All in? Andava fatto sul quarto posto. Campionato disastroso

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All in sulla Champions? Mi spiace ma se la pensate così o non leggete o se leggete preparatevi a criticare…Alzo subito le braccia e lo ammetto candidamente, sono in minoranza o forse qualcosa meno della minoranza ma non ho timore a scrivere che il primo e più importante obbiettivo stagionale, doveva essere, sarebbe dovuto essere il piazzamento nelle prime quattro in campionato. Non sono un pazzo, so benissimo che la semifinale Champions è qualcosa di enorme ma credo che si debba affrontare con la mentalità di chi non ha nulla da perdere e di chi, come l’Inter del resto, si è guadagnato sul campo con merito, ma sorprendentemente, l’accesso alla semifinale europea.
Non arrivare tra le prime quattro, (le probabilità che non ci arriveremo sono molto alte a questo punto), sarebbe un danno economico notevole, questa società ha bisogno di partecipare alla Champions per molti anni consecutivi se vuole, in primo luogo confermare i giocatori forti, ed in secondo luogo acquisire nuovi giocatori superiori, si spera, a quelli che già abbiamo.
Nessuno mi toglie dalla testa che il rinnovo di Leao tardi ad arrivare non per la famosa multa che il Lille deve pagare allo Sporting ma perché si sta aspettando di capire se il prossimo anno giocheremo di martedì e mercoledì o il giovedì sera a Kaunas, Baku o Antalya. Rafa forse resterebbe anche senza Champions ma la nostra società credo che dalla sua cessione potrebbe far rientrare i soldi che perderebbe per la mancata qualificazione.
Il Milan deve innanzitutto svolgere il proprio compitino da sei in pagella ovvero arrivare nelle prime quattro e poi pensare a giocarsi la Champions, o comunque gestire nel modo migliore le due competizioni.
Non mi pare impresa impossibile fare ambedue le cose.
Il problema è avere una rosa di 13 forse 14 giocatori affidabili e altri 10 inadeguati, inadatti, spaesati, stressati, depressi e scarsi.
Il mercato va detto è stato cannato in lungo e in largo, si è deciso di fare all in su De Ketelaere e sta passando alla storia come uno dei peggiori acquisti, qualità/prezzo, direi top five a essere magnanimo. Origi perlomeno è arrivato a parametro zero e l’Everton o il Palace di turno busseranno magari alla nostra porta per richiederlo, però anche il suo rendimento è stato imbarazzante.
Gli altri giovanotti presi sembrano molto acerbi e i ricambi in generale sono mediocri.
Se poi decidi non una ma più volte di schierare insieme Ballo Toure(giocatore che per esempio nella Cremonese farebbe panchina), Vranckx, De Ketelaere e Origi significa che stai regalando quattro giocatori alla squadra avversaria. Il turnover, che personalmente detesto(Spalletti non lo fa praticamente mai e non sono usciti dalla Champions perché stanchi) va fatto con senno e intelligenza, non si possono cambiare interi reparti consegnandoli a giocatori che fino a qui hanno fatto solo danni. Per competere su più fronti ci va una rosa adeguata ed un allenatore che sappia gestire una squadra a livello di energie senza intaccarne la competitività.
Il campionato giocato dal Milan finora è stato disastroso, con lo Scudetto sul petto siamo usciti dalla lotta per il primo posto il 10 gennaio, e da lì in poi la nostra media punti è stata di 1,38 a partita (6 vittorie, 7 pareggi e 5 sconfitte) ben lontana dai due punti di media che ti porterebbero in carrozza nelle prime quattro, ma più vicina ad un decimo posto o giù di lì.
Non ci sono scuse né alternative se si vuole andare in Champions vanno fatti 15 punti nelle ultime 5 giornate, tra pochi giorni ci sarà l’andata di questo euroderby, se si vuole salvare la stagione va vinta la Champions, quinto o sesto posto, con sconfitta in super coppa, buttati fuori dalle seconde linee del Torino a San Siro in Coppa Italia certificherebbero una stagione molto negativa.
Prima la realtà(quarto posto) e poi i sogni (Champions) perché alla fine si rischia di rimanere con nulla nelle mani e soprattutto di compromettere la prossima stagione perdendo giocatori importanti.
Così secondo me bisognava affrontare questo finale di stagione.

MattLeTiss

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"Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione". Per questo ho amato alla follia Dejan Savicevic e Matt Le Tissier. Milanista da generazioni, cuore Saints grazie a "Le God". Sacchi mi ha aperto un mondo, Allegri me lo ha chiuso. Sono cresciuto col Milan di Arrigo, quello per me era il gioco del calcio, tutti gli altri prendono a calci un pallone.