Premio Ricardo Oliveira

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Ok la festa di Milan Night dove se magna tra ricchi premi e cotillon, ma il Ricardo Oliveira che fine ha fatto? Non chiamate la Sciarelli, il Ricardo Oliveira non è un Giampaolo qualsiasi che scompare in una nuvola di Montepulciano d’Abruzzo tra le cime innevate e cacate della Maiella; il nostro ambitissimo premio giunto oramai alla sua tredicesima edizione è il merlo che ti mangia le ciliegie, quella cazzo di smart in un parcheggio che sembrava libero, il vicino che trapana alle 7 del mattino di domenica: ci sarà sempre.
Dopo una stagione pazzesca svoltata nel derby ma che dico svoltata…girouata, in cui i nostri hanno saputo gettare il cuore oltre l’ostacolo con prestazioni eccellenti, non resta che scegliere chi in una stagione conclusa col bus scoperto per Milano e il bus del cu dei cugini in fiamme, è riuscito a farci salire la pressione solo con la sua esistenza, insomma decidere colui che sarà meritevole del

PREMIO RICARDO OLIVEIRA

Ebbene sì, ci sarà pur qualcuno che vi ha fatto comprare il televisore nuovo perchè con la scusa del nuovo digitale avete gettato il vecchio dal balcone per un gol mancato o uno stop arrivato in piazzale Selinunte. Ci sarà pur un giocatore che ha causato lo sguardo schifato del vostro partner mentre pregavate divinità pagane affinché un buco nero lo risucchiasse nella vostra libreria per poi insultarlo dando fuoco all’orologio da polso col dito medio alzato. Il Ricardo Oliveira esiste per ricordarvi che le vostre incazzature e gli sfottò del collega a cui avete fatto un culo quadro dopo lo scudo meritano il giusto riconoscimento!
Il format rimane quello delle final eight con le 8 più votate che andranno a disputare la fase a eliminazione diretta per decretare la tredicesima pippa made in oliveira! Come per la passata stagione per creare maggior suspence le percentuali di voto saranno visibili solo dalla fase finale: fino all’ultimo non saprete se il vostro pupillo sia entrato nel gotha delle pippe! Chi sarà l’erede di Duarte mettilo da parte? Chi alzerà il prestigioso premio al grido “ringrazio i tifosi che mi sono stati vicini tutto l’anno coniando insulti sempre nuovi”? Ora tocca a voi decidere!

Le tre sfide che decreteranno gli otto finalisti avranno un fuori categoria ossia uno dei tre portieri in rosa. Potete votare fino ad un massimo di due calciatori!

Fodé Ballo-Touré – Arrivato dal Monaco per fare il vice Theo gioca la miseria di dieci partite in serie A partendo cinque volte titolare con prestazioni che variano da amazon a fantascientifico nel senso che per come corre il busto è ancora in difesa mentre le gambe stanno crossando dal fondo.

Davide Calabria – Titolare della fascia destra oltre a partire come capitano in campo per ben sedici volte. Parte col botto con due gol nelle prime dieci giornate disputando una stagione sui livelli di quella passata dimostrando di poter stare in questa squadra di Campioni di Italia. E’ l’unico sopravvissuto della primavera giannina e già per questo un eroe.

Andrea Conti – Gioca 12 minuti con la Roma poco prima di essere ceduto alla Sampdoria del suo mentore D’Aversa prima che lo stesso venga esonerato per Giampaolo. Poi dite che non è sfigato…

Alessandro Florenzi – Bello de nonna si ritaglia il suo spazio mantenendo sempre alta la concentrazione da giocatore esperto qual è. E’ lui la riserva di Calabria e svolge il compito perfettamente con la ciliegina sulla torta del gol che mette i chiodi sulla bara dell’hellas per la gioia del popolo rossonero.

Matteo Gabbia – Brrr…brividi veri. Ultimo dei centrali in rosa, da infarto la sua prestazione contro la fiorentina (non sarà l’unica), ma in piena emergenza contro la Roma di Abraham risponde presente. Se è il quinto centrale un motivo c’è.

Theo Hernandez – La kryptonite per gli interisti. Si piglia un rosso nel derby per fallo su dumfries evitando la ripartenza e mentre tutto la stadio impazzisce lui se ne va bello tranquillo in quella che sarà la partita dove tutto cambia, ma non finisce qui perchè la ciliegina sullo scudetto la mette col coast-to-coast contro l’Atalanta con cui incendia San Siro e il tifo rossonero.

Pierre Kalulu – Alla sua seconda stagione in rossonero si rivela decisivo per lo scudetto. Con l’infortunio di Kjaer è lui a prendere le redini della difesa insieme a Tomori. Da gennaio in poi disputa 15 partite da difensore centrale subendo soli 5 gol. Ciliegina sulla torta il gol contro l’empoli a San Siro con cui risolve una partita ostica, il codice fiscale gli nega il gol vittoria al gobbodromo.

Simon Kjaer – Uno dei due leader della passata stagione insieme a Ibra. Titolare indiscusso, subisce la rottura del legamento terminando la stagione a inizio dicembre. Sognava lo scudetto con i nostri colori e il sogno si è avverato.

Antonio Mirante – A un certo punto eravamo con un solo portiere e così è venuto a festeggiare uno scudetto

Alessio Romagnoli – Capitano poco giocatore. Parte titolare, ma l’infortunio di Kjaer è la sliding doors della stagione: si pensa sarà il titolare anche per via della fascia ma dopo alcune partite viene accantonato a favore del diamante grezzo Kalulu.

Fikayo Tomori – Cagnaccio sempre pronto a ringhiare sugli avversari senza respiro. Il Milan conosce 4 sconfitte in campionato, in tre mancava e nella quarta abbiamo visto il fuorigioco geografico, devo aggiungere altro?

Ora tocca a voi, potete votare fino ad un massimo di due calciatori!

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Community rossonera, da sempre in prima linea contro l'AC Giannino 1986. Sempre all'attacco. Un sito di curvaioli (La Repubblica). Un buco nero del web (Mauro Suma)