Spezia-Milan presentazione

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Il Milan di Pioli ha continuato la sua marcia positiva in campionato grazie al 2-0 casalingo infrasettimanale firmato Diaz e Theo Hernandez. Estremamente positiva la prestazione del terzino francese, reduce da qualche prestazione opaca e invece tornato, contro i lagunari, ai suoi soliti (altissimi) livelli grazie a un assist e a una rete in uscita dalla panchina. Tanto giusta quanto necessaria, a mio avviso, la tattica di Pioli di puntare a turnare gli interpreti rossoneri: gli impegni sono infatti, fino alla prossima sosta, così numerosi, ravvicinati e provanti che non ha senso insistere sempre sugli stessi undici. Oltre questo, il buon lavoro in sede di mercato ha fatto sì che la rosa possa essere adeguatamente ampia da sopportare cambiamenti nell’11 titolare, quindi perché non farlo? Contro il Venezia ottima la prestazione di Kalulu, ancora in debito di condizione Florenzi (che ha comunque sfiorato il gol) e discreta quella di Ballo-Touré, ancora spaesato. Ci sarà comunque tempo per recuperare.

In questo avvio di stagione vanno tuttavia sottolineate le ottime prestazioni di Tonali. Il giovane centrocampista ex Brescia, dopo un primo anno complicato di adattamento ad alti livelli e con ancora da dirimere la questione Brescia, dopo la sessione di mercato estiva che ha sancito il suo definitivo passaggio in rossonero, ha messo in luce una crescita esponenziale che sta facendo di lui l’attuale perno della mediana. Anche Diaz, nella passata stagione all’ombra di Calhanoglu, ha ora preso in mano le redini offensive milaniste con personalità e mentalità da grande calciatore: speriamo la sua crescita vada avanti con questa buonissima continuità. E poi c’è la fase difensiva, che grazie alle prestazioni di Kjaer, Tomori e anche Romagnoli, vede due soli gol subiti in A, oltre i tre di Anfield. Insomma, tante buone notizie che fanno guardare al futuro con ottimismo.

Oggi si torna a La Spezia, in quello stadio che un anno fa, complice il 2-0 subito contro i ragazzi di Italiano, sancì il definitivo sorpasso dell’Inter in testa alla classifica. Cerchiamo vendetta contro una squadra capace, appena pochi giorni fa, di mettere in enorme difficoltà la Juve di Allegri. Sulla panchina dei liguri siede ora Thiago Motta, che punta su un 433 e un calcio propositivo che tuttavia, in queste prime settimane, non ha dato frutti particolarmente incoraggianti. Quattro i punti degli spezzini, frutto di una vittoria, un pareggio e tre sconfitte. Mai vittoriosi né a punto in questa stagione in casa, i nostri avversari cercano il rilancio. Spezia (4-3-3): Zoet; Amian, NIkolaou, Hristov, S. Bastoni; Sala, Bourabia, Maggiore; Salcedo, Antiste, Gyasi.

Ancora turnover nel Milan, con Daniel Maldini pronto a prendere il posto di Diaz sulla trequarti. Ancora out Ibra, Giroud viene invece recuperato almeno per la panchina, con Rebic ancora favorito per il ruolo di prima punta. In mediana Tonali punto fermo, con Bennacer e Kessié che si giocano una maglia. Romagnoli e Kalulu confermati in difesa al posto degli acciaccati Calabria e Kjaer. MILAN (4-2-3-1): Maignan; Kalulu, Tomori, A. Romagnoli, Theo Hernandez; Tonali, Kessié; Saelemaekers, D. Maldini, Leao; Rebic. Questo pomeriggio unico obiettivo tre punti, alla portata dei ragazzi di Pioli, per preparare nel migliore dei modi le ultime due partite di questo ciclo terribile di 7 match in venti giorni. Davanti a noi abbiamo l’Atletico e la trasferta di Bergamo. Continuare il cammino in fiducia fino alla prossima sosta è essenziale. Forza Milan!

Fab

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Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.