non è tuttavia una personalità che ispira fiducia, leadership, in grado di guidare un gruppo. Ancora prima dei dubbi tecnici, tattici, della difficoltà di lettura delle partite e del lavoro sugli errori che non porta risultati è questo ciò che è preoccupante. E ancora più preoccupante è il fatto che la società non abbia sfruttato la pausa per le Nazionali per cambiare guida tecnica dopo un inizio di stagione peggiore anche di quello del Milan di Giampaolo. La speranza è che la società abbia ragione a non sostituire Fonseca, ma al momento questa possibilità pare più che mai remota.

Oggi si gioca a San Siro un’altra partita trappolone, lo scorso anno conclusasi col segno 2. Udinese che si presenta a Milano a +2 sul Milan, frutto di una partenza a razzo in campionato. La squadra di Runjaic è solida, ha vinto le partite che poteva vincere e ha raccolto quanto ha meritato. È una squadra pragmatica, fisicamente presente, che sa sfruttare i momenti delle partite. Anche molto matura. Assenti le punte di diamante Thauvin, Deulofeu e Sanchez, Lucca sarà davanti a fare da torre e numero 9 (ottimo inizio di campionato per lui). Ehizibue e Zemura i due tornanti che si concentreranno più alla parte difensiva che a quella offensiva. Sara una partita a mio avviso molto tosta contro una squadra ben organizzata. Probabile formazione (352): Okoye; Giannetti, Bijol, Kabasele; Ehizibue, Lovric, Karlstrom, Zarraga, Zemura; Ekkelenkamp, Lucca.

Nel Milan squalificato Theo, out Calabria, Florenzi e Bennacer, Leao in panchina. Fonseca punta ancora sul 4231 e non il 442, con Okafor e Chukwueze larghi e Pulisic trequartista. Loftus in panchina e in mediana la coppia Fofana-Reijnders. A sostituire Theo Terracciano e si rivede anche Thiaw. Formazione random. Probabile formazione (4231): Maignan; Emerson, Tomori, Thiaw, Terracciano; Fofana, Reijnders; Chukwueze, Pulisic, Okafor; Morata.

Perdiamo oggi e ci mangeremo le mani per non aver sostituito Fonseca. Perdiamo oggi e questo periodo di 7 partite consecutive diventerà un calvario. Vedremo. Forza Milan!

Fab

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Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.