Roma-Milan presentazione

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Una partita decisiva. Non pensiamo al futuro prossimo, non pensiamo all’Europa imminente, facciamo un passettino per volta, ricordando che non giochiamo su un solo fronte, ma che, come dicevamo settimana scorsa, per il futuro a lungo termine è fondamentale anche il nostro cammino italiano. E questo cammino passa dallo stadio Olimpico di Roma, in un pomeriggio di fine aprile, contro i giallorossi di Mourinho sorpassati al quarto posto la scorsa settimana e con tanta voglia di riprendersi quel “cucchiaio di legno” che in Italia vale un posto in Champions League. Come se non bastasse, la prossima settimana affronteremo l’altra romana, la Lazio (stavolta in casa) per un altro match decisivo.

Contro il Lecce abbiamo visto un Milan non brillantissimo, che ha sofferto la tattica di mister Baroni improntata alla difesa e ripartenza. Un confronto abbastanza chiuso, durante il quale il Milan ha rischiato anche di andare sotto a metà primo tempo, e risolto con due fiammate di Leao, che non la primavera sboccia come successo anche nel rush finale dello scorso anno. Non particolarmente preoccupante la prestazione scialba di domenica scorsa, dal momento che il Milan veniva comunque dall’impegno del San Paolo in Champions League, ma contro la Roma sappiamo che servirà sicuramente di più. Ciò che preoccupa è l’evanescenza di Origi e Rebic, che mai in questa stagione sono stati dei veri sostituti di Giroud. L’attacco rimane il tallone d’Achille di questa squadra, problema che andrà inevitabilmente risolto durante il mercato estivo.

La Roma, dicevamo. I capitolini sono, insieme a Milan, Inter, Juve e Fiorentina, una delle cinque squadre italiane che in questa stagione hanno raggiunto la semifinale in una delle competizioni continentali. La squadra di Mourinho, come tutte le squadre di Mourinho, non brilla certo per qualità del gioco e della manovra, come testimoniato dai “soli” 43 gol segnati (solo 3 in più del Monza), ma può contare su una fase difensiva di valore (29 reti subite, quarta miglior difesa). Nel pacchetto arretrato mancherà tuttavia Smalling, sostituito da Kumbulla. Fuorigioco anche Karsdorp e Llorente. Altro grattacapo per il mister portoghese è l’acciacco di Dybala, in dubbio dal 1’ (al suo posto probabile l’impiego dell’ex El Shaarawy). Probabile inoltre la staffetta Abraham-Belotti, con l’ex granata (e bestia nera del Milan) favorito per una maglia da titolare. Probabile formazione (3421): Rui Patricio; Mancini, Kumbulla, Ibanez; Zalewski, Cristante, Matic, Spinazzola; Pellegrini, El Shaarawy; Belotti.

Nel Milan out Ibra, Florenzi e Pobega. Attenzione al plotone di diffidati (Kjaer, Tomori, Kalulu, Rebic, Thiaw, Pobega stesso) soprattutto in ottica Milan-Lazio. Torna a destra Calabria dopo la squalifica, ballottaggio in mezzo tra Kjaer e Kalulu, per il resto formazione tipo. Probabile formazione (4231): Maignan; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo; Tonali, Krunic; Diaz, Bennacer, Leao; Giroud.

Non mollare un colpo. Questo è l’ordine per questo pomeriggio. Non deconcentriamoci, non perdiamoci, non pensiamo ad altro che non siano i 90 minuti di oggi, e poi quelli contro la Cremonese, e poi quelli contro la Lazio. In queste tre partite all’andata abbiamo raccolto 2 miseri punti, con lo 0-0 di Cremona, il 2-2 dal 2-0 a San Siro con i giallorossi e le 4 sberle dell’Olimpico contro gli aquilotti. Prendiamoci le nostre rivincite, tutte. Forza Milan!

Fab

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Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.