La partita di Dortmund ci ha detto molte cose, regalato risposte ma purtroppo portato solo un pareggio. Due punti in due partite sono pochi considerate le reti che abbiamo fallito e adesso siamo costretti a fare minimo otto punti nelle prossime quattro, in pratica non possiamo perderne nemmeno una.
È stata una partita un po’ folle, ancora più folle è il fatto che sia terminata senza goal considerate le occasioni da goal e considerato il modo in cui si sono affrontate le squadre, come se fosse una partita da dentro o fuori, come se il pareggio fosse il risultato da evitare.
Spiace dirlo ma abbiamo un problema centravanti, Giroud non si può criticare per quello che dà e per quello che ha fatto in questi anni ma a 37 anni nel Milan deve essere la riserva e non il titolare. Ha fallito una grande occasione e l’impressione che lascia è che sia abbastanza ancorato al terreno. Okafor è adattato in quel ruolo perché è una seconda punta o un esterno sinistro e Jovic, parole di Pioli, non è ancora in condizione per giocare. Serviva un titolare e abbiamo acquistato una riserva che a ottobre non è ancora in condizione…
Nota lieta della serata sicuramente il secondo tempo di Adli, non ho dubbi che se continuerà a crescere così diventerà titolare e centrale nel nostro modo di giocare. Sa giocare, e si sapeva, quello che stiamo scoprendo ora sono la “garra” e alcune letture difensive che davvero stupiscono. Tralasciando il fatto che non ha toccato praticamente palla in gare ufficiali per un anno intero, non dimentichiamoci che nasce trequartista al massimo adattabile a mezzala offensiva e sta imparando questo ruolo da solo tre mesi. La concorrenza lì davanti alla difesa purtroppo non è molto agguerrita e se continuerà a crescere nelle prestazioni e nell’interpretazione del ruolo sarà da considerarsi un titolare di questa squadra.
La trasferta di Dortmund lascia un po’ l’amaro in bocca perché si ha la sensazione che siano stati due punti persi per le troppe occasioni buttate ma quel che lascia un po’ perplessi è la mancanza di personalità in qualche giocatore o comunque la mancanza di un vero leader in campo. Abbiamo un leader tecnico come Rafa ma non abbiamo un giocatore che ci possa prendere per mano.
La qualificazione è aperta e assolutamente alla nostra portata anche perché il girone è equilibrato e tutte la squadre si porteranno via punti tra di loro. Bisognerà risolvere il problema goal ma non ho dubbi che a Parigi segneremo, il problema semmai sarà contenere gli esterni d’attacco parigini.
Ci penseremo, domani a Genova ci tocca una squadra in forma poche ore dopo Dortmund per colpa di un calendario senza senso studiato ad orologeria. Sarà dura ma questo è il momento di stringere i denti in attesa della sosta.
Testa al campionato.
MattLeTiss
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