Per andare agli ottavi serviva un pareggio e alla fine pareggio è stato, ma proprio alla fine.
Ci sono voluti infatti 98 lunghi minuti per veder capitolare la retroguardia croata, soltanto all’ultimo secondo gli Azzurri hanno trovato il gol provvidenziale che ci consegna in maniera diretta l’ottavo contro la Svizzera senza dover aspettare i risultati degli altri gironi e sperare nel ripescaggio.
Nell’occasione Spalletti schiera la Nazionale con un classico 3-5-2 che sembra il modulo più adatto per gli uomini a disposizione, ma più che la posizione in campo la differenza dovrebbero farla l’atteggiamento e la qualità delle giocate, ed anche stasera latitano entrambi.
Un’Italia molto timida ed inconcludente giochicchia senza personalità per circa un’ora fino al meritato vantaggio croato, rimandato un paio di volte soltanto da prodezze in serie di Donnarumma, bravo ad ipnotizzare Modric dal dischetto ma costretto infine ad arrendersi alla giocata del vecchio campione.
Da lì in poi finalmente la nostra Nazionale si scuote, il C.T. torna a quattro dietro ed inserisce Chiesa, e per qualche minuto mettiamo i croati all’angolo senza peraltro creare grossi pericoli, nonostante un 4-2-4 finale con l’ingresso di Scamacca e Zaccagni.
Ma proprio quest’ultimo, dopo una discesa spettacolare di Calafiori, trova l’incrocio all’ultimo respiro e ci consente di andare a Berlino per l’ottavo contro i rossocrociati di sabato prossimo.
Come sempre accade in questo tipo di competizioni, da adesso in poi inizia un altro tipo di torneo e occhio, perché in passato abbiamo raggiunto delle finali mondiali giocando dei gironi assai peggiori di questo, e più di una volta.
Donnarumma: 7,5 (il migliore) L’unico giocatore di livello davvero superiore di questa Nazionale, come già con la Spagna compie almeno tre interventi prodigiosi per tenere inviolata la porta, non sarà un esempio di moralità ma è davvero forte
Darmian: 4,5 Il braccetto della difesa a tre lo ha fatto più volte nella sua squadraccia di club ma stasera sembra davvero un pesce fuor d’acqua, perdendosi anche Modric sul gol del vantaggio croato
Zaccagni: 7 L’uomo della provvidenza, meno di un quarto d’ora a disposizione e pochissimi palloni giocabili, ma il suo destro a giro a togliere la ragnatela dall’incrocio rimane per il momento la foto copertina di questa spedizione azzurra in terra tedesca
Bastoni: 6,5 Fa il centrale della difesa a tre, ruolo per lui abbastanza inusuale, ma nel complesso non sfigura, e a parte un paio di sbavature se la cava egregiamente rendendosi anche pericoloso in un paio di sortite offensive
Calafiori: 7+ Difetta un pochino di esperienza a questi livelli ma sopperisce con dinamismo e personalità straripanti, fino ad inventarsi all’ottavo minuto di recupero il coast to coast concluso con l’assist decisivo a Zaccagni
Di Lorenzo: 4,5 Per Spalletti sarà anche un figlio, ma l’ostinazione nel farlo giocare è più quella che si avrebbe per un nipote, pessimo nella gestione della palla e nelle scelte
Barella: 6 Sufficienza stiracchiata, ma solo perché sembra l’unico a dannarsi in un reparto di fantasmi
Jorginho: 5 Ormai improponibile a questi livelli, lento timido e macchinoso, capace soltanto di giocate in orizzontale senza alcun tipo di fantasia
Fagioli: SV Ma trova il modo di farsi ammonire, a pensar male…
Pellegrini: 5 Un altro dei fantasmi della nostra mediana, non ricordo una singola giocata degna di nota da parte sua
Frattesi: 4,5 Prova a portare dinamismo ed inserimenti ma fa solo tanta confusione sbagliando praticamente tutti gli appoggi, causando per di più il rigore croato con un movimento goffo ed imprudente in area di rigore
Di Marco: 5 Sembra arrivato in Germania con la spia della riserva accesa, pallida controfigura del giocatore visto per lunghi mesi in campionato
Chiesa: 6 Entra nella ripresa cercando di portare imprevedibilità, sbaglia diverse scelte ma onestamente è difficile pensare di lasciarlo fuori, vista la pochezza là davanti
Raspadori: 5 Leggero ed evanescente, corre su tutta la trequarti senza prenderla praticamente mai
Scamacca: 5 Prova a mettere un pò di peso nella nostra fase avanzata, ma riesce a toccare il pallone forse tre volte in venti minuti
Retegui: 5,5 L’impegno indubbiamente lo mette, e conquista anche un paio di buone punizioni spalle alla porta, certo dal centravanti della Nazionale ti aspetteresti qualcosa di più, ma questo passa il convento
Spalletti: 5,5 Cambia e rimescola uomini, moduli e posizioni, ma alla fine porta a casa la pelle solo in virtù del suo proverbiale culo, meglio così
Max
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