Ora viene il bello

5117
(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Contro il Lecce vittoria doveva essere e vittoria è stata. Tre punti che fanno morale e tanta classifica, perché ora si entra nel mese decisivo sia per la Champions che per la qualificazione alla stessa del prossimo anno. Un campionato direi abbastanza falsato da sentenze e ricorsi che hanno rimesso in careggiata la Juventus, ma non si sa se definitivamente o solamente provvisoriamente. Certo che questo non aiuta le società che provano a programmare la stagione prossima. Ma attualmente viviamo nell’epoca degli asterischi.
La partita di domenica scorsa l’ha vinta soprattutto Leao, che assieme a Mike Maignan si conferma essere un giocatore fondamentale e di talento per la nostra squadra, forse gli unici due veramente top.
Un Leao come quello di domenica va rinnovato e basta, mettendo il punto su una situazione che sta diventando monotona quanto la situazione dello stadio nuovo. Oramai ho perso il conto del tempo da quando è iniziata la trattiva per il rinnovo del contratto al ragazzo portoghese tra colloqui, incontri mi sono letteralmente perso. E viste le precedenti esperienze l’area tecnica rossonera si stanno prendendo per tempo anche per il rinnovo di Mike. Visti i tempi biblici meglio averne in abbondanza di tempo.
Positivo il fatto che si cerca di confermare i nostri campioni senza cercare di cedere nessuno ma le modalità andrebbero un attimo riviste.
Dicevamo quando Leao riesce ad esprimere tutta la sua potenza, il suo talento diventa un giocatore estremamente importante, e con lui in queste condizioni ci si può permettere anche il lusso di fare turn over per gestire il doppio impegno, che vuoi per rosa e qualità in certi reparti questa squadra fa sempre fatica a gestire il doppio impegno.
La partita con i salentini ci consegna anche un Ibrahimovic di nuovo infortunato, e fa male vedere un campione a cui noi dobbiamo tanto fare così tanta fatica. È indubbio che la testa dello svedese viaggi ad una velocità diversa del suo corpo, perché per quanto lo tratti bene, ti alleni bene non sgarri mai, il fisico non può più essere quello di un tempo. La velocità nei recuperare gli sforzi, e l’impegno fisico stesso che gli viene richiesto con il passare degli anni è cambiato. Insomma il fisico non risponde più alla testa.
E questo è un grosso problema da sempre, perché se ora la difesa, anche complice il rientro del portiere francese, sembra essere tornata quella di una volta, in attacco fatichiamo per tanti motivi. È stato fatto affidamento su giocatori che purtroppo hanno dato sempre poco, poi a livello tattico questa squadra fa fatica a supportare il trequartista offensivo e gioca meglio con un centrocampista in più e spostando Diaz sulla zona di destra. Infatti penso che oramai la sua collocazione tattica sia sulla destra e che a volte giochi al centro più per esigenze di turn over che per una reale esigenza. Quest’anno purtroppo il nostro attacco si sta dimostrando il vero tallone d’Achille, Ibra mai avuto, Rebic da un paio d’anni sta redendo al di sotto di quello che ci si aspettava da lui ed Origi praticamente non è mai pervenuto. Come giustificazione parziale il calciatore belga è arrivato azzoppato, ha saltato la preparazione e ha sempre fatto fatica. Quindi alla fine si è fatto affidamento sul solo Giroud, che sulla carta d’identità c’è scritto: anni 37.
E dalle notizie che giungono dall’infermeria rossonera (al momento che sto scrivendo) l’infortunio al polpaccio del francese sembra più grave del previsto e potrebbe fargli saltare anche la delicata trasferta romana, partita che assume una importanza capitale per la corsa Champions, per recuperarlo in vista degli euroderby. Oltretutto l’infortunio patito da Ibrahimovic non sembra tanto leggero nemmeno quello e visto che si tratta, anche per lui del polpaccio io tante speranze non ne ho.
Come dicevo prima la trasferta all’Olimpico, sponda giallorossa, di sabato pomeriggio assume una importanza capitale per la qualificazione Champions. Come sempre in attacco siamo contati tra infortuni e rosa ristretta c’è il rischio che come centravanti ci presentiamo con in ballottaggio Origi/Rebic. Di certo la cosa non mi fa dormire sogni tranquilli anzi la cosa mi preoccupa molto, e speriamo che Leao si in modalità on. Ad onor del vero la squadra quando sta bene, fisicamente e mentalmente, nei momenti di difficoltà ha sempre reagito molto bene e questo è importante. L’ambiente sarà carico come sempre, come era quello di Napoli, e se non è carico abbastanza ci penserà Mourinho ad accenderlo. In genere chi usa questi stratagemmi è per nascondere la paura o insicurezza. Noi dobbiamo essere bravi come a Napoli, non rispondere alle provocazioni perdendo energie importanti, ma dimostrandogli la nostra forza giocando come siamo capaci e abbiamo dimostrato nelle ultime partite.
Storicamente contro la Roma qualche cosa contro di noi succede sempre, vedi il rigore non dato a Suso o l’ammonizione ad Ibra che rispose portandosi le mani alle orecchie per ascoltare gli ululati di razzismo, ma a qualcun altro tolgono addirittura la squalifica.
Forza ragazzi, il bello viene adesso facciamoci valere perché ora siamo forti nella testa e nelle gambe e vedo molte squadre a cui stanno saltando i nervi.
Keep calm and go on.

W Milan

Harlock

Seguiteci anche su

WhatsApp

Telegram

YouTube

"Quando il Milan ti entra nelle vene avrai sempre sangue rossonero" Ho visto la serie B, ho visto Milan Cavese, ho toccato il tetto del Mondo con un dito e sono ricaduto ma sempre rialzato. Ho un papà Casciavit....Grazie per avermi fatto milanista.