Giacomo Bonaventura

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Data e luogo di di nascita: 22/08/1989 – San Severino Marche (Macerata)
Nazionalità: italiana
Ruolo: centrocampista esterno, mezzala
Altezza: 180 cm
Piede: destro
Valore di mercato: 22 mln € (fonte: Transfermarkt)
Procuratore: Mino Raiola
Social Media: twitter

In rosa nel Milan dal: 01/09/2014
Scadenza del contratto: 30/06/2020
Sponsor Tecnico: adidas
Numero di maglia: 5

Esordio tra i professionisti: 04/05/08 serie A Atalanta-Livorno 3-2
Esordio in Nazionale: 31/05/13 Italia-San Marino 4-0

Biografia
Giacomo Bonaventura, per tutti semplicemente Jack, è uno di quei giocatori che ha fatto tutta la gavetta per arrivare in alto. Partito dal Virtus Castelvecchio, la sua prima occasione arriva nel 2001 quando gli osservatori dell’Atalanta lo portano a Bergamo per un provino insieme all’altro marchigiano Marilungo. I due però non passano il provino, troppo acerbi dal punto di vista fisico, e così Jack prosegue la propria crescita nel Tolentino ma ha una seconda chance quando nel 2004 passa al Margine Coperta, società satellite della Dea. Osservatori dell’Atalanta lo portano al trofeo “Arco di Trento” e la sua vita calcistica ha una prima svolta perché l’anno seguente entra finalmente a far parte della primavera dell’Atalanta facendo il primo grande salto della sua vita.
L’esordio in serie A arriva nel 2008 alla terzultima di campionato contro il Livorno in lotta per non retrocedere: è il minuto 77 quando il diciottenne marchigiano calca per la prima volta il campo della serie A rilevando Tissone. Nonostante l’esordio a soli diciannove anni faccia pensare a un futuro in discesa, i primi anni nella squadra maggiore sono difficili e viene dato in prestito prima alla Pergolettese (esordio con gol) e l’anno dopo al Padova dove ottiene la salvezza in serie B segnando il gol dello 0-3 nel ritorno dello spareggio playout che segnerà l’inizio della scomparsa dal calcio che conta della Triestina.

© Dino Panato / Getty Images Europe

A Padova Jack gioca anche da trequartista, ma la verità è che spesso è panchinaro così i biancoscudati non lo riscattano e torna a Bergamo dove l’Atalanta, appena retrocessa, passa dalla proprietà Ruggeri a quella Percassi. Nelle 31 partite disputate del campionato cadetto segna ben 9 gol, un numero ragguardevole considerando come solo in 21 occasioni sia partito titolare. In pratica diventa il nuovo prospetto di trequartista della Dea e quando parte dalla panchina è spesso e volentieri il cambio dell’idolo (poi caduto in disgrazia) Cristiano Doni.
Il passaggio di consegne è evidente l’anno successivo con il ritorno nella massima serie quando Giacomo Bonaventura eredita la maglia numero 10 che fu proprio di Doni. Per vedere il suo primo gol in serie A bisogna però attendere quasi la fine della stagione 2011/12 quando nei primi minuti di Napoli-Atalanta batte il portiere avversario con un tiro al volo di sinistro che si infila nell’angolino.
Le stagioni scorrono e nell’estate del 2014 sembra ancora sfumare il suo trasferimento a qualsiasi club (c’era anche l’inter su di lui), ma siamo in un periodo di mercato “particolare” per il Milan dove può accadere di tutto e così fu. Il Milan conclude con Leonardi (a.d. del Parma che fallirà durante la stagione) l’acquisto di Biabiany tanto che il giocatore sostiene le visite mediche (meno di un mese dopo verrà fermato per problemi cardiaci ) e viene “ufficializzato” su twitter facendo anche le foto di rito con la sciarpa rossonera al collo. In tutto questo però Zaccardo non accetta il trasferimento ai ducali e l’operazione di mercato salta. Il Milan si ritrova così con un centrocampista in meno vista la partenza di Cristante verso il Benfica così il ds dell’Atalanta Marino coglie l’occasione per proporre Bonaventura: nelle ultimissime ore di mercato il marchigiano diventa “quasi per sbaglio” un giocatore rossonero. Ma Jack “rossonero per caso” si rivelerà il miglior acquisto di quella stagione nonché l’unico superstite di quella campagna acquisti. Bonaventura vestirà la maglia n.28, numero che lo accompagnò anche nella sua esperienza al Padova, e segnerà la sua prima rete contro i ducali, vero sliding doors della sua carriera. Le stagioni al Milan sono caratterizzate da grande impegno e dedizione ed un primo coronamento della sua carriera arriverà con la Supercoppa Italiana disputata a Doha dove lascerà un segno indelebile realizzando il gol del pareggio che porta ai supplementari i rossoneri per poi realizzare anche uno dei decisivi rigori finali.
Nella stagione 2017/18 dapprima è in ballottaggio con Calhanoglu nel ruolo di esterno d’attacco a sinistra, per poi essere arretrato da Gattuso come mezzala sinistra formando così la linea di centrocampo titolare insieme a Biglia e Kessié. Il marchigiano insieme a Suso è croce e delizia della squadra perchè troppe volte tende a giocare da solo, ma in stagione riesce a segnare ben 9 marcature in 47 incontri dimostrando di essere uno dei giocatori più prolifici della rosa.
Il suo esordio in nazionale arriva il 31 maggio 2013 nell’amichevole contro San Marino, da allora vanta 11 presenze e nessuna rete all’attivo.

Caratteristiche tecniche
E’ un giocatore capace di interpretare più ruoli del centrocampo fino ad essere impiegato come esterno d’attacco in un tridente. Dotato di buona tecnica, fornisce anche una discreta copertura, ma è l’inserimento la dote migliore riuscendo spesso e volentieri a cogliere impreparate le difese avversarie. Data la sua duttilità è anche un jolly prezioso in caso di emergenze.

Carriera

Club: Atalanta, Pergolettese (prestito), Padova (prestito), Milan
Nazionale: Italia U, 19, Italia U20, B Italia, Italia
Palmares Milan: supercoppa italiana 2016
Palmares: supercoppa italiana 2016, campionato di serie B 10/11
Palmares individuale: –

Statistiche club

Statistiche nazionale

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Community rossonera, da sempre in prima linea contro l'AC Giannino 1986. Sempre all'attacco. Un sito di curvaioli (La Repubblica). Un buco nero del web (Mauro Suma)