E’ stata davvero così. Per il tifoso Milanista la supercoppa è stata come tornare per un giorno in paradiso dopo una lunghissima permanenza in purgatorio. Al di là del valore della “supercoppetta”, probabilmente il meno prestigioso tra i trofei ufficiali, vincerla e vincerla così, prima eliminando i gobbosi e poi con la finale strepitosa, contro i tristi, in rimonta, dopo essere stati sotto di due gol, sbattendogli in faccia il 3-2 proprio all’ultimo. Sarà anche “una coppetta” ma non snobbo nulla e ne vorrei una a settimana… Ci hanno regalato una serata dolce e succosa, una notte in cui abbiamo finalmente dormito il sonno del giusto, un respiro di aria pura dopo essere rimasti chiusi per anni in una cella di isolamento… Insomma… una serata semplicemente rossonera, semplicemente bella.
Detto questo però, c’è un però, anzi ve ne sono diversi.
Come del resto potevamo aspettarci, questa vittoria ha ridato fiato alle fanfare e ci siamo dovuti ciucciare le solite reprimende. I cantori, avete presente i vari Spuma, Skincats, HalLetitia e compagnucci vari, sono tornati a blaterare. Pure il Svedoslavo che, visti i risultati, aveva pensato bene di risparmiarci le sue sborronaggini almeno per un poco. Chi spudoratamente, chi magari con un poco più di finezza (ma la sostanza non cambia) ci hanno rinfacciato le critiche, le perplessità, le contestazioni alla società, che abbiamo denunciato in questi anni. “Ecco, avete visto miscredenti. Che squadra, che società lungimirante… che giocatori… era tutta colpa di Fonseca… Ora che è arrivato Sergione si ricomincia a vincere… Tifosi da tastiera, tifosotti…” etc. etc.
Ora, a parte che non mi risulta che per Fonseca avessero indetto un referendum tra i tifosi e quindi, anche ammesso (e non concesso) che il problema principale fosse davvero quello, si dovrebbero far carico della responsabilità in ogni caso, ma, mi dispiace, non me la bevo. Intendiamoci bene; sono convinto che, rispetto a Fonseca, Conceicao sia un upgrade. Che sia un tipo di allenatore diverso, probabilmente (molto) più adatto a prendere in mano una squadra con tutti i suoi evidenti limiti e nel campionato Italiano, ma i miracoli non li può fare e non li farà neppure lui. Non ho dubbi che sia un tipetto tosto e malmostoso, che abbia saputo dare una scossa (e forse qualche calcio nel sedere) alla banda bassotti che si è trovato in mano, che magari, col tempo, saprà anche introdurre qualche novità tattica ma, mi perdoneranno i talebani del tifo rossonero, rimango un miscredente, convinto che questa rosa sia stata costruita senza nessuna logica che non fosse quella dei conti che devono tornare, che insieme ad alcuni giocatori di indubbio valore ci siano delle pippe invereconde e buchi grossi come crateri in alcuni ruoli, quello del centravanti in primis. Certo, Sergione sicuramente farà meglio del suo predecessore, il solo fatto che sembra aver trasformato ER da comparsa ad onesto giocatore è già di per sé un segnale, ma con i fichi secchi le nozze non si fanno. Al massimo, se sei davvero bravo, fai la crostata e quella farà, che sicuramente è meglio del digiuno ma con la quale il pranzo di nozze non lo puoi organizzare.
La realtà, ci piaccia o no (o meglio piaccia o meno agli irriducibili) la raccontano i numeri; Dopo la XX° di campionato, siamo settimi a 16 punti dal Napoli e 13 dagli sfinteristi. Se è vero che dobbiamo recuperare una partita rispetto ai partenopei (e, forse più importante) rispetto alla Lazio che è IV° con 5 punti di vantaggio, è anche vero che ne abbiamo una in meno rispetto al Bologna che ci segue a soli due punti di distanza. Insomma, siamo fuori da ogni possibilità di lotta per lo scudetto e, a parer mio, dai primi tre posti; costretti a lottare per un quarto posto che sarebbe importantissimo in ottica di futuri investimenti (che già non saranno questo granchè anche se ci qualificheremo), e con in mezzo Juve, Lazio e Fiorentina che non ci faranno certo dei regali.
Sono pessimista? Può essere ma le partite contro Cagliari e Como (l’abbiamo portata a casa si, ma i Lariani il pari se lo sarebbero meritato) ci hanno riportato subito sulla terra. Vedremo cosa succederà ma anche se arrivassimo al quel benedetto quarto posto non mi vengano a raccontare pistolate, questa proprietà e questa dirigenza il Milan non se lo meritano proprio e prima se ne andranno meglio sarà.
Finisco con un pensiero che condivido anche con i colleghi della redazione. Conceicao sta parlando chiaro, anche, forse soprattutto, alla società. Sta facendo intendere piuttosto esplicitamente che devono cambiare andazzo se vogliono arrivare da qualche parte. Bravo, il tipo di allenatore che mi sarei augurato ma… scomodo. Mi risulta che il suo contratto sia limitato a questa stagione e che dopo… come dire… si vedrà. Mi sbilancio, a costo di farci una brutta figura. E’ troppo scomodo per questa proprietà e dirigenza; troveranno un “buon motivo” e non lo rinnoveranno… Alias…
“Just think about it…”
PS.
Lunedì 6 torno in ufficio dopo le meritate vacanze natalizie e fresco di supercoppa. So già quello che mi aspetterà e la recita me la sono preparata bene.
Non faccio in tempo ad entrare nel corridoio degli uffici che il mio collega, si, il giovane intertriste ad oltranza, mi chiama. Mi chiede una stupida cosetta di lavoro, una banalità di cui era già a conoscenza senza aver nessun bisogno del sottoscritto, ma è solo una scusa per attirare la mia attenzione. Non faccio in tempo a rispondergli che parte come un missile…
“Ah, della supercoppa mi frega men che zero, sia chiaro”,
esordisce,
“ma tanto per cambiare l’avete rubata. Quel fallo su Aslani non si poteva non fischiare e da li l’episodio che ha cambiato la partita”.
Potrei ribattere, a cominciare da un giallo sacrosanto su Chala dopo pochi minuti non fischiato, che la tanto contestata azione aveva solo accorciato le distanze e che avrebbero potuto e dovuto vincerla ugualmente, che avevamo giocato meglio e meritato che, che, che… Ma, al giovane, leggo nel cervello e so che la mia replica sarebbe esattamente quello che sta cercando. Sono un pò in là con gli anni e probabilmente pure un poco rincoglionito, ma se il giovane spera che caschi nella sua provocazione sbaglia di grosso. Di panini deve ancora mangiarne parecchi, anche perchè sono un milanista al cospetto di un … (metteteci l’aggettivo che preferite) e questo, di per sè è già un vantaggio incolmabile. Da li parte la recita. Non proferisco parola e mi limito a guardarlo fisso negli occhi con il mio sguardo più innocente e dispiaciuto e pure sbattendo gli occhioni. Lo stesso atteggiamento che uso quando vado a negoziare un ordine presso un acquisitore tosto e cazzuto che mi chiede il solito sconto impossibile… Per sottolineare apro anche un poco le braccia piegando leggermente la testa come a dire:
“e già, hai ragione, scusa… che ci vuoi fare a volte le cose vanno un po così… purtroppo non possiamo farci nulla…”.
Il mio atteggiamento remissivo lo sconcerta e destabilizza ed allora parte il concione…
Inizia con un supposto fallo di Thiaw che avrebbe meritato rigore espulsione e radiazione dai campi di calcio di tutto il mondo per passare poi ad un supposto errore arbitrale in un Bologna-Inter che gli costò lo scudetto (quello vinto da Pioli), per poi snocciolare un elenco infinito di angherie ed ingiustizie che avrebbero subito risalendo fino alle guerre puniche, ingiustizie senza le quali sarebbero la squadra più titolata dell’intero universo. Insisto col mio atteggiamento comprensivo, lo lascio finire e faccio come per andare, finalmente, alla mia scrivania. Poi di colpo mi fermo, mi giro e…
“scusa, posso farti una domanda?”
Mi guarda un po interdetto e
“si, certo…”
“quanti anni è che lavoriamo insieme?”
“16, mese più mese meno”
mi risponde sempre più perplesso
“ah… ed in tutti questi anni, mi hai mai sentito appellarmi a qualche torto arbitrale? Sai com’è con l’età… Mi sembra di non ricordare ma potrei sbagliarmi…”
aggiungendo il mio miglior sorrisetto di scherno. Silenzio…
“ah”, aggiungo, “se della supercoppetta ti frega men che zero come mai stai facendo tutto sto casino per nulla?. Non offenderti ma… avrei di meglio da fare…”
Mi giro e lo lascio lì come un merluzzo che di meglio non si meritava…
al mondo esistono i terrapiattisti, i rettiliani, i complottisti e… gli interisti…
Caro il mio giovane… vale anche per tè
“Just think about it…”
FORZA MILAN
Axel
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