Seal mi aveva avvertito in tempi non sospetti. “Sarà un bilancio disastroso…”. Queste le sue profetiche parole. Facendo i classici conti della serva avevamo ipotizzato un -150. Probabilmente le conseguenze dovute al COVID sono state anche peggiori di quanto non avessimo immaginato. Non che cambi la sostanza ma il -195 colpisce ancora di più, non foss’altro per la pericolosa vicinanza a -200, un numero che di per sé spaventerebbe anche magnati con grandissime risorse. Parto da qui.
Il tifoso da bar Axel rimane convinto che, disastro finanziario per disastro finanziario, questa rosa rimanga incompleta e che, senza chiedere l’impossibile, con l’arrivo di un centrocampista ed un difensore centrale di rendimento (ne butto li due come Bakayoko e Rudiger solo per fare un esempio), il pur ottimo lavoro fatto da Maldini & Co, sarebbe stato pressochè perfetto tenendo conto della situazione anomala che stiamo vivendo. Sempre come tifoso rimango contrario ai prestiti secchi almeno per quanto riguarda i giovani di prospettiva come Diaz e Dalot. Passi se ti fai prestare per una stagione giocatori già pronti e funzionali, poi, in riferimento a come vanno le cose si decide se provare a prenderli o andare su altri profili, ma non lo farei per principio con giovanotti di prospettiva. Rischi da una parte che non garantiscano la soluzione alle tue necessità e che, dall’altra, se esplodono, hai valorizzato a tuo rischio e pericolo un giocatore a qualcun altro senza averne ricevuto nessun vantaggio, né tecnico perché il giocatore lo perdi, ne finanziario perché non è prevista nessuna contropartita. Allo stesso tempo l’uomo della strada che è in me non può non tenere conto di quel numero spaventoso, che in società ovviamente conoscevano già da tempo, che giocoforza ha guidato le scelte, alcune delle quali fino a giovedì potevano sembrare incomprensibili. Insomma, credo si sia dovuto fare di necessità virtù e che, a conti fatti, si debba accettare la realtà con benevolenza ed una certa fiducia (il che non toglie le considerazioni che ho più volte espresso sulla proprietà).
Scopro, con una certa sorpresa, che a fronte di qualche perplessità che ha osato esprimere, al tifoso Axel sarà eseguito il tampone. No, il COVID non c’entra nulla, ma avendo scaricato la APP “tifosi” (errore peggiore dell’aver venduto Locatelli e vi suggerisco caldamente di non cadere in tentazione e starne accuratamente lontani) i suoi pensieri blasfemi sul mercato sono stati tracciati ed il pericoloso eretico è stato segnalato all’autorità competente. Da lì l’obbligo di eseguire il “tampone di milanismo” (questa l’ho rubata a Larry…) che decreterà se il soggetto (insieme a molti altri) sarà considerato degno o meno di portare i colori rossoneri. I risultati del test saranno valutati da due inflessibili baroni del tifo, considerati tra i più puri della confraternita dei “seguitori del Milan” (una volta li chiamavano giornalisti ma il termine è oramai desueto), che dal largo dei suoi 40 kg di sovrappeso l’uno, e dall’alto della lunghezza della lingua l’altro, divideranno i puri di cuore rossonero dai peccatori. Ed i puri entreranno nello stadio più bello del mondo (quando lo costruiranno) mentre agli eretici sarà tolta parola e tastiera e sconteranno i loro peccati nel silenzio perenne. Transeat…
Tornando alle cose serie. La nostra rosa appare come una allegra banda di cuccioloni Groenendaeler (è impronunciabile come Salelemaekers e non per niente sono Belga pure loro…) a metà tra il cucciolo giocherellone e l’adulto indefesso protettore del gregge. Per chi non fosse avvezzo alle razze canine I pastori Belga sono quattrozampe lavoratori di indubbio valore ma dal caratterino mordace e nervosetto. Capaci di grandi slanci e comportamenti al limite dell’eroismo pur di non perdere nemmeno un capo del gregge sotto la loro responsabilità, o per proteggere i loro umani preferiti ed il territorio, ma anche capaci di far girare i coglioni ad un monaco tibetano per indisciplina, indolenza (quando gli gira storto), insolenza ed il testardo rifiuto a fare qualsiasi cosa venga loro richiesta se non la ritengono giusta, oltre alla certezza (del tutto immotivata) di essere i cani più potenti e ringhiosi dell’universo. Il rischio che si corre ad avere una muta di cuccioloni sta proprio nella loro incapacità di distinguere il gioco dalle cose serie, di perdere la concentrazione lasciando disperdere il gregge, di mordere i garretti a caso e per il puro gusto senza distinguere quando serve e quando no causando danni a profusione. Per loro fortuna i nostri pelosetti hanno un capobranco che, al di là dell’età e parecchi peli bianchi nel manto nero lucente, è ancora nel pieno delle sua virilità e nessuno osa sfidarlo per potenza e personalità. Può anche non correre più dietro al gregge come faceva una volta ma basta la sua presenza ed un ringhio ogni tanto per tenere i cuccioloni inchiodati al loro dovere. Gli basta guidarli con lo sguardo e quelli trottano a comando per paura delle terribili conseguenze (ed il morso di un vecchio capobranco Groenendael, credetemi, fa malissimo…). L’anziano quattrozampe non ha paura di nessuno e può contare su qualche altro adulto della muta ma i branchi di lupi pullulano ed alcuni sono molto pericolosi per numero e forza. Non può pensare di affrontarli da solo ed il timore che i cuccioloni che comanda si facciano prendere dal terrore di fronte ai predatori ringhianti c’è. Riuscirà il pastore, che col capobranco pare intendersela a meraviglia, a portare il gregge al sicuro in uno dei quattro rifugi disponibili?
Difficile a dirsi e la strada appare ardua e perigliosa nonostante la transumanza proceda al momento spedita ed il primo tratto del lungo percorso sia stato superato senza troppi danni anche se, in alcuni momenti, con parecchia fatica ed un poco, volendo usare un eufemismo, di fortuna.
Cosa mi aspetto (stavolta seriamente per davvero…)?. Immagino che da una squadra così giovane non si potrà pretendere continuità e prestazioni al massimo delle potenzialità. Di contro mi auguro che la sfrontatezza tipica dei ragazzi (e dei Groenendaeler per la cronaca…) li faccia andare sempre in campo con la stessa mentalità battagliera, leggerezza e senza aver paura di nessuno, che si giochi contro una neo promossa o una delle prime della classe. Do per scontato che non giocheremo per lo scudetto (va bene essere ottimisti ma a tutto c’è un limite), potremmo essere la scheggia impazzita che deciderà chi, tra le favorite, lo vincerà portando via punti preziosi a qualcuna di queste e, magari, regalandoli ad altre. Insomma mi aspetto una stagione con alti e bassi ma forse, sia gli uni che gli altri, contro le avversarie più inaspettate. Una squadra fuori dagli schemi e come tale assolutamente imprevedibile, nel bene e nel male e che, chissà mai, può anche riuscire a centrare l’obiettivo.
Da non sottovalutare che all’imprevedibilità intrinseca della squadra dovremo aggiungere anche quella dovuta al momento. Cosa succederà nel prossimo futuro non è dato sapere ma credo si possa dire con certezza che mai come quest’anno il caso e la fortuna (o le alzate d’ingegno di qualche presidente…) potranno far pendere la bilancia da una parte o dall’altra. Il COVID colpirà indiscriminatamente ma l’impatto su una squadra o un altra cambierà in funzione del numero di giocatori che ne saranno colpiti, da quanto tempo ognuno di loro ci metterà per negativizzarsi e, ancora di più, dal periodo in cui accadrà. Inoltre bisognerà considerare come reagiranno dirigenti e presidenti perché, siamo in Italia meglio non dimenticarlo, ognuno cercherà di portare l’acqua al suo mulino cercando di trarne il maggior profitto personale sbattendosene allegramente gli zebedei di regolamenti (peraltro come sempre farraginosi e sensibili all’interpretazione personale a seconda della convenienza), accordi, buon senso e correttezza. Il caso Napoli ha già creato un pericoloso precedente e vedremo come finirà. Spero nessuno si offenda se dico che trattandosi di De Laurentis non sono rimasto affatto stupito visto che è il tipico presidente da “Io so Io e Voi… e quindi faccio come me pare”. Non fa nulla se, guarda il caso, si trova adesso ad affrontare un periodo denso di partite in campionato e coppa avendo avuto a disposizione la rosa al completo per due settimane di allenamento mentre gli altri si troveranno molti giocatori reduci dalle nazionali stanchi e ad elevato rischio contagio.
Per finire; ci apprestiamo a vivere una stagione anomala ed impronosticabile in tutti i sensi, probabilmente piena di sorprese e colpi di scena. Quindi, perchè no? Godiamocela e giochiamocela alla morte e poi succeda quel che succeda. Tanto, che abbiamo da perdere? Andiamo… a ruota libera !
PS: Se non mi leggerete nel prossimo futuro non preoccupatevi. Significa solo che starò scontando la pena che i due “seguitori” mi avranno comminato. Se riusciranno a prendermi…
FORZA MILAN
Axel
Seguiteci anche su