Come era prevedibile L’inter ha battuto facile il Cagliari e tutto è stato rinviato all’ultima giornata. Noi saremo di scena al Mapei Stadium e gli intertristi a San Siro contro la Samp del Giammaestro Giampaolo. Ovviamente il Sassuolo ha già messo le mani avanti dicendo che non regalerà nulla, mentre dalla sponda doriana tutto tace. Ma va bene così, perché sarà ancora più bello.
Perché nessuno ci ha regalato nulla, ci siamo guadagnati tutto.
In tanti, in questi giorni, stanno scrivendo e postando foto sul web per mostrare l’immensa folla vestita di rossonero di domenica pomeriggio: bellissima, spettacolare, che per certi versi mi ha riportato alla memoria l’esodo di Barcellona nell’89. Come meraviglioso è vedere l’amore che il popolo milanista ha riversato sui ragazzi. Lunedì scorso ne parlavo con mio papà e gli facevo vedere i video che mi sono arrivati tra domenica sera e lunedì. E lui in modo provocatorio mi ha chiesto: “Ma tutta questa gente dov’era quando le cose andavano male?? Quanti di questi hanno scritto #PioliOut nei vostri social? Quanti di questi hanno criticato Elliott perché non metteva i soldi per fare il mercato che volevano loro?”
“Facile essere milanisti adesso o quando le cose vanno bene…il vero tifoso si vede sempre soprattutto nelle difficoltà, perché questo è il Milanismo.”
Incassata la mia ramanzina, ho iniziato a riflettere e devo ammettere che papà ha ancora una volta ragione, anche se ha fatto di tutta l’erba un fascio ed è meglio chiarire. Io per “occasionali” non faccio distinzioni tra chi va o chi non va allo stadio. Si può soffrire benissimo davanti alla tv come alla radio, però per spiegare meglio il concetto gli “occasionali” sono quelli che spariscono per poi ripresentarsi quando la tavola è imbandita per poi risparire quando ci saranno altre difficoltà in futuro e il vero milamìnista sarà li a urlare il suo amore verso il rosso ed il nero.
Come mi piacerebbe dire che questo potrebbe essere lo scudetto di chi sosteneva la squadra anche negli anni disperati del Giannino, nell’anno cinese, negli anni dei Cerci, De Sciglio, Lapadula. Di chi andava allo stadio e rinnovando l’abbonamento senza badare al mercato ma solo per amore e fedeltà verso il Milan. Di quanti a cui non importa se piove, se c’è vento o il sole, di chi si fa migliaia di chilometri e si prende giorni di ferie e porta via tempo alla propria famiglia per il Milan.
Il Milan lo si ama a prescindere.
Quanto vorrei che questa stagione si chiudesse nel miglior dei modi, perché dedicherei “quello che non voglio nominare” a tutti questi tifosi che ci sono sempre stati nel bene e nel male senza scegliere i momenti in cui esserci.
“Ci manca ancora una settimana di lavoro” (T. Hernandez)
“Sono sempre disponibile per la squadra. Di qualsiasi cosa c’è bisogno: 1 minuto, 30 o 95 non mi importa, mi importa solo fare il massimo. Poi a volte sbaglio, forse ci sono giocatori più importanti di me ma tutti diamo il massimo e questa è la cosa più importante che deve rendere orgogliosi i nostri tifosi.” (R. Krunic)
Queste dichiarazioni sono semplici, ma potenti. E io so, come tutti noi, che i ragazzi non molleranno di un centimetro, perché sono sul pezzo….dalla vittoria del derby. Lì, in quell’esatto momento, la nostra autostima è aumentata e se anche non siamo la squadra più forte o perfetta, in questo momento siamo quelli più affamati.
Se sul campo si deciderà tutto domenica sera, fuori dal campo abbiamo già vinto e con ampio distacco su tutti i fronti.
Ora abbiamo MMM che con circa 90 mln hanno portato a casa Theo, Bennacer, Leao, Maignan, Tomori e Tonali, perché non sono i prezzi dei cartellini o lo stipendio a fare le squadre grandi o a rendere i giocatori grandi, bensì i valori tecnici e soprattutto quelli morali.
Il vero segreto è mettere al comando persone competenti e Milanisti veri e Maldini è sicuramente un Milanista autentico.
Poi vedere Gordon Singer esultare come un pazzo al gol di Leao, personalmente può solo che far piacere e quasi quasi gli suggerirei di rimanere a guardare cosa succede, perché ora il Milan funziona che è una meraviglia.
Ragazzi, quindi, che dire se non buona attesa per domenica e, vada come vada, a fine partita alziamoci in piedi e facciamo un applauso a questi ragazzi perché ci hanno fatto vincere la cosa più importante: tornare ad essere Fieri Milanisti.
FVCRN
Harlock
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