Ecco la dichiarazione di Allegri riportata dall’ANSA:
“In ogni partita ci sono episodi contestati, a volte contro e a volte a favore: bisogna solo saper accettare. Le decisioni spettano agli arbitri, il Var è uno strumento che aiuta e gli arbitri sono bravi. E’ stato messo per diminuire le polemiche e invece le polemiche sono aumentate, quindi forse siamo noi italiani a cui piace alimentarle”.
Strana tesi. Se viene commesso un errore la gente si incavola comunque con o senza VAR solo che essendoci questo strumento giustamente si arrabbia di più se non viene utilizzato in episodi eclatanti per i quali il protocollo prevede l’utilizzo del VAR. Però fa sorridere scoprire come per Allegri dopo la partita col Cagliari sia diventato “uno strumento che aiuta” oppure leggere, come ripreso sempre dall’ANSA, la seguente dichiarazione:
“In ogni gara ci sono episodi che si contestano – dice ancora Allegri -, io non l’ho mai fatto, altrimenti dovrei tornare indietro e dire che abbiamo preso contro due rigori su due fuorigioco, una volta a favore una volta contro”
A parte il non dire con cui in realtà vuol dire, forse dimentica quanto pubblicato da La Stampa del 2 ottobre dopo la partita con l’Atalanta il cui titolo era “Allegri contro la VAR: ‘In primavera le partite dureranno 4 ore’ ” ed il cui il virgolettato così riporta:
“Gli episodi decisi con il Var? Non giudico, dico solo che se vogliamo far diventare il calcio un non sport allora continueremo a usare il Var su situazioni soggettive. Poi in primavera gli episodi saranno così determinanti che le gare dureranno 4 ore come negli sport americani, e ci si dovrà organizzare anche per gli spettatori”.
L’aveva proprio presa bene all’epoca ed effettivamente lo riteneva un ottimo strumento…
Il VAR è uno strumento che aiuta a correggere errori ma per correggerli deve essere consultato, deve essere usato. Poi se uno sbaglia nonostante il VAR basta assumere provvedimenti come con Doveri e le polemiche diminuiranno per forza.
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