AC Milan: Andrà tutto bene! O no?

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Poteva essere che giocando contro la Juve non finisse a rigori ed espulsioni? In effetti è improbabile, specie se ci si sta giocando qualcosa, ma questa volta non c’è niente da recriminare. Il rigore di Conti era netto quanto stupido (al momento mi sembrava così così ma rivisto era ineccepibile e si vede proprio il movimento del braccio verso la palla) e l’espulsione di Rebic insindacabile. Un intervento goffo, eseguito più sotto la spinta di una incomprensibile foga agonistica che di vera e propria cattiveria ma questo non cambia nulla. Un intervento così poteva provocare danni davvero seri. In tutta franchezza, l’avesse subito un nostro giocatore, avrei chiesto a gran voce per il colpevole la fustigazione sulla pubblica piazza, la radiazione e la condanna a vita ai lavori forzati nelle miniere di sale di Kolima. Possiamo recriminare per l’arbitraggio allegro e spensierato dell’andata che ci è costato tre giocatori squalificati per il ritorno ed un rigore al 93° ma non per quanto è successo Venerdì sera.

Caro Ante… Lo sanno anche le cinture gialle. I calci frontali si tirano alla bocca dello stomaco, non in faccia. Sono meno spettacolari ma molto più efficaci. se proprio dovevi…

La partita, di fatto, termina al 13° quando siamo rimasti in inferiorità numerica. Già sarebbe stato difficilissimo ad armi pari, in dieci la probabilità di segnare il gol che poteva riaprire la qualificazione era la stessa di fare un sei al superenalotto senza giocare la schedina. Ho avuto la sensazione che la Juve, sicura del fatto suo, una volta trovatasi in vantaggio numerico, abbia semplicemente traccheggiato fino al 90° controllando senza dannarsi troppo l’anima. Magari sbaglio; lo vedremo dalle prossime partite dei bianconeri.

Ho detto e scritto più volte cosa penso di questo finale di stagione. Questo “reprise” voluto a tutti i costi dopo tre mesi di stop, giocato in stadi vuoti, che impatterà sulla prossima stagione, con la clausola della “quarantena” (prontamente modificata per non correre il rischio di doversi fermare nuovamente) e che obbligherà a scendere in campo ogni tre giorni sia solo una rappresentazione un po squallida, lo show di un vecchio circo con il leone bolso e le ballerine con le calze a rete smagliate, il trucco pesante per nascondere l’età,  ed i tutù lisi e macchiati. Il valore sportivo di questa pantomima è praticamente nullo ed i valori in campo falsati dalle circostanze. Giusto o sbagliato che sia si fa solo per motivi economici e certo non scalda il cuore della maggioranza dei tifosi. Eppure, pur senza le sensazioni che provo normalmente ad ogni scontro contro i carcerati, un po mi ha roso perché contro quelli (e contro quegli altri dell’altra sponda ovviamente…) vorrei giocarmela sempre ed un poco di aspettativa lo avevo. Tutto lo sbattimento per soli tredici fottuti minuti…  Mi rimane in testa solo altro un episodio degno di nota.

Anche nelle occasioni peggiori qualcosa di buono si può sempre trovare. Donnarumma che para un rigore al Divino è sempre una bella soddisfazione…

E’ il 12° del primo tempo quando CR7 sistema il pallone sul dischetto. Rincorsa, tiro teso a pelo d’erba, potente e preciso sulla sua sinistra. Palo. Interno ma non abbastanza da far finire la palla in rete. Rivedendo mentalmente l’azione penso che se il pallone fosse stato 5 cm più all’interno Donnarumma ci sarebbe arrivato e che il miracolo l’aveva fatto comunque anche se non era servito. Il giorno dopo Seal, l’uomo più informato su qualsiasi cosa riguardi il Milan che abbia mai conosciuto, manda in chat una ripresa inedita. Noto due cose. La prima è che Donnarumma il pallone l’ha toccato. E’ volato in terra alla velocità della luce ed ha sfiorato il pallone con la punta delle dita. Una deviazione piccola, quasi impercettibile, ma che fa tutta la differenza che c’è tra un pallone che entra in rete ed uno che si stampa sul palo uscendo. La seconda è che dalla ripresa si evince chiaramente che si butta un attimo prima che CR7 colpisca il pallone. Lo guarda ed intuisce da che parte tirerà ed anche che sarà un tiro rasoterra e vola di conseguenza. Istinto, puro istinto, che unito alle sue incredibili capacità acrobatiche, fa tutta la differenza del mondo tra un buon portiere ed un fuoriclasse del ruolo. Potrà piacere o meno, possiamo considerarlo ingrato e falsamente attaccato ai nostri colori, potrà starci sugli zebedei, sicuramente ha il procuratore più infido, scomodo, arrogante e piratesco dell’intero mondo del calcio. Possiamo pensare che, in caso di offerta generosa, sarebbe meglio privarsene per poter investire il ricavato per ricostruire una squadra decente. Possiamo pensarne quello che vogliamo ma in campo è, e rimane, un fuoriclasse. Non so cosa succederà in futuro ma, se andrà, ne sentirò la mancanza. Di tutti gli altri preferisco non parlare…

Vada come vada spero solo che il teatrino finisca alla svelta, possibilmente senza trofei nazionali per i cugini ed internazionali per i carcerati, con la speranza che la prossima stagione inizi sotto auspici migliori. Mentre mi crogiolo in questi pensieri funerei ecco una notizia bomba che da un senso alla mia giornata. Lo scoop è del solito Pepp’s che stavolta pare l’azzecchi visto che danno l’arrivo per fatto. Abbiamo preso Kalulu ! L’ennesima scoperta della banda MaldiniMoncadaechissachialtro…  Ah, grande, penso. Ecco è proprio l’acquisto che ci farà svoltare, un segno della frenetica e produttiva attività della società sul mercato. Ehm… aspetta un attimo… Kalulu? Già, ma chi è costui ? Non essendo nè Larry nè Zar, che conoscono anche i campionati Uzbeko ed Afgano, Cerco un poco in giro e scopro che è un giovane della cantera Lionese. Peccato che non abbia mai giocato in prima squadra. Pare che in Francia sia ben considerato; speriamo bene…e poi L’ha chiamato Maldini per convincerlo? Beh, se è così semplice perché da direttore tecnico non lo promuoviamo a “telefonist manager” e gli facciamo chiamare, che so.. Messi? Va bene che Kalulu è a parametro zero e che qualcosa per farlo venire da noi bisognava pure prometterglielo ma, per non sbagliare, pare gli faremo un contratto di cinque anni. Ora, non ho nulla contro lo scouting e più in generale i giovani da scoprire e valorizzare, ma questo lo puoi fare se hai una già una squadra. Prendi un tot di giovani e tra i tanti quei due o tre buoni li puoi pure trovare. Se sei bravo, se ci hai visto giusto, se non si perdono come spesso accade ai ragazzini anche se hanno talento… se, se, se… Sono un po meno felice se pretendi di farci una squadra da zero o quasi. Possono anche essere buoni o almeno discreti ma se non c’è una ossatura collaudata nella quale inserirli è davvero difficile e rischi di perderli anche se hanno delle potenzialità. Non si può pretendere che i ragazzini, da soli, sappiamo reggere le pressioni di un campionato ed una maglia come le nostre se non sono “pilotati” da compagni esperti e di livello, se non c’è uno spogliatoio tosto e, soprattutto, se la proprietà è assente nella gestione quotidiana della squadra. Visto come siamo messi non suona bene. Magari scopriremo che è più forte di Djalma Santos. Non ci resta che aspettare e vedere cosa succederà. Certo che al momento essere milanisti è un’impresa eroica. Complimenti fratelli, solo gente dura e convinta come noi può resistere anche se talvolta mi chiedo chi ce lo fa fare. Non preoccupatevi, sono solo pensieri fugaci…

FORZA MILAN

Axel

 

 

 

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