Ragazzi sabato c’è l’Udinese! Ce lo vogliamo mettere in testa o no? O mentre vi spalmate la vostra crema protezione 100 pensate a Diallo? Oppure mentre degustate un calippo alla Coca Cola volgete i vostri pensieri sul centrocampista di turno inventato, escogitato, creato ad arte dalla stampa prezzolata che circonda il calcio italiano. Massimo rispetto, mancherebbe altro per chi invece il proprio lavoro lo svolge, lo esegue, lo compie con professionalità e libertà.
Ragazzi ma ce le ricordiamo le partite degli ultimi anni e non solo? Vincemmo nel 2019 con goal di Rebic all’ultimo minuto recuperando lo svantaggio. Le altre sono tutte state partite collose, ingarbugliate, difficilmente decifrabili che ci hanno lasciato segni di detrimento fisico nonché psicologico. La partita con l’Udinese vale tre punti esattamente come quella contro il Sassuolo del maggio scorso, senza se e senza ma, l’importanza è e dovrà essere la medesima, lo abbiamo visto l’anno scorso come il singolo punto vada poi a determinare la classifica finale.
Invece di pensare a questo o quell’altro potenziale acquisto, con il massimo del rispetto per questo o quell’altro potenziale acquisto, mancherebbe altro, provate a concentrarvi su quel Rodrigo Becao che quando lo incontriamo sulla nostra strada sfodera sempre prestazioni da top player, pensate al buon Gerard Deulofeu che tanto e bene fece da noi in un Milan peraltro meno forte di questo. E Walace, e Perez, e Beto che entrerà presumibilmente dalla panchina bello fresco, bello riposato, bello paciarotto per farci dannare l’anima.
Ma le leggete le dichiarazioni dei giocatori e dei dirigenti friulani? È da quando è iniziato il ritiro che hanno in mente questa partita e che cercano di caricarsi a pallettoni per venirci a dare fastidio a San Siro.
Per carità, per l’amor di Dio anche a noi farebbe piacere parlare, scrivere, discutere di nuovi acquisti o di trattative che possano, eventualmente, nel caso, casomai, per ipotesi, portare a stretto giro di posta ad un qualche acquisto.
Al momento non c’è nulla da segnalare anche perché siamo in una fase esplorativa, alla ricerca del profilo giusto e dal lato sportivo e dal lato economico.
Il tifosotto tastierista è così, passa mesi e mesi a scrivere di Charles De Keteläere(l’ho scritto così in modo che anche voi ripetenti della terza elementare che non conoscete una sillaba di fiammingo possiate quanto meno intuire dove cade l’accento) e poi quando il giocatore arriva butta la chiave, sbatte il tappeto persiano impolverato sopra la news, volgendo i propri rutti da tastiera su altri ipotetici acquisti.
Ci costringete a ripetervi il mantra di questi giorni a Casa Milan ovvero se non esce nessuno non entra nessuno. È un mantra che peraltro dovreste già conoscere alla perfezione, un modus operandi che in passato ci ha fatto alzare al cielo fior fiore di supercoppe italiane. Stiamo sereni e concentrati sull’Udinese. Ci sarà da soffrire e tanto.
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