Serve una scossa

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Si è concluso il 2023, che ci ha visto aprirlo e chiuderlo sul campo della Salernitana. Un anno con molte ombre e con poche luci, un anno fatto di grandi sconfitte e di periodi bui.
Un anno fa esultavamo per la vittoria di Salerno per 2-1 che ci faceva ancora sperare orizzonti tricolori con sfumature di giallo della seconda stella. Eravamo staccati da Inter e Napoli ma le sensazioni erano abbastanza buone. I colori tricolori e le sfumature di giallo sono spariti nella sera della rimonta con la Roma e l’eliminazione dalla Coppa Italia con il Torino qualche giorno dopo. Da lì siamo entrati in un mese orribile che ancora facciamo fatica a capire cosa possa essere successo, un mese dove il Lecce ha pareggiato recuperandoci due gol e abbiamo preso tre sberle in una finale di supercoppa italiana giocata si e no un quarto d’ora.
E da lì tutto un susseguirsi di sconfitte, anche abbastanza importanti, come i quattro gol presi a Roma dalla Lazio e la sconfitta casalinga per 5-2 in casa con il Sassuolo, che già qui c’è ne sarebbero abbastanza per esonerare Pioli. Anche perché poi c’è stato il derby perso 1-0 decidendo di non giocare per la paura di prendere un’altra imbarcata. Dopo una breve ripresa in che ci vede eliminare il Tottenham e il Napoli in Champions, ripiombiamo nel baratro con il doppio derby europeo in semifinale di Champions. La semifinale più breve della storia, giocata in maniera disarmante. Mi fermo qui perché mi sto facendo del male da solo. Volevo fare un recap annuale ma è meglio che la smetto.
Alla fine si agguanta la qualificazione Champions grazie anche alla penalizzazione della Juventus.
Per tutto questo alla fine paga Maldini, e non Pioli, che anzì raddoppia, passando da un ruolo di allenatore semplice a quello di allenatore-manager che è forse stata la sua mazzata definitiva. Perché il Mister ha perso proprio la bussola. Ma l’errore più grave a mio avviso non è stato licenziare Maldini ma decidere, cavolo ogni tanto decidono, di non sostituirlo con delle persone competenti e che sappiano muoversi del mondo calcistico.
Meglio che mi fermi ed evito di dilungarmi ulteriormente, con la vicenda Tonali, il calciomercato e tutto il resto.
Questi ultimi 4 mesi sono la perfetta sintesi dei primi sei, abbiamo un Milan capace di grandi picchi come la vittoria con il PSG e grandi tonfi o essere rimontati in partite dominate come contro il Lecce.
Ma in tutta questa situazione c’è un filo che unisce la fine della scorsa stagione e l’inizio di questa: gli infortuni. Una cosa mai vista in vita mia e dove non si è mai voluto porre rimedio. D’altronde questa società ha il marchio di fabbrica che ha deciso di non decidere.

Ma alla fine come possiamo rimediare a questa situazione? Come possiamo tirare avanti altri sei mesi in questa situazione?
Inutile girarci attorno, serve un qualcosa o un qualcuno che riaccenda l’ambiente. Un uomo di personalità che porti l’entusiasmo ai giocatori e a noi tifosi.
Nel mio ultimo post scrivevo che non ritenevo Antonio Conte l’allenatore ideale di questo Milan, perché andrebbe a stravolgere una filosofia di lavoro fatta fin qui. Però se siamo ammalati abbiamo bisogno della medicina e molte volte dell’antibiotico. Io non sono pro Conte, perché solo il pensiero di vederlo sbraitare sulla nostra panchina mi viene il vomito, però temo che in questo momento sia l’unico che può fare questo. Ma mi hanno insegnato che le medicine quelle cattive sono quelle che fanno guarire.
Conte sicuramente potrebbe riaccendere la piazza, portare un po’ di entusiasmo e toglierci da quella mediocrità di pensiero che ci sta attanagliando. Cosa che a mio avviso non riuscirebbero a fare i vari Pallidino, De Zerbi o Thiago Motta e se mi permettete nemmeno Ibra. Anche se qui bisognerebbe capire effettivamente che ruolo ha.
Chiaro che se decidi d’ingaggiare Conte bisogna calare i pantaloni e non guardare i bilanci.
Se dobbiamo cambiare allenatore bisogna farlo ora, almeno si inizierebbe a lavorare subito pe la nuova stagione e non avere quella sensazione di buttare via ulteriori sei mesi. Perché se rimane Pioli è un disastro. Ci teniamo in casa un allenatore delegittimato che come detto o meglio scritto tante volte non ha più nulla da dare fin dalla sera della rimonta giallorossa a Milano.
Poi bisognerà capire cosa può portare in dote questo 2024 a livello societario, perché se è vero che all’orizzonte ci possa essere un nuovo riassetto societario le nostre sono tutte chiacchere al vento, ma al vento non si getta il Milan e la sua storia. Perché ora comanderanno loro ma che abbiano rispetto del Milan e della sua storia.

Auguro a tutti un Buon Anno, e che sia veramente un Buon Anno.

Come sempre

W Milan

Harlock

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"Quando il Milan ti entra nelle vene avrai sempre sangue rossonero" Ho visto la serie B, ho visto Milan Cavese, ho toccato il tetto del Mondo con un dito e sono ricaduto ma sempre rialzato. Ho un papà Casciavit....Grazie per avermi fatto milanista.